Chi fuma invecchia prima, gli scienziati lo hanno scoperto attraverso il DNA: un buon motivo per smettere

Fumare sigarette fa invecchiare prima: l’ultima ricerca degli scienziati sul fumo e il pericolo che comporta al nostro organismo

Che fumare faccia male al nostro corpo e rovini la nostra salute, già lo sappiamo, tuttavia continuiamo a farlo, senza riuscire a smettere. La dipendenza da fumo è una delle più ardue da cessare, proprio perché le sigarette vengono viste ovunque, per strada, nei film, nei video musicali e così via, dunque, liberarsene non è semplice.

Il fumo provoca invecchiamento, gli scienziati lo hanno visto dal DNA
Fumare velocizza l’invecchiamento, lo si può notare dal DNA – grantennistoscana.it

La dipendenza da fumo non sta solo nella sostanza della nicotina, ma anche nel gesto di avere la sigaretta tra le mani. Fumare è cancerogeno, infatti, sappiamo benissimo che può provocare tumori ai polmoni, alla gola e alla lingua, eppure, si pensa sempre “non capiterà a me”. Oltre ai danni già conosciuti, un recente studio ha rivelato che il fumo causa invecchiamento e lo si può vedere nel DNA: andiamo a vedere meglio di cosa si tratta.

Fumare velocizza l’invecchiamento: lo studio condotto attraverso il DNA

Tra le ultime ricerche degli scienziati, sui problemi causati dal fumo, i risultati hanno riscontrato un più veloce invecchiamento nelle persone che fumano, osservando il DNA. Lo studio è stato presentato al Congresso Internazionale 2023 della Società Europea per la Medicina Respiratoria, svoltosi a Milano e guidato dall’Università cinese di Hangzhou, e dimostra che il fumo, nei cromosomi, accelera l’accorciamento delle loro estremità (telomeri), i quali indicano la capacità della cellula di rigenerarsi e ripararsi.

Il fumo provoca invecchiamento, gli scienziati lo hanno visto dal DNA
Tra le persone che fumano è stato rivelato un precoce invecchiamento – grantennistoscana.it

Quando una cellula si divide, i telomeri si accorciano, se dovessero diventare troppo corti, la cellula non può più dividersi in modo corretto e muore. Durante questo processo, si ha il fenomeno dell’invecchiamento. Le dimensioni dei telomeri sono, spesso, associate ad altre patologie, come il diabete, malattie cardiovascolari e perdita di tessuto muscolare, tuttavia non erano mai stati affiancati al problema del fumo. I risultati emersi dallo studio, sono stata supervisionati da Siyu Dai e, i ricercatori, hanno testato i dati genetici di oltre cinquecento mila persone, raccolti nella banca dati britannica BioBank.

Lo studio degli scienziati sull’invecchiamento del DNA

Gli scienziati, hanno notato che nelle persone affette da dipendenza dal fumo della sigaretta, i telomeri dei cromosomi contenuti nei globuli bianchi, che fanno parte del sistema immunitario, tendevano ad accorciarsi. Più sigarette si fumano abitualmente e più il fenomeno si presenta in modo eccessivo. Anche negli ex fumatori si è trovato un lieve accorciamento dei telomeri, non grave, né in maniera esagerata.

Sicuramente questo si rivela essere un buon motivo per smettere di fumare, ma non è l’unico effetto collaterale, poiché esistono diversi problemi che vengono causati dal fumo, non solo nel nostro organismo, ma anche nel fisico. Oltre al tabacco e alla nicotina sono presenti molte altre sostanze nelle sigarette, come il catrame, uno dei maggiori responsabili dei tumori, infatti, si accumula in tutti gli organi coinvolti nel processo respiratorio.

Il fumo provoca invecchiamento, gli scienziati lo hanno visto dal DNA
Oltre a tabacco e nicotina, nelle sigarette sono presenti altre sostanze nocive – grantennistoscana.it

Tra le problematiche evidenti, che si notano subito, c’è l’ingiallimento dei denti e l’invecchiamento della pelle. Inoltre, il monossido di carbonio contenuto va ad incidere sulla quantità di ossigeno presente nel corpo. La formaldeide, un battericida, causa irritazione alle mucose e agli occhi, provocando, addirittura, bronchite cronica. L’ammoniaca trasforma la nicotina in gas, cosicché venga assorbita dai polmoni e dal sangue in maniera molto rapida.

Tra queste sostanze principali elencate, si possono aggiungere: arsenico, che danneggia sangue e cuore; cromo, che altera il DNA ed è altamente cancerogeno; butadiene, sostanza cancerogena; metalli, come piombo, cobalto e nichel; polonio 210, sostanza radioattiva; benzene, principale responsabile della leucemia; idrocarburi aromatici, alterano il DNA e causano tumori; cadmio, il metallo utilizzato nelle batterie, che causa tumori; sostanze sbiancanti che agiscono sulla cenere; aromatici, che conferiscono il sapore; umidificanti, come la glicerina, e conservanti.

Inoltre, il fumo, non danneggia solo il fumatore, ma anche il fumo passivo causa diversi problemi a chi lo respira, coinvolgendo il sistema respiratorio e cardiocircolatorio, provocando bronchite cronica, asma, aumento della produzione di muco ed enfisema polmonare. Per quanto riguarda l’apparato cardiocircolatorio, vengono riscontrati problemi come l’aumento della pressione sanguigna, aterosclerosi, ictus e infarto. Ma non finisce qui, poiché tra gli altri danni vanno ricordati: l’impotenza maschile, gengiviti, tumori alla vescica, ai reni e all’utero, menopausa anticipata, osteoporosi, infertilità, aborti e parti prematuri.

Se non sono queste buone motivazioni per smettere di fumare, ci chiediamo quali altre potrebbero essere, dal momento che il fumo colpisce ogni parte del corpo. Le sigarette contengono sostanze molto pericolose, che portano alla morte, perciò sarebbe meglio smettere subito, facendosi aiutare da medici appositi e centri di ascolto. Passare alla sigaretta elettronica, la Kiwi o le heets, non è un giusto rimedio, poiché anch’esse risultano pericolosissime.

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