La stitichezza è un disturbo molto diffuso e, allo stesso tempo, dannoso per la salute: ecco 5 consigli dei nutrizionisti per poterlo prevenire.
Conosciuta anche come stipsi, la stitichezza è un disturbo molto diffuso. Solamente in Italia sono circa 13 milioni le persone che riscontrano tale problema. Può essere determinato da diversi fattori, come la vita sempre più frenetica per via dei numerosi impegni che ognuno di noi ha (tra lavoro, famiglia, hobby e momenti di socialità), ma anche da un’alimentazione scorretta. Di seguito, vedremo come prevenirlo affidandoci ai consigli dei nutrizionisti.
Sebbene sia un disagio comune a tante persone, la stitichezza non dovrebbe mai essere sottovalutata. Infatti potrebbe essere il campanello d’allarme di determinate patologie o alterazioni in grado di intaccare il funzionamento dell’intestino. Si manifesta con diversi segnali e, allo stesso modo, potrebbe essere provocata da cause altrettanto varie.
Abbiamo già menzionato lo stile di vita e l’alimentazione poco sani, tuttavia ci sono anche elementi come un’attività fisica scarsa, o totalmente assente. La Sindrome del colon irritabile è un altro dei possibili fattori scatenanti, insieme ai disturbi alimentari (in particolare l’anoressia) e patologie come diabete e celiachia. La stipsi, inoltre, viene lamentata da molte donne durante la gravidanza.
In medicina, la stitichezza viene definita in base alla manifestazione di determinati sintomi. Oltre ad una diminuzione delle evacuazioni settimanali (generalmente inferiori a due) e le difficoltà riscontrate quando arriva il momento di andare in bagno per almeno 12 settimane (non necessariamente consecutive), figurano altri segnali.
Il modo in cui si presentano le feci merita sicuramente attenzione. Queste non solo saranno separate ma anche più dure, con una forma a pallina. Tale disturbo ha una maggiore incidenza nelle persone anziane e colpisce più le donne che gli uomini. Diversi studi hanno messo in evidenza, inoltre, come interessi con una certa frequenza le persone che vivono in una situazione di forte stress o affette da depressione.
Se i sintomi si fanno sempre più invadenti legandosi anche ad altri disagi (come i dolori addominali o la comparsa di sangue nelle feci) la cosa migliore da fare è rivolgersi ad un medico e sottoporsi agli esami necessari per comprendere da cosa sia originata la stipsi. Una volta comprese le cause, far fronte al problema diventa molto più immediato e semplice.
In ogni caso, si tratta di un disturbo da non prendere sottogamba, soprattutto a lungo termine. La stitichezza può avere conseguenze dannose per il corpo. A partire dalle irritazioni che potrebbero insorgere per via delle feci più dure e dello sforzo compiuto per potersi liberare. Nei casi più gravi si arriva al prolasso delle emorroidi, insieme ad un innalzamento della pressione sanguigna.
Tra gli esiti peggiori spicca l’occlusione intestinale provocata dal “fecaloma”, termine utilizzato per designare l’accumulo di feci che potrebbe formarsi nel colon. Fortunatamente, se curata per tempo, la stitichezza non rappresenta un pericolo da temere e sono diversi i farmaci ed i rimedi esistenti per contrastarla.
Il primo passo per dire addio alla stipsi è apportare alcune modifiche al proprio stile di vita. Se non dovesse risultare sufficiente, c’è sempre la possibilità di affidarsi ai lassativi: ormai ne esistono numerose tipologie diverse e, chiedendo consigli ad un esperto, non è complicato trovare quella più adatta alle proprie esigenze.
Ma oltre ad agire in seguito alla comparsa del disturbo, ognuno di noi potrebbe seguire alcuni accorgimenti utili per prevenire il suo sviluppo. In tal senso, l’alimentazione gioca sicuramente un ruolo importante. Il primo consiglio è seguire una dieta bilanciata, ricca di frutta (sia secca, con il consumo di prugne, che fresca, prediligendo lamponi, more e pere) e verdura (come broccoli, cavolfiori, zucchine e fagioli).
Secondo i nutrizionisti, inoltre, bisognerebbe aggiungere legumi (ceci, lenticchie, fagioli e soia in particolare) e cereali integrali (riso, pane e pasta) alla propria dieta. Le fibre, infatti, sono ottime alleate per allontanare la stitichezza e favorire la regolarizzazione dell’intestino. Fondamentale è anche mantenersi idratati bevendo almeno due litri d’acqua al giorno, una risorsa centrale per il benessere del corpo e le sue funzioni.
Il quarto consiglio è praticare attività fisica. Fare sport non ha solo un’influenza positiva sulle funzioni intestinali: evitare uno stile di vita sedentario contribuisce a tenere lontane diverse patologie (dalle cardiovascolari alle neoplastiche, fino a quelle metaboliche) andando a ridurre la pressione arteriosa e controllando il livello di colesteroli. Infine, alcuni accorgimenti comportamentale saranno molto utili.
Andare in bagno quando si sente lo stimolo e non aspettare rimandando il momento o sopprimendo il bisogno è sicuramente di aiuto. Allo stesso modo, non bisognerebbe mai sforzarsi eccessivamente durante l’evacuazione. Il rischio è di andare ad intaccare i normali meccanismi dell’organismo.
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