Una nuova misura di sostegno economico è in arrivo. Il governo italiano si prepara ad aiutare le famigli in difficoltà con la spesa.
Negli ultimi tempi, è diventato evidente che fare la spesa rappresenta un peso sempre più pesante per le famiglie di tutta Italia. I prezzi dei generi alimentari e dei beni di consumo di base sembrano aumentare in maniera costante, mettendo a dura prova i bilanci familiari e creando preoccupazione per il futuro.
Numerosi fattori contribuiscono a questa tendenza al rialzo dei prezzi. Innanzitutto, l’aumento dei costi di produzione, come il costo dell’energia e delle materie prime, si ripercuote direttamente sui prezzi dei prodotti. Inoltre, gli eventi economici a livello globale, come l’inflazione o i disordini politici, possono influenzare il costo dei prodotti importati.
L’impatto di questi aumenti dei prezzi è particolarmente significativo per le famiglie a basso reddito, che si trovano spesso a dover fare i conti con un budget limitato. L’acquisto di alimenti sani e di qualità diventa sempre più difficile, mentre il rischio di ricorrere a alternative meno salutari aumenta. Proprio per cercare di aiutare queste famiglie, il governo italiano ha introdotto con la Legge di Bilancio 2023 un nuovo aiuto economico: la Carta Risparmio Spesa 2023. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Cosa è la Carta Risparmio Spesa 2023
Questo nuovo strumento messo a disposizione dal governo per le famiglie con più difficoltà economiche è una carta di pagamento elettronica che potrà essere usata per acquistare esclusivamente i beni di prima necessità, e quindi i beni alimentari.
L’importo caricato sulla carta sarà di 382,50 euro e sarà un cosiddetto aiuto “una tantum“, nel senso che verrà erogato esclusivamente in questa occasione. Non sono al momento previste ulteriori emissioni di questo strumento di sostegno alle famiglie.
Il governo ha stanziato 500 milioni di euro per questo provvedimento e si prevede che saranno inviate circa 1 milione e 300 mila carte per le famiglie che avranno diritto.
Chi e come può richiederla?
Per avere diritto a ricevere Carta Risparmio Spesa 2023, i cittadini dovranno soddisfare due requisiti principali:
- L’ISEE della famiglia non deve superare i 15 mila euro.
- Tutti i componenti della famiglia devono essere iscritti all’Anagrafe della popolazione residente.
Le famiglie non dovranno preoccuparsi di richiedere la carta in alcun modo. L’INPS si occuperà di trasmettere la lista delle famiglie che avranno diritto allo strumento di sostegno e i Comuni di residenza delle famiglie selezionate provvederanno ad accreditare le somme spettanti automaticamente. A partire dal prossimo luglio 2023 la carta sarà poi attiva e pronta per essere utilizzata.
Il criterio di distribuzione delle carte, ovviamente, è sempre quello del reddito: le famiglie con un ISEE più basso saranno le prime a ricevere la carta.
È bene però sottolineare un altro requisito per ricevere la carta: i membri della famiglia non possono essere percettori di altre misure di sostegno al reddito. Chi, in questo momento, sta ricevendo la cassa integrazione, il sussidio di disoccupazione o il reddito di cittadinanza non potrà quindi ricevere la carta.
Dove si può utilizzare la carta?
La Carta Risparmio Spesa 2023 potrà essere spesa in tutti gli esercizi commerciali che aderiscono all’iniziativa. Sarà attiva a partire dal 1 luglio 2023 e potrà essere utilizzata per compare esclusivamente generi alimentari. Non sono inclusi tutti i prodotti che non sono definibili di prima necessità. Questo significa che, ad esempio, le bevande alcoliche sono escluse dalla lista dei prodotti acquistabili.
Inoltre, è bene ricordare che la Carta Risparmio Spesa va utilizzata entro e non oltre il 15 settembre 2023. Se entro quel termine il credito caricato sulla carta non sarà stato esaurito, andrà perso e non sarà più possibile recuperarlo.
La spesa è sempre più cara: ecco gli ultimi aumenti
Proprio in questi giorni la Coldiretti ha rilasciato un articolo dal titolo “Inflazione: 3,1 milioni di poveri chiedono aiuto per mangiare“. Nel documento si afferma che “l’Italia si prepara a vivere l’estate a tavola più cara da decenni“.
Secondo il rapporto, gli ultimi tre anni hanno visto una rapida crescita del numero di persone che hanno chiesto aiuto per mangiare: quasi un milione in più nell’ultimo triennio, di cui il 64% al sud. Tra migranti, persone che hanno perso il lavoro o che vivono in maniera precaria a causa di contratti non stabili, Coldiretti afferma che la richiesta di pacchi alimentari è aumentata in maniera vertiginosa.
Secondo un’indagine di Altroconsumo, ci sono alcune categorie di prodotti che paghiamo quasi il 20% in più rispetto agli anni passati. A risentire più di tutti degli aumenti sono i reparti di frutta e verdura che, negli ultimi mesi, hanno subito un rincaro di quasi il 42%.