Il pescatore italiano potrebbe aver stabilito un nuovo record di pesca grazie a questa cattura. Ecco le dimensioni del mostro pescato nel Po.
Il fiume Po, famoso per la sua ricchezza di vita acquatica, ha rivelato a un giovane pescatore il suo segreto meglio custodito, dopo un incredibile impegno durato più di due decadi. Il protagonista di questa storia straordinaria è Alessandro Biancardi, un pescatore appassionato e determinato che ha dedicato la sua vita alla cattura di un enigma fluviale: il “mostro” del Po.
Quando si parla di creature mostruose nelle acque dolci, la mente spesso corre immediatamente al famigerato mostro di Loch Ness. Tuttavia, questa volta il protagonista è una creatura reale, scoperta nelle acque italiane del fiume Po.
Il racconto di Alessandro, il pescatore dei record
Il pesce gatto “mostro” appena catturato ha lasciato tutti a bocca aperta. Con un’incredibile lunghezza di 285 centimetri, questa creatura gigantesca ha superato di 4 centimetri il precedente record mondiale.
Dopo il recente abbassamento del livello dell’acqua in seguito alle grandi alluvioni che hanno colpito il nord Italia, Alessandro ha deciso di scendere in acqua la scorsa settimana. Il pescatore ha raccontato che non si aspettava nulla di straordinario per quell’uscita, quindi si era preparato per la sua giornata in acqua come era solito fare: in solitaria e con la sua attrezzatura di fiducia.
Alessandro, che è un professionista e fa parte del team di pesca MADCAT, ha raccontato che il pesce ha abboccato dopo pochi lanci. Lui però non si è reso conto delle dimensioni del pesce gatto fin da subito. Solo quando il pesce ha iniziato a emergere in superficie e si è reso conto della fatica che stava facendo nel tirarlo su ha realizzato che stava affrontando qualcosa di insolito.
“Ero da solo contro il pesce più grande mai visto”
“Quando è emerso per la prima volta, mi sono reso conto di aver preso un mostro. L’adrenalina ha iniziato a salire a mille e la paura di perderlo mi ha quasi mandato nel panico. Ero da solo ad affrontare il pesce gatto più grande che avessi mai visto in 23 anni“, ha raccontato.
La lotta è stata intensa. Alessandro ha combattuto contro l’acqua in rapido movimento e i detriti del fiume che minacciavano di trascinarlo via. Ha rischiato di perdere la sua barca, ma la sua determinazione e abilità da pescatore professionista gli hanno permesso di resistere per 43 minuti.
Finalmente, il pesce gatto mastodontico è comparso sulla superficie. Con uno sforzo titanico, Alessandro è riuscito a sollevare il pesce e ad atterrarlo sulla terraferma. È stato sicuramente un momento epico, un traguardo che avrebbe reso orgoglioso qualsiasi pescatore.
Ha contattato un amico per aiutarlo a misurare il pesce gatto e la conferma è stata sorprendente. Il pesce era un vero e proprio gigante, un esemplare che non si era mai visto prima. Le misurazioni sono avvenute alla presenza di alcuni testimoni e sono state inviate alla Igfa (International Game Fish Association) affinché possa certificare il record.
Nonostante la tentazione di conservare la sua incredibile cattura come un trofeo, Alessandro ha preso una decisione sorprendente. Ha scelto di rilasciare il pesce gatto, permettendogli di tornare nel suo habitat naturale. Con questo gesto, ha dimostrato la sua passione e rispetto per la pesca sportiva, sperando che il pesce possa regalare la stessa gioia a un altro pescatore.
Il pesce più grande mai pescato
La cattura di Biancardi è senza dubbio sensazionale e segna un record personale per il pescatore e per la pesca italiana in generale. Tuttavia, il record per il pesce più grande mai pescato è ancora imbattuto e appartiene a un pescatore australiano.
Alfred Dean, nel lontano1959, riuscì a catturare un enorme squalo bianco al largo della costa di Ceduna, in Australia. Questo magnifico esemplare pesava un incredibile totale di 1.208,389 kg.
La lotta tra Alfred Dean e lo squalo bianco è durata solamente 50 minuti, ma è stata una battaglia epica. Immaginatevi affrontare un predatore marino di oltre una tonnellata, sapendo che la vittoria dipende solo dalla propria resistenza fisica e dalla capacità di gestire l’enorme sforzo richiesto.
Il record stabilito da Alfred Dean nel 1959 è ancora imbattuto. Gli squali bianchi sono diventati una specie protetta in quasi tutte le aree, il che significa che la cattura di un esemplare di dimensioni simili è diventata estremamente rara, se non impossibile. Pertanto, sembra che il record di Dean rimarrà intatto per molto tempo.