Sette segnali (alcuni dei quali apparentemente insignificanti) che possono celare l’insorgenza del cancro ai testicoli. Non sottovalutateli assolutamente
Nessun segno, seppur considerato insignificante, va sottovalutato. Il nostro corpo è un sistema perfetto che, appunto, non appena viene alterato, ci lancia dei segnali. Sta a noi non sottovalutarli, per evitare di finire impelagati in un vortice di problemi molto seri. Per esempio, ci sono almeno sette sintomi che possono nascondere l’insorgenza di un male gravissimo come il cancro ai testicoli. Conoscere per prevenire.
Il cancro ai testicoli è il cancro più diagnosticato negli uomini di età compresa tra 30 e 39 anni, con un’età media di rilevamento intorno ai 33 anni. Come per tutte le patologie, soprattutto quelle neoplastiche e tumorali, il fattore tempo è fondamentale per vincere la battaglia. In particolare, il cancro ai testicoli è altamente curabile se diagnosticato prima di raggiungere gli stadi avanzati. Ecco perché i medici raccomandano agli uomini di familiarizzare con i sintomi ed eseguire autoesami di routine.
Per incoraggiare tutti gli uomini a essere coscienziosi su sé stessi, basta far parlare i numeri: se rilevato precocemente, il tasso di guarigione per il cancro ai testicoli può superare il 95%. Anche con un unico trattamento. Ma, ovviamente, il rilevamento può essere difficile se non sappiamo quali sintomi o segnali premonitori ricercare. Per di più proprio perché solitamente si tratta di una patologia che nasce in giovane età. Eppure, la vigilanza è fondamentale, anche sui segnali più sottili. Ecco sette sintomi che devono immediatamente far scattare i controlli presso gli specialisti.
7 sintomi che possono segnalare l’insorgenza del cancro ai testicoli
Tra i sette sintomi, ne citeremo alcuni più chiaramente distinguibili e altri meno. In primis, ma sembra ovvio, deve allarmarci l’eventuale esistenza di un nodulo sui testicoli: si tratta di una massa compatta che può essere palpata nel testicolo. Questo segno di cancro è generalmente indolore. Molto si basa, dunque, sull’auto osservazione e o sulle percezioni: per esempio se i testicoli sembrano “diversi”. Sebbene sia spesso presente una protuberanza dura e distinta, in molti casi si presentano sottili differenze nella sensazione del testicolo.
Ovviamente, deve allarmarci subito il dolore testicolare. Mentre potrebbe non essere messo in correlazione il dolore addominale, alla schiena o al fianco, che invece può essere indicativo, anzi, di una malattia già avanzata. Il mal di schiena può verificarsi quando il cancro ai testicoli si diffonde ai linfonodi nella parte posteriore dell’addome. Ma, come detto, vi sono anche dei sintomi che davvero difficilmente potrebbero essere messi in correlazione con il cancro ai testicoli: per esempio, tosse, mal di testa o alterazioni della vista. Forme rare di cancro ai testicoli che sono avanzate e si sono diffuse al cervello possono causare cambiamenti visivi, mal di testa di nuova insorgenza o forse anche convulsioni.
Ancora, attenzione (anche qui è molto utile l’osservazione e la palpazione) all’ingrandimento o tenerezza del pettorale. Sostanzialmente, è come se in un uomo si formasse il seno, a causa della produzione di un ormone chiamato gonadotropina corionica umana, normalmente presente ad alti livelli nelle donne in gravidanza e può portare alla crescita del tessuto mammario.
Infine, attenzione al gonfiore nelle gambe o nello scroto: può essere un raro segno di cancro ai testicoli avanzato. Ciò accade quando i linfonodi ingrossati nella parte posteriore dell’addome bloccano il flusso di sangue o fluido linfatico dalle gambe, causando un accumulo di liquido.
