Smetti subito di fare questa cosa: ti sembra un comportamento banale, ma gli esperti lanciano l’allarme sul caricabatterie!
Lo smartphone è il compagno di tutti i giorni della nostra vita. Lo usiamo per stare in contatto con amici e parenti e per le mille incombenze del lavoro. Lo usiamo per autenticarci con lo SPID e per fare i pagamenti eppure c’è un errore banalissimo riguardo il cellulare che può costarti davvero caro. Il caricabatterie del cellulare è uno strumento prezioso perché essendo connessi tanto ed utilizzando spesso il nostro dispositivo, abbiamo bisogno che abbia sempre una buona dotazione di energia per farlo arrivare fino a sera ed accompagnarci in tutte le nostre necessità.
Tante persone hanno l’abitudine di lasciare il caricabatterie del cellulare sempre connesso alla presa di corrente vicina al comodino. Ci sono varie motivazioni per cui fanno questo. Un po’ è una questione di pigrizia, perché collegare e scollegare il caricatore può essere seccante e un po’ è anche una questione di comodità.
Tuttavia fare questo comporta tutta una serie di dubbi. Innanzitutto c’è chi si chiede se lasciare il caricabatterie sempre connesso alla presa sia uno spreco di energia, ma c’è anche chi si chiede se sia sicuro.
I costi singoli e globali
Per dare una risposta a tutte queste domande e soprattutto per capire se questa abitudine sia pericolosa ci siamo rivolti al parere degli esperti. Secondo gli esperti c’è un doppio problema. Per comprendere i termini della questione basta pensare al LED dello standby sul televisore. Questo ha un impatto sulla bolletta praticamente irrisorio ma se dovessimo sommare tra loro i consumi di tutti i LED dei televisori del mondo l’impatto sarebbe importante.
Ma torniamo al nostro cellulare. Se andiamo ad analizzare effettivamente l’impatto che il caricabatterie del cellulare ha sulla bolletta ci accorgeremo che anche in questo caso si tratta di un costo annuo davvero minimo. Il costo dell’energia attualmente per ogni kWh è di 30 centesimi di euro. Questo significa che il costo sarà di 0,52 euro all’anno per un caricatore con il filo e di 4,20 euro all’anno per quello wireless. Non si arriva neppure all’1% della bolletta energetica.
Leggiamo i numeri con più attenzione
Leggendo questi numeri potrebbe semplicisticamente venire alla mente che lasciare il caricatore sempre connesso alla presa sia una buona idea visto che il costo è così basso. Tuttavia gli esperti ci dicono che non è così. Secondo i tecnici anche se lasciare il caricabatterie sempre connesso alla presa consuma poco, questo comportamento è comunque sbagliato.
Infatti, se tutti dovessimo adottare questo comportamento così poco rispettoso dell’ambiente, l’energia globale che verrebbe sprecata soltanto per questa piccola pigrizia sarebbe enorme. Nel mondo ci sono circa 6,8 miliardi di smartphone e dunque se tutti lasciassimo il caricabatterie sempre collegato alla presa, per alimentare questi servirebbe una grande centrale nucleare. Proviamo ad immaginare che una al mondo funzioni soltanto per permetterci questo gesto inutile e ci renderemo conto che non è qualche cosa di corretto.
Il rischio di incendio
Inoltre un caricabatterie che è sempre connesso alla presa aumenta i rischi di cortocircuito, di surriscaldamento e quindi d’incendio. In definitiva ci sono due buoni motivi per tenere il caricabatterie connesso alla presa di corrente soltanto quando è veramente necessario. Infatti se tocchiamo il caricabatterie ci renderemo conto che può arrivare a riscaldarsi veramente tanto.
Dunque il rischio di incendio, anche se remoto è sempre presente e non ha nessun senso aumentare questo rischio senza motivo. Bisogna anche ricordare che spesso il caricatore che usiamo non è neppure quello originale, ma uno comprato a poco prezzo in qualche negozio oppure online. In questi casi il rischio di cortocircuito aumenta notevolmente.