Una delle pratiche probabilmente più detestate da cittadini italiani e non solo. I call center, dopo tentativi di regolamentazione, tornano all’attacco.
Gli italiani sono stanchi di essere letteralmente tormentati dagli innumerevoli call center che ogni giorno sono pronti a proporre qualsiasi offerta, qualsiasi proposta commerciale. Tutto insomma pur di vendere qualcosa, pur di far passare l’utente in questione ad un nuovo contratto per la fornitura dell’energia elettrica o per quel che riguarda il gestore telefonico.
Tutto ha inizio dall’evoluzione dei fatti, per quel che riguarda il settore specifico, negli ultimi anni. Leggi apparentemente severe contro l’approccio coatto da parte degli stessi centralini che sfornano contatti su contatti nel giro di poche ore, e problema per gli stessi cittadini che restano più che mai evidenti.
In un primo momento, cosi come anticipato si è provato a regolarizzare lo stesso contesto, con un apposito registro attraverso il quale l’utente poteva disporre di non essere contatta da call center per nessuna ragione. Ma tali buone intenzioni negli anni non hanno prodotto i frutti sperati.
La mossa dell’associazione dei consumatori contro i call center
La situazione a questo punto appare più che mai ingestibile, al punto di spingere le associazioni dei consumatori del settore a presentare un esporto ad Agcm, Agcom e Garante della Privacy. La motivazione è molto semplice, chiedere spiegazioni in merito a quella che è orma una vera e propria fuga di dati.
Al centro della disputa troviamo dinamiche dal fare truffaldino, cosi come spesso capitato. Operatori che si spacciano per consulenti Arera e non solo che conoscono tutto degli utenti e che promettono una offerta contrattuale assolutamente imperdibile. Come si arriva a questo?
Contratti luce e gas
La situazione insomma appare più che mai spinosa. Gli operatori contattano i cittadini con la promessa di far loro risparmiare sulla bolletta di luce e gas per esempio. In questi casi, gli operatori in questione conoscono per filo e per segno il quadro completo dello stesso utente contattato.
Al centro della polemica e delle successive azioni da parte delle associazioni di consumatori troviamo la società Acquirente Unico S.p.a., che fa capo al GSE e di conseguenza al Ministero dell’Economia. Il dicastero competente ha infatti in pugno la gestione del Sistema Informativo Integrato. In sintesi parliamo della banca dati di tutte le forniture gas e luce sotto contratto nel nostro paese.
L’accusa delle associazioni
Secondo le stesse associazioni dei consumatori A.R.T.E., Assium, Assocall, Assocontact, Consumerismo, Osservatorio Imprese e Consumatori OIC, lo stesso Sistema Informativo Integrato è di fatto la fonte di quelli stessi dati utilizzati illegalmente dai call center.
A margine dell’azione specifica citata in precedenza contro il mondo dei call center le associazioni hanno dichiarato attraverso uno specifico comunicato che non esistono quelle condizioni di sicurezza basilari che possano in qualche modo tutelare gli stessi cittadini per quel che riguarda le propria informazioni personali.
Una serie di specifiche indagini da parte delle stesse associazioni hanno di fatto portato ad un quadro molto più chiaro della stessa situazione. Ad Agcm, Agicom, Arera e Garante della Privacy si chiede un intervento preciso ed una presa di posizione netta contro la questione della fuga di notizie.
Nell’esposto citato le associazioni fanno presente come le informazioni contenute nello specifico portale siamo di fatto protette da un sistema assolutamente blando. Il dubbio è che ci siano illecite condivisioni tra le varie parti. Una fuga di notizie che di certo non è salutare e che di fatto, inquina lo stesso mercato, oltre che truffare migliaia di cittadini.
Le parole dei consumatori
“È altamente probabile e pressoché certo che vi siano condivisioni illecite dei dati estratti dal SIl verso soggetti che, sulla base degli stessi, sono in grado di molestare l’utente che stia cambiando fornitore con offerte fraudolente/aggressive ed indurre in errore il consumatore“. Queste le parole delle associazioni di consumatori coinvolte.
A questo punto si attende una svolta, si attende una presa di posizione più che mai concreta da parte delle realtà chiamate in causa. I cittadini non possono più aspettare, il tempo delle truffe e dei raggiri in merito ai contratti di luce e gas e non solo, deve necessariamente finire.