Stando alle ultime voci di mercato, Massimiliano Allegri avrebbe suggerito una mossa che farebbe bruciare 70 milioni alla società.
Il ritorno non è stato come se lo era aspettato. Massimiliano Allegri era andato via dalla Juventus al termine della stagione 2018/2019, dopo aver vinto 5 scudetti di fila ed aver raggiunto in quegli anni 2 finali di Champions League. Il tecnico toscano aveva chiesto alla società una rivoluzione tecnica che avrebbe comportato anche la rinuncia a Cristiano Ronaldo, asso portoghese giunto l’estate prima per 100 milioni di euro e difficilmente piazzabile senza fare una minusvalenza.
La dirigenza di quel periodo, la stessa che lo ha richiamato per riprendere il comando della squadra nella stagione 2021/2022 e che sul finire dello scorso anno ha lasciato in massa la Juve, ha scelto di tenere Ronaldo, considerando Allegri l’ostacolo maggiore alla vittoria di quella Champions League che manca ormai dal lontano 1996. Agnelli si era convinto, infatti, che il modo prudente con cui giocava il tecnico toscano fosse valido in Italia ma penalizzante in Europa.
Il post Allegri è stato però un fallimento, sia con Sarri che con Pirlo non si è andati oltre gli ottavi di Champions League e con il tecnico bresciano si è persino interrotta la striscia di vittorie consecutive dello scudetto. A quel punto la dirigenza ha pensato di aver sbagliato tutto ed ha richiamato il tecnico toscano, sicura che con lui in panchina si potesse tornare subito alla vittoria in campionato.
Ovviamente così non è stato, poiché il tecnico non era il principale dei problemi. Il ciclo della Juventus vincente si era concluso nel 2018/2019, quando Allegri aveva chiesto di rifondare la rosa della squadra. Gli arrivi di talenti come Kulusevski, Chiesa e Vlahovic da soli non potevano bastare a cambiare la situazione, di gettare tutto a terra e ricominciare, un qualcosa che ancora non è avvenuto e che dovrebbe avvenire quest’estate.
La rivoluzione della Juventus all’insegna della sostenibilità
Lo scorso anno la dirigenza ha assecondato il suo tecnico, cercando di offrirgli giocatori già pronti per vincere subito. Sono arrivati dunque Pogba, Paredes, Di Maria, Bremer, Kostic e Milik. Questi innesti di qualità ed esperienza hanno sicuramente innalzato il livello qualitativo di una rosa che però rimaneva a fine ciclo e costruita senza un preciso progetto tecnico. A peggiorare la situazione ci hanno pensato gli infortuni che hanno impedito ad Allegri di schierare la rosa al completo per tutta la durata della passata stagione.
Quest’estate dovrebbe essere quella della rifondazione, sono andati via Di Maria, Paredes, Cuadrado e Arthur, Kulusevski è andato definitivamente al Tottenham (dov’era già in prestito lo scorso anno), Bonucci è stato messo fuori rosa poiché non accettava di essere messo sul mercato e presto potrebbe finirci anche Alex Sandro. Non rientrano nel progetto nemmeno Winston McKennie e Zakaria.
Il problema degli addii già avvenuti è che non hanno portato profitto alle casse della società, Di Maria e Cuadrado erano a fine contratto, Paredes era in prestito, Arthur è andato via a 3 milioni di euro con la formula del prestito oneroso con diritto di riscatto fissato a 20 milioni in favore della Fiorentina (dunque se tutto va bene i 20 milioni saranno iscritti a bilancio la prossima estate). Gli altri quattro considerati fuori progetto hanno un valore di mercato basso e nel caso di Alex Sandro e Bonucci degli ingaggi alti che sono da ostacolo alla cessione.
Vlahovic o Chiesa sacrifici necessari per fare cassa, ma non arrivano proposte
Pur supponendo di vendere bene tutti, la Juventus incasserebbe tra i 20 e i 30 milioni di euro, troppo pochi per una campagna acquisti rivoluzionaria come ad esempio quella del Milan. La dirigenza è consapevole di ciò ed avendo ricevuto il dictat dalla società di vendere prima di acquistare, attualmente è bloccata. Servirà dunque vendere un pezzo pregiato per poter avviare un mercato che a fine luglio ha visto il solo arrivo di Weah.
Gli unici calciatori con mercato e in grado di generare un buon guadagno sono Federico Chiesa e Dusan Vlahovic. L’esterno azzurro viene da un brutto infortunio e la sua quotazione di mercato si è abbassata, così la lista delle pretendenti. Potrebbe essere necessario tenerlo un’altra stagione per dimostrare la sua integrità fisica prima di venderlo bene, oppure si dovrà accettare un’offerta ben al di sotto del valore del calciatore.
A conti fatti il solo Vlahovic, a cui si sono interessate in queste settimane Real Madrid, Psg e Bayern Monaco (senza avanzare un’offerta concreta), potrebbe portare alle casse della Juve una cifra alta. I bianconeri chiedono almeno 70 milioni di euro, una cifra che al momento nessuna delle pretendenti ha presentato e che potrebbe scoraggiarle.
La richiesta assurda di Allegri: semplice rumor o verità?
Nel frattempo Allegri ha fretta di sapere quale sarà la squadra che dovrà guidare il prossimo anno e pare che abbia un unica richiesta per la società, l’arrivo di Romelu Lukaku. Il gigante belga sembrava d’accordo con l’Inter, ma un paio di settimane fa si è scoperto che stava segretamente trattando anche con i bianconeri. Il doppio gioco dell’attaccante ha fatto infuriare l’Inter che si è tirata fuori dalla trattativa e adesso Lukaku attende solo che la Juventus lo chiami. In queste settimane sono giunte offerte milionarie dall’Arabia Saudita, ma Romelu vuole solo la Juve.
Il desiderio del calciatore è corrisposto anche dal tecnico toscano, il quale sarebbe disposto a tutto pur di avere il centravanti il prima possibile in rosa. Secondo le indiscrezioni dell’ultim’ora, l’allenatore avrebbe proposto alla dirigenza di vendere Vlahovic in prestito con obbligo o diritto di riscatto fissato per la prossima stagione, una mossa che farebbe perdere i possibili introiti immediati (ricordiamo che la Juve chiede 70 milioni per il serbo).
Inoltre, qualora l’acquirente strappasse il diritto di riscatto e non l’obbligo, si corre il rischio di avere indietro il prossimo anno un calciatore demotivato e svalutato (nel caso in cui l’esperienza nella nuova squadra non dovesse andare come sperato). Tuttavia se non dovessero arrivare proposte potrebbe rivelarsi davvero come l’unica opzione per fare cassa.
Nel caso in cui Vlahovic dovesse essere venduto con pagamento posdatato (prestito con obbligo di riscatto), la Juventus potrebbe prendere Lukaku con la medesima formula, visto che per strapparlo al Chelsea ci vogliono comunque 40 milioni di euro che attualmente i bianconeri non possono spendere.