Se sei genitore e vuoi migliorare sempre di più, scopri quali sono i sette errori più commessi da chi si sente più bravo degli altri
Nessuno nasce genitore: quando viene al mondo una bambina o un bambino, nascono anche una mamma e un papà. Per quanto ci si possa essere preparati attraverso la frequentazione di corsi e la lettura di libri, la pratica è ben diversa dalla teoria e a volte può mettere a dura prova la pazienza e la tenacia emotiva. Poiché tutti desideriamo però essere genitori adeguati, sereni e di supporto per i nostri figli, ecco quali sono gli errori più comuni che commettono i papà e le mamme che si sentono migliori degli altri: stai molto attento.
Quando si diventa genitori, l’istinto è quello di voler dare solo il meglio a proprio figlio o a propria figlia. Senza neanche rendersi conto, la vita e la quotidianità si modellano sui suoi bisogni e sulle sue preferenze e, man mano che cresce, il suo carattere prende forma e consistenza all’interno della famiglia in cui si trova, orientando preferenze e rapporti. Per quanto ci si possa impegnare, però, ci sono degli errori ancora molto diffusi che possono inficiare la sana crescita dei figli: eccoli tutti e sette.
Gli errori più gravi dei genitori: fare paragoni e dare eccessiva libertà
Il primo grande errore è quello di paragonare i propri figli a quelli degli altri, cercando di mettere i propri in un condizione migliore e privilegiata. Ovviamente la volontà non è quella di sminuire i bambini altrui, ma quella di dare ai propri ciò che forse nella propria infanzia non si ha ricevuto, per questioni economiche o di altra natura. Di fatto, però, in questo modo si tende a ricoprire i bambini di beni e di servizi che probabilmente non servono nella loro totalità: giocattoli, sport da frequentare e abiti firmati non fanno la felicità ma, al contrario, possono creare difficoltà nelle relazioni che il bambino ha con i suoi coetanei.
Inoltre, molti genitori che hanno vissuto infanzie difficili e con un’educazione rigida, tendono a dare ai propri figli troppa libertà: questo non significa lasciargli fare ciò che vogliono, ma cercare di assecondare ogni suo bisogno con urgenza e rapidità, proprio per colmare quel trauma ancora irrisolto della loro infanzia. In questo modo, però, il figlio potrebbe crescere senza alcuna regola e questo potrebbe complicargli non di poco le relazioni sociali: fate molta attenzione.
Eccessivo autoritarismo e mettersi al posto dei propri figli
Se da un lato ci sono i genitori troppo permissivi, che danno al figlio tutte le libertà del mondo, dall’altro ci sono quelli che dovrebbero invece imparare a lasciarsi un po’ andare. Molti genitori impartiscono ai propri figli un’educazione autoritaria e rigida, che non ammette errore o eccezione: per quanto le regole siano importanti, è altrettanto fondamentale capire che i tempi sono cambiati e che ciò che i propri genitori hanno fatto con noi non è detto che sia corretto nei confronti dei nostri figli.
Un altro errore molto diffuso è quello del genitore che desidera far vivere al proprio bambino tutte le esperienze che a lui sono state negate. Ecco quindi che lo iscrive a calcio, a danza, al corso di ballo e a quello di inglese, scegliendo poi al posto suo la scuola superiore e indirizzandolo anche all’università. Sebbene l’intento sia nobile, sostituirsi a un figlio nelle decisioni è quanto di più sbagliato possa esserci: in questo modo non si possono capire le sue reali inclinazioni e, soprattutto, gli si impedisce di svilupparle.
Iper protezione, crederli perfetti e riempirli di beni materiali
Questi tre ultimi errori sono molto legati tra di loro. Il primo è quello tipico dei genitori che hanno paura di tutto: proteggono il bambino dai mali del mondo, preservandolo da ogni possibile delusione e fatica, aiutandolo a portare a termine i propri compiti e celandogli i momenti più difficili. In questo modo, però, il bambino potrebbe non avere l’occasione di imparare a risolvere da solo i propri problemi, di qualsiasi natura siano: il ruolo del genitore non è sistemarli al posto suo, ma essere una presenza sulla quale il piccolo sa di poter contare in ogni momento della sua vita.
Parallelamente, molti genitori iper protettivi sono anche convinti che il proprio bambino sia perfetto e che quindi eventuali problemi legati al suo comportamento non dipendano da lui, ma dalle persone con cui entra in relazione. Di fatto, questo rischia di metterlo sotto ad una campana di vetro che gli impedisce di farsi le ossa con le difficoltà quotidiane, che prevedono anche l’assumersi le responsabilità di eventuali errori o problematiche.
Infine, ci sono molti genitori che, per compensare la mancanza di tempo da trascorrere in famiglia, riempiono i propri figli di giocattoli, computer e qualsiasi altra cosa. Per quanto questi di certo facciano piacere ai piccoli di casa, nessun regalo può sostituire il rapporto che si ha con un genitore: ritagliatevi qualche ora di tempo e state in famiglia. Per i vostri figli sarà il regalo migliore!