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Carenza di Vitamina D: tutti i sintomi che non devi mai ignorare

Fai molta attenzione ai sintomi che scatena la carenza di vitamina D. Si tratta di un componente fondamentale: riconoscili immediatamente

La vitamina D è un componente fondamentale del corpo. Sebbene la si chiami vitamina, in realtà ha caratteristiche pro-ormonali, poiché reagisce con alcuni recettori collocati nelle cellule dell’organismo, assolvendo quindi a numerosi funzioni biologiche. Di fatto, è coinvolta in primo piano nel metabolismo del calcio, quindi è fondamentale per la crescita dello scheletro e per la prevenzione della degenerazione ossea che avviene con l’avanzare dell’età. Per questo e per altri mille motivi, è fondamentale averne le giuste quantità: ecco quali sono e, soprattutto, quali i sintomi di una carenza.

I sintomi della carenza di vitamina D: impara a riconoscerli (grantennistoscana.it)

Quando il medico ci suggerisce di sottoporci a dei periodici esami del sangue, probabilmente tra i fattori da indagare inserisce anche la vitamina D. Essenziale come abbiamo visto per la deposizione del calcio nelle ossa, per il mantenimento del trofismo cartilagineo e per la crescita cellulare, nonché per la riduzione dell’infiammazione, nel caso in cui il soggetto ne sia carente è necessario integrarla. Ecco però come la assumiamo, in quali alimenti o elementi naturali si trova e, soprattutto, come ci possiamo accorgere di esserne carenti.

Vitamina D: da dove la prendiamo?

Innanzitutto, è bene specificare che la vitamina D, a differenza delle altre vitamine, non è presente naturalmente negli alimenti: in alcuni paesi del mondo, però, viene aggiunta in fortificazione ai cibi, proprio per favorire buoni livelli di questo pro-ormone nel sangue dei cittadini. In generale, fonti naturali di vitamina D2 e D3 sono i funghi e gli animali, così come il latte, i suoi derivati e le proteine di origine animale. In realtà, però, la fonte principale di vitamina D è il sole: esponendosi ai suoi raggi anche solo per un quarto d’ora al giorno, si consentirà alla propria pelle di sintetizzare vitamina D e, di conseguenza, di stare meglio.

Vitamina D e sole: ecco come la si sintetizza a livello biologico (grantennistoscana.it)

Ovviamente, quando ci si espone al sole, ci si deve proteggere mediante apposite creme solari, che non impediscono in alcun modo la sintesi di vitamina D. Prendendo questa buona abitudine, ad esempio pranzando all’aperto anche nei mesi più freddi o concedendosi una piccola passeggiata al giorno, si aiuterà il proprio corpo ad avere corretti livelli di vitamina D.

I sintomi della carenza di vitamina D

Quando, per qualsiasi motivo, si sviluppa una carenza di vitamina D, il corpo dà alcuni segnali che, se bene interpretati, consentono di intervenire subito mediante apposite integrazioni. I valori normali sono ad oggi compresi tra 50 e 60 milligrammi per millilitro di sangue: se scendono sotto a queste cifre, solitamente si palesano debolezza muscolare, dolori alle ossa e sudore alla testa e alle mani. Anche la stanchezza e la depressione possono essere sintomi correlati a tale carenza: la serotonina, chiamato ormone del buon umore, aumenta con l’esposizione al sole e regredisce quando ci si espone sempre meno.

Debolezza muscolare come sintomo di carenza di Vitamina D: ecco gli altri (grantennistoscana.it)

Se si avvertono questi sintomi e non li si collega a nessun altra problematica, allora è meglio rivolgersi al proprio medico e fare degli esami del sangue approfonditi. Solitamente, sono più propensi a sviluppare carenze di questo tipo le persone anziane, che passano molto tempo negli ambienti chiusi e chi vive nei paesi del nord, dove le ore di sole sono molto scarse e dove il cielo è spesso e volentieri coperto dalle nuvole.

Le conseguenze della carenza di vitamina D

Se la carenza di vitamina D non viene scoperta in tempo o non viene adeguatamente curata, le ossa possono diventare molto fragili, fino a vere e proprie deformazioni scheletriche, osteoporosi, facilità di fratture e problemi articolari. Alcuni studi, inoltre, segnalano tra le conseguenze della carenza di vitamina D anche una scarsa concentrazione, un marcato affaticamento mentale e la perdita della memoria. Nei bambini, infine, può causare anche un’ossificazione incompleta.

Per rimediare alla carenza di vitamina D si possono integrare gli alimenti che ne contengono di più come il pesce e gli oli che contiene, il latte e le proteine di origine animale. In realtà, però, molto spesso l’unico modo per curarla davvero e definitivamente è l’integrazione, suggerita dal medico sia per quanto riguarda la formulazione che il dosaggio.

Giulia Belotti

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