Ci sono 5 cose che un climatizzatore deve avere per rendere in maniera ottimale. Attenzione a non farsi fregare al momento dell’acquisto.
Ecco quali sono le caratteristiche irrinunciabili che deve presentare un impianto per raffreddare gli ambienti interni. È indispensabile verificare la loro presenza prima di procedere a investire denaro nel condizionatore.
A luglio, con la calura che si fa sentire, molti potrebbero decidersi a comprare un condizionatore per rinfrescare la casa. Ma la fregatura, anche in questo campo come in tanti altri, è sempre una possibilità concreta. Per evitarla ci sono 5 cose che in un climatizzatore non possono mancare. Ecco cosa bisogna valutare prima di comprare un condizionatore.
In generale sono tanti i fattori da considerare quando si tratta di acquistare un condizionatore. Meglio il fisso o il portatile? E che potenza deve avere? Oltre a raffreddare servono altre funzionalità? Insomma, le domande da farsi possono essere tante, senza contare anche il lato dell’investimento economico. Entriamo più nel dettaglio e cerchiamo di capire quali sono le 5 cose che dobbiamo assolutamente sapere prima di puntare su un condizionatore o sull’altro per la nostra casa.
La prima cosa da sapere è se ci serve un condizionatore fisso o uno portatile. Entrambe le opzioni hanno vantaggi e svantaggi, da considerare in base ai propri bisogni individuali. Partendo dal condizionatore fisso, questo apparecchio è composto da un’unità interna per refrigerare l’ambiente e da un motore esterno per l’alimentazione.
Chi sceglie il climatizzatore fisso dovrà sostenere un costo aggiuntivo per l’intervento di installazione da parte di un tecnico specializzato. Tra i “pro” del condizionatore fisso c’è la sua minor rumorosità rispetto all’apparecchio portatile. Motivo per cui gli impianti fissi sono particolarmente consigliati nei locali destinati al riposo notturno.
D’altro canto – altro svantaggio – non è certamente una soluzione “last minute”, a differenza del portatile che invece è subito pronto all’uso dopo l’acquisto. Inoltre non tutti i condomini permettono di installare un condizionatore fisso. Pensiamo magari a quelli situati nei centri storici, con regolamenti specifici che per motivi di estetica vietano di installare motori esterni sulla facciata dell’edificio.
Il climatizzatore portatile può vantare invece, naturalmente, il vantaggio della mobilità e il fatto di non dover fare alcun lavoro di muratura per installarlo: serve solo una presa per la corrente. Generalmente i modelli portatili sono compatti e muniti di rotelle in maniera da poter essere spostati tra i vari ambienti della casa. Quello che è un “pro” però si trasforma subito anche in un “contro”. Il condizionatore portatile si può spostare da un ambiente all’altro, è vero. Ma è altrettanto vero che può rinfrescare soltanto un ambiente alla volta.
Il condizionatore portatile, visto che espelle l’aria calda all’esterno per mezzo di un tubo flessibile, va collocato nelle vicinanze di una finestra. Finestra che si può lasciare aperta quel che basta per il passaggio del tubo oppure, meglio ancora, possiamo forarne il vetro per evitare che l’aria fredda si disperda all’esterno.
Un altro elemento che deve rientrare nella valutazione è il numero di stanze da raffrescare. Come detto più sopra, per rinfrescare una stanza sola è più che sufficiente il condizionatore portatile. Mentre se abbiamo necessità di rinfrescare tutta l’abitazione, soprattutto se parliamo di una casa di una certa metratura, allora converrà puntare su un condizionatore fisso, capace di garantire un rendimento migliore.
Dal numero delle stanze da rinfrescare dipende anche il numero di unità interne (dette anche split) da installare. Questo non significa che in ogni singolo locale della casa vada montato uno split condizionatore. Ad esempio se adiacente alla camera da letto c’è un corridoio possiamo pensare di installare un solo split nel corridoio in modo che l’aria condizionata giunga anche nelle stanze, a patto che non siano troppo grandi. In questo caso (camere molto grandi) sarà il caso di orientarsi verso un impianto dell’aria condizionata multi-split.
Stesso discorso per le case su più livelli, per le quali va considerato anche lo stato di coibentazione (ovvero il tipo di isolamento termico) e l’esposizione solare degli ambienti nord-sud. Ad ogni modo è fondamentale verificare attentamente la compatibilità tra unità esterna e interna. Infatti non tutti i motori sono compatibili con tutte le unità interne. Meglio perciò comprare un kit con motore e split già abbinati.
Chiaramente prima di comprare un condizionatore dovremo avere un’idea ben precisa della potenza che ci serve per rinfrescare il nostro ambiente. La potenza del condizionatore si misura BTU/h (British Thermal Unit orari), un indicatore che esprime la capacità di raffreddamento del condizionatore in un’ora.
Per calcolarlo basta eseguire una semplice operazione matematica. Dovremo moltiplicare 340 (BTU/h) per i metri quadrati dell’ambiente da rinfrescare. Un calcolo che deve tenere presente che per climatizzare un metro quadro di superficie in una stanza di altezza comune (2,7 metri) è necessaria una potenza media di 340 BTU/h.
Così per esempio, climatizzare una stanza di 35 metri quadrati richiede un condizionatore da 12.000 BTU/h. In generale, comunque, per rinfrescare una stanza da 25-30 mq avremo bisogno di un condizionatore da 9.000 BTU/h, mentre per una metratura superiore (35-40 mq) dovremo far ricorso a climatizzatore da 12.000 BTU/h. Dimensioni ancora maggiori invece richiederanno una potenza pari di 18.000 BTU/h o anche superiore.
Di norma la zona giorno è quella che ha bisogno di maggiore climatizzazione, essendo di solito l’ambiente più grande di casa e quello dove si passa più tempo durante la giornata. In camera da letto si può anche posizionare un impianto di minor potenza. Questo anche perché di notte la temperatura si abbassa già di suo, indipendentemente dalla grandezza della camera.
Attenzione anche alla classe energetica del condizionatore: una maggiore capacità di raffreddamento è legata a un più alto consumo energetico. Meglio dunque acquistare un climatizzatore che rientra in una elevata classe di efficienza energetica (A o anche superiore).
Nel condizionatore fisso potremo trovare una tecnologia inverter oppure on-off. Nel primo caso (tecnologia inverter) la temperatura interna è regolata in maniera costante.
Già al momento dell’accensione un condizionatore inverter diffonde aria fredda al massimo della potenza per raggiungere rapidamente la temperatura desiderata. Dopo aver raggiunto i gradi impostati il condizionatore diminuisce la propria potenza per mantenere stabile la temperatura raggiunta, restando sempre acceso.
Invece i condizionatori on-off sono quelli meno sofisticati e più tradizionali (oltre che meno costosi). Questi apparecchi si spengono dopo aver raggiunto la temperatura impostata e ripartono quando si verifica una variazione dei gradi interni. Sebbene sia meno costoso, il condizionatore con tecnologia on-off è soggetto a continui sbalzi termici.
Una caratteristica che si traduce in un consumo maggiore (e dunque in bollette più care). Ragione che rende preferibile il condizionatore inverter, in particolare se lo utilizziamo per tutto il giorno o comunque a lungo.
Quella che può sembrare una domanda sciocca, come spesso capita, è tutt’altro che tale. Chiaramente se compriamo un condizionatore ne abbiamo bisogno per raffreddare l’ambiente interno di casa nostra. Però la funzione di raffreddamento è soltanto la funzione di base. I condizionatori fissi in particolare mettono a disposizione tutta un’altra serie di funzionalità e opzioni oltre a quella del raffreddamento.
Per esempio i climatizzatori a pompa di calore permettono di riscaldare i locali quando fa più freddo e possono tornare molto comodi soprattutto in autunno, quando già cominciano a farsi sentire i primi freddi stagionali ma la legge ancora non consente di accendere il riscaldamento.
Ma non è l’unica funzionalità che può rivelarsi molto utile. Ad esempio c’è il deumidificatore o lo ionizzatore integrato, che permette di purificare l’aria del nostro appartamento.
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