Da un giorno all’altro cambi idea e questo fenomeno si verifica continuamente? C’è una spiegazione e risiede nella struttura del cervello.
Il nostro modo di pensare si evolve in base a diversi fattori. Crescere ad esempio all’interno di una comunità con dei valori e delle tradizioni specifiche ci fa assumere determinate idee e comportamenti, così come alcune idee e alcuni modi di fare li ereditiamo dal nostro nucleo familiare. Questo perché i primi input li riceviamo dai genitori e dai fratelli più grandi e successivamente dal contesto nel quale cresciamo (asilo, scuola, palestra, amici).
Più si cresce e più esperienze accumuliamo. Il bagaglio esperienziale si fonde con quello culturale e plasma il nostro modo di recepire il mondo e di giudicarlo. Gli studi umanistici ad esempio ci spronano a sviluppare il senso critico, quelli matematici a sviluppare il ragionamento logico e così via. Avere esperienze e amicizie di vario tipo, permette di avere una mentalità più aperta e di comprendere meccanismi che altrimenti ci sarebbero sconosciuti.
Nel corso della vita ci sarà capitato di cambiare idea su svariati argomenti e probabilmente ancora oggi, in base a vari fattori, ci ritroviamo a cambiare idea spesso. Si potrebbe pensare che sia un sintomo di incoerenza o che non siamo ancora riusciti a formare un’idea compiuta su un dato argomento e abbiamo bisogno di studiare ancora. Ma la verità è che si tratta di qualcosa di assolutamente normale e che se capita è perché il nostro cervello è strutturato in modo tale da modificarsi continuamente.
Perché cambiamo continuamente idea: come funziona il nostro cervello
Cambiare idea è qualcosa di assolutamente normale e indica la capacità di assorbire nuove informazioni e adattarsi alle nuove conoscenze. Il nostro cervello, infatti, è strutturato in modo tale da essere capace di modificarsi in base alle esperienze che immagazina ogni giorno. Una lite con l’amato, un licenziamento, la vittoria della squadra che amiamo, tutto ciò che viviamo contribuisce a modificare il nostro cervello e a creare quell’insieme di informazioni ed esperienze che costituiscono il nostro io, almeno in quel preciso istante.
Questo è ciò che emerge dallo studio condotto dal neuroscenziato americano David Eagleman e contenuto all’interno del libro ‘L’intelligenza dinamica. L’evoluzione continua dei circuiti del nostro cervello‘. L’esperto, secondo quanto riporta la rivista ‘L’Airone’, spiega come il nostro cervello sia in continua evoluzione e come sia sempre avido di informazioni, il che è ciò che ha permesso alla nostra specie di dominare e colonizzare ogni parte del mondo.
Il segreto della nostra specie è proprio quello di nascere con un cervello incompleto. Questa caratteristica ci rende indifesi nei primi anni di vita, ma è anche ciò che ci permette di assorbire tutte le informazioni necessarie ad adattarci al contesto in cui cresciamo e viviamo, ma anche di plasmarlo in base a ciò che ci serve.
Nell’articolo dedicato a questo interessante testo scientifico, ci viene spiegato anche che le varie aree del nostro cervello sono in costante lotta tra loro. I neuroni e i circuiti neuronali dedicati alla vista, ad esempio, aumentano la propria sfera d’influenza se ciò che compiamo ogni giorno – per lavoro o diletto – necessita di un miglioramento del campo visivo. Ma se putacaso cambiamo area d’interesse, passando dall’osservazione al microscopio di microorganismi alla musica, sarà l’area del cervello dedicata all’ascolto e alla produzione di musica a diventare prominente rispetto alle altre.