Il caffè divide: c’è chi ama prenderlo a casa e chi non può fare a meno dell’espresso al bar. Ma un nuovo studio rimescola le carte in tavola.
Dimmi come bevi il caffè e ti dirò chi sei. Ogni persona (specie in Italia) ha le sue preferenze in fatto di caffè. Per esempio, c’è chi lo beve amaro e chi invece lo preferisce zuccherati, chi ama ama aggiungerci una sottile scorza di limone per dargli un tocco di freschezza e chi preferisce una spolverata di cannella per addolcirne l’impatto sullo stomaco.
E ancora: chi lo vuole nella classica tazzina di ceramica e chi opta per il bicchierino di vetro, chi lo arricchisce con un pezzetto di cioccolato fondente e chi ci aggiunge del latte caldo (o freddo) per concedersi una bevanda più gustosa e nutriente. Ma il vero discrimine che sta a monte è quello tra la moka preparata in casa e l’espresso del bar.
Qui entra in gioco tutta una serie di teorie e convinzioni sulla migliore tecnica di preparazione della tazzina di caffè perfetta. Da una parte c’è chi non rinuncerebbe mai e poi mai al caffè della tradizione per eccellenza, cioè quello fatto con la Moka: un vero e proprio rito che scandisce il nostro risveglio mattutino e molti altri momenti della giornata. D’altro canto, però, va resa giustizia all’espresso del bar, che essendo preparato con macchine professionali modernissime, permette di estrarre la pregiata miscela in una manciata di secondi e con la massima efficienza.
La differenza sostanziale tra i due sistemi
Partiamo dalla moka. Per prepararla al meglio occorre saper dosare i giusti quantitativi di acqua e caffè in polvere. Dopo di che bisogna attendere l’estrazione lenta, a fuoco basso. In realtà, ci sarebbero varie teorie circa il metodo ideale per l’inserimento del caffè sul filtro ad imbuto, una fase considerata “cruciale” per ottenere una bevanda impeccabile (e non semplicemente dell’acqua bollente al sapore di caffè). E su tutta una serie di altri passaggi su cui però in questa sede non ci dilungheremo.
Con la macchina da bar, invece, la musica cambia. In questo caso è necessaria una granulometria di caffè macinato basata sulla temperatura e sul grado di umidità ambientale, va applicata la giusta pressione sul braccio da agganciare alla macchina e occorre calibrare con precisione il tempo di estrazione. Non solo: la tazzina in cui viene versato il caffè deve essere calda al punto giusto, in modo da preservare ed esaltare gli aromi sprigionati dall’acqua bollente, appagando il palato con un espresso a regola d’arte. Insomma, per il caffè del bar la velocità è direttamente proporzionale alla complessità.
Di qui il grande interrogativo: è possibile ricreare in casa, con la moka, un caffè che abbia tutti i pregi dell’espresso gustato al bancone di un bar? Una nuova risposta ce la fornisce ora Altroconsumo, che ha stilato una classifica ad hoc delle miscele in vendita al supermercato tenendo conto del rapporto qualità-prezzo. Le sorprese non mancano: leggere per credere!(non pensate di gettare il caffè avanzato in poca: qui trovate info incredibili).
La classifica stilata da Altroconsumo
Partendo sempre dal presupposto che quello del caffè è per la stragrande maggioranza degli italiani un rito sacro al mattino, a fine pasto o durante una pausa di relax, Altroconsumo ha passato ai raggi x 15 tra le marche di caffè macinato per moka più usate, per poi stilare una classifica in base a criteri di gusto, di qualità e di prezzo.
Gli esperti di Altroconsumo hanno individuato due macrocategorie – “Caffè macinato di qualità ottima” e “Caffè macinato di qualità buona” – all’interno delle quali attribuiscono un punteggio decrescente alle marche prese in esame. Ci sono grandi nomi molto noti al consumatore medio, ma anche “chicche” tutte da scoprire…
In testa alla classifica del “Caffè macinato di qualità ottima” troviamo ex aequo (con 77 punti) Illy Classico caffè tostato macinato (Prezzo medio: 30,36 € al kg, confezione da 250 g 7,59 €) e Carrefour Classico Miscela Tradizionale (Prezzo medio: 6,32 € al kg, migliore del test e miglior acquisto, con la confezione da 250 gr. che costa solo 1,79). A seguire c’è il famosissimo Lavazza Qualità Rossa con 75 punti (Prezzo medio: 12,60 € al kg, confezione da 250 g 3,15 €) e Conad Caffè Macinato Qualità Classica sempre con 75 punti (Prezzo medio: 7,50 € al kg, confezione da 250 g 1,87 €).
Passiamo al “Caffè macinato di qualità buona”. Dominano la classifica Vergnano Granaroma Miscela classica, Pellini Top Caffè Arabica 100% e Lavazza crema e gusto con 74 punti ciascuno. Poi Kimbo Espresso Napoletano (con 73 punti), Bellarom (Lidl) crema – miglior acquisto e Borbone Caffè macinato Miscela nobile (72 punti entrambi), Segafredo Crema ricca e L’Albero del Caffè miscela di caffè pregiati bio (71 punti), Esselunga Classico (70 punti), Don Jerez (Eurospin) caffè qualità oro (69 punti), per chiudere con Splendid classico (67 punti).
A voi la scelta!