Una possibile nuova ricarica è in arrivo sulla Carta Acquisti? Ecco chi potrebbe averne diritto già ad ottobre se il governo la dovesse approvare
Nelle ultime settimane uno dei principali argomenti di discussione è stato certamente il bonus ricevuto sulla ‘Carta Acquisti’ che il governo ha chiamato ‘Dedicata a te’, rivolto da un lato a chi ha smesso di ricevere il Reddito di Cittadinanza e dall’altro alle famiglie con redditi bassi (Isee fino a 15mila euro e famiglie con almeno tre componenti).
Se ne è parlato poiché la misure ha creato una spaccatura nell’opinione pubblica: c’è chi ritiene che si tratti di un valido aiuto per far fronte all’inflazione galoppante degli ultimi mesi e chi invece sottolinea che un bonus una tantum non ha alcun effetto positivo, se non momentaneo, ma che occorrerebbero misure strutturali tanto più in un contesto economico che non sembra possa, nel breve periodo, presentare delle svolte positive.
Carta Acquisti Dedicata a Te, in arrivo una nuova ricarica o no? Facciamo chiarezza
La Carta Acquisti ha permesso a circa 1,3 milioni di italiani di ricevere un importo, caricato sulla carta stessa, di 382,50 euro. Spendibile a patto di attivare la card entro una data prestabilita ovvero il 15 settembre scorso: chi non ha effettuato almeno un acquisto entro quel giorno ha infatti perso la possibilità di sfruttare l’importo destinato al suo nucleo familiare. Ricordiamo che Dedicata a Te è stata erogata in automatico ai beneficiari attraverso un lavoro incrociato tra Inps, Comuni e Poste Italiane. Sono state infatti le strutture comunali ad individuare, sulla base delle liste presentate dall’Istituto di Previdenza, i nuclei familiari che potessero beneficiare di questa agevolazione ‘spot’, contattandoli e segnalando loro di recarsi presso il vicino ufficio postale per il ritiro della card.
Poste Italiane si è occupata di realizzare le carte caricando su di essere l’importo spendibile nell’acquisto di una serie di beni di prima necessità segnalati in un apposito elenco. In sostanza chi ha attivato Carta Acquisti 2023 entro il 15 settembre ha potuto utilizzarla per fare la spesa. Non è però da escludere che diversi beneficiari possano aver dimenticato di provvedere alla sua attivazione, perdendo così la somma, rimasta quindi bloccata e non utilizzata. Proprio per tale ragione il governo Meloni potrebbe pensare di effettuare nelle prossime settimane una nuova ricarica destinata a chi soddisfa determinati requisiti; la decisione potrebbe essere presa sulla base del quantitativo di soldi stanziati per questa misura ed avanzati. E non è da escludere che anche chi ha già speso il primo bonus possa riceverne un altro il cui importo andrebbe comunque ancora definito.
Nella norma che disciplina l’impiego della Carta Acquisti non era prevista un’ulteriore ricarica. Ciò che molti lamentano è però il fatto che pur essendo l’importo vicino ai 400 euro, l’inflazione ha fatto aumentare i prezzi della maggior parte dei generi alimentari anche del 20 o addirittura del 40%. Pertanto i 382,50 euro di oggi non possono, quando si fa la spesa, essere equiparati a quelli utilizzati appena un anno fa. Anche per tale motivo si potrebbe disporre, a fronte del budget avanzato, un’ulteriore erogazione di denaro mediante ricarica.
Un bonus in arrivo sulla carta acquisti ad ottobre?
In attesa che si faccia chiarezza in tal senso, i possessori della Carta Acquisti potrebbero però ricevere già dal mese di ottobre un importo pari ad almeno 80 euro caricato direttamente su di essa. Non si tratterà però di un bonus spesa bensì di un’agevolazione rivolta all’acquisto di carburante: il cosiddetto bonus benzina del quale l’esecutivo sta discutendo proprio in questi giorni.
Anche da questo punto di vista i tavoli di confronto sono concentrati in particolare alla ricerca di risorse utili per poter introdurre questa ulteriore forma di aiuto rivolta sempre alle famiglie economicamente più deboli, sulla base di un limite Isee ancora da definire. L’idea però che il bonus benzina, qualora venisse approvato, possa essere ricaricato direttamente su Dedicata a te seguendo una procedura analoga ai soldi destinati alla spesa sembra essere cosa certa.
Del resto il caro carburanti è sotto gli occhi di tutti e giorno dopo giorno la situazione va peggiorando. Il prezzo medio della benzina ha ampiamente superato i 2 euro al litro mentre sulle autostrade la situazione è drammatica, con costi addirittura superiori ai 2,5 o 2,6 euro al litro; neanche il diesel se la passa bene con costi sempre più vicini ai 2 euro/litro. Il motivo è legato a ragioni geopolitiche che hanno portato a far aumentare drasticamente il prezzo del petrolio a costi di gran lunga superiori ai 90 dollari a barile. Questa situazione sta creando serie problematiche a chi deve necessariamente utilizzare auto, scooter o camion, con costi per fare un pieno anche del 30 o 40% superiori rispetto a quanto si spendeva nel 2022. Il governo ha già stabilito l’intenzione, differentemente da quanto promesso quando il partito ‘traino’ dell’esecutivo era all’opposizione, di mantenere le accise, per impiegare quelle risorse in varie riforme destinate agli italiani in ambito sociale e non solo, attirandosi però in tal modo molte critiche da parte degli elettori. Pertanto non vi è modo al momento di dare una sforbiciata ai prezzi in quanto mancano le risorse per un taglio dei costi del carburante come fatto dal premier Draghi con il precedente governo.
Due bonus in arrivo (nella più ottimistica delle ipotesi)
L’unica possibilità, ma anche da questo punto di vista occorre valutarla sulla base dei soldi a disposizione, consiste nel fornire un supporto economico sotto forma di bonus alle famiglie con redditi bassi e ai pendolari che quotidianamente devono percorrere decine di chilometri in auto per raggiungere il posto di lavoro.
A conti fatti dunque e valutando la più ottimistica delle possibilità, i possessori della card potrebbe ricevere ben due bonus distinti, uno da impiegare per fare una nuova serie di acquisti al supermercato e l’altro per fare benzina.
Le nuove ricariche potrebbero essere effettuate tra ottobre e dicembre, sempre a patto che venga dato il via libera dai ministri che si occupano di tale materia. Non è tutto: nel corso del mese di ottobre si potrebbe lavorare alla risoluzione di alcune problematiche emerse in seguito alla distribuzione della carta acquisti. Si sta pensando anche alla possibilità di ampliare la platea dei beneficiari oppure ad una lieve modifica dei requisirti per ottenerla, sia per quanto riguarda il valore limite dell’Isee, sia per quanto concerne la composizione familiare. Molto dunque potrebbe cambiare da qui all’inizio del prossimo anno.