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Codice calore attivato dal Ministero della Salute: cos’è e come funziona

E’ partito il Codice Calore, attivato dal Ministero della Salute per affrontare l’emergenza caldo nel nostro Paese. Ecco come funziona.

Sono giorni difficili per l’Italia, a causa del bollino rosso dovuto al caldo che tocca oltre 20 città, con picchi che toccano i 40 gradi. Una situazione che sta mettendo a dura prova i cittadini e le attività.

E’ attivo il Codice Calore del Ministero della Salute – Grantennistoscana.it

Il Governo ha messo in campo dunque una serie di operazioni per fronteggiare l’emergenza caldo e prevenire soprattutto gli effetti sulla salute delle ondate di calore di queste settimane.

La prima circolare a Maggio

In una circolare diramata a Maggio da parte della Direzione Generale della prevenzione sanitaria indirizzata agli Assessorati alla salute delle Regioni e delle Province Autonome e alla Protezione Civile, è stato presentato il sistema operativo nazionale di previsione e prevenzione degli effetti del caldo sulla salute.

L’OMS ha lanciato le indicazioni per affrontare l’emergenza caldo – Grantennistoscana.it

In base alle indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, il servizio sanitario dei Paesi deve essere pronto a fronteggiare l’emergenza sanitaria dovuta al caldo, e questo grazie all’attivazione del cosiddetto “Heat Health Watch Warning”, il Sistema nazionale di previsione/allerta per ondate di calore. Questo strumento “consente di modulare gli interventi di prevenzione in base ai livelli di rischio climatico”.

Anche quest’anno il Sistema HHWW sarà operativo dal 15 maggio al 15 settembre nei capoluoghi di Regione e nei Comuni con oltre 200.000 abitanti. Le città incluse nel Sistema sono 27: Ancona, Bari, Bologna, Bolzano, Brescia, Cagliari, Campobasso, Catania, Civitavecchia, Firenze, Frosinone, Genova, Latina, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Reggio Calabria, Rieti, Roma, Torino, Trieste, Venezia, Verona, Viterbo.

Codice Calore, di cosa si tratta

Siamo nel pieno di una vera emergenza calore, come possiamo vedere dai picchi di temperature raggiunti in questi giorni nel nostro Paese, situazione che per gli esperti purtroppo non si può più chiamare anomala. I rischi dovuti al cambiamento climatico, e al conseguente continuo surriscaldamento della Terra, sono ormai un dato di fatto.

Il piano del Ministero della Salute per fronteggiare l’emergenza caldo che è già nel pieno in questi giorni, è partito e prevede ogni giorno sul portale del Ministero la pubblicazione dei bollettini caldo – attivati dal 15 maggio e che continueranno fino al 15 settembre.

Il bollettino indica 4 livelli di rischio:
livello 0 – nessun rischio
livello 1 – rischio basso previsto per le successive 24-72 ore
livello 2 – rischio elevato previsto per le successive 24-72 ore
livello 3 – condizioni di rischio elevato (livello 2) persistenti per 3 o più giorni consecutivi per le successive 24-48 ore.

Come funziona

In un comunicato del 17 luglio, il Direttore Generale del Ministero della Salute Giovanni Leonardi ha diramato alle Regioni la circolare denominata “Piano caldo, codice calore in Pronto Soccorso, attivazione ambulatori territoriali e USCAR”.

Il codice è attivato nei Pronto Soccorso ed ambulatori territoriali 7 giorni su 7 – h12, prevede il potenziamento del servizio di guardia medica e la riattivazione delle USCAR (Unità speciali di continuità assistenziale regionale) per l’assistenza domiciliare, al fine di evitare l’accesso inappropriato ai Pronto Soccorso. Ciò al fine di rafforzare l’assistenza medica nei casi di malori dovuti al caldo, soprattutto per i cosiddetti soggetti vulnerabili, attivando quindi un percorso assistenziale preferenziale e differenziato nei Pronto Soccorso.

Gli anziani sono i primi soggetti a rischio caldo – Grantennistoscana.it

Un vero e proprio percorso preferenziale, con l’attivazioni di servizi sanitari di potenziamento, esattamente come accadde in occasione dell’emergenza sanitaria del 2020 dovuta al Covid-19. Anche in quel caso fu l’Organizzazione Mondiale della Sanità a diramare le indicazioni ai governi. Il caldo dunque diventa emergenza sanitaria, e per questo è stato anche potenziata l’informazione relativa alle indicazioni da seguire per fronteggiare questi giorni di temperature anomale, che possono mettere a rischio la salute dei cittadini.

I consigli del Ministero per affrontare il caldo

Il ministero ha diramato, oltre ai bollettini giornalieri e alla circolare del Codice Calore, una serie di indicazioni dirette ai cittadini per affrontare i giorni di ondate di calore eccessivo. 10 consigli utili ed indicazioni da seguire con attenzione.

  1. Non uscire nelle ore più calde: evitare l’esposizione diretta al sole nelle ore più calde della giornata, in particolare nella fascia tra le 11 e le 18.
  2. Migliorare l’ambiente domestico e di lavoro: la misura più semplice è la schermatura delle finestre esposte a sud e a sud-ovest con tende e oscuranti regolabili (persiane, veneziane) che blocchino il passaggio della luce, ma non quello dell’aria. Utilizzare l’aria condizionata facendo attenzione a non creare sbalzi termici rispetto all’esterno: la temperatura consigliata è tra i 25 e i 27°C con un basso tasso di umidità. I ventilatori, non abbassando la temperatura ma creando solo un movimento di aria, vanno utilizzati con cautela, in considerazione del fatto che il corpo continua con la sudorazione e rendono comunque necessaria l’assunzione di liquidi. “Quando la temperatura interna supera i 32°C, l’uso del ventilatore è sconsigliato perché non è efficace per combattere gli effetti del caldo”.
  3. Bere molti liquidi: E’ la regola delle regole, ma il Ministero avverte sui rischi per particolari condizioni di salute (come l’epilessia, le malattie del cuore, del rene o del fegato) per le quali l’assunzione eccessiva di liquidi rappresenta una controindicazione.

    Fare attenzione al corretto utilizzo dei ventilatore – Grantennistoscana.it

  4. Moderare l’assunzione di bevande contenenti caffeina, ed evitare bevande alcoliche.
  5. Fare pasti leggeri: non caricare l’organismo con alimenti o pasti che possono aumentare il lavoro della digestione, che aumenta anche il calore del corpo.
  6. Vestire comodi e leggeri, evitare le fibre sintetiche e preferire indumenti di cotone, lino o fibre naturali, mentre all’aperto sono consigliati cappelli leggeri e dai colori chiari e l’utilizzo di occhiali da sole con filtri UV. Attenzione ai bambini.
  7. In auto, ventilare l’abitacolo prima di intraprendere un viaggio, impostando la temperatura a circa 5 gradi sotto la temperatura esterna ma facendo attenzione a non indirizzare l’aria direttamente sui passeggeri. “Non lasciare mai neonati, bambini o animali in macchina, neanche per brevi periodi”, ma soprattutto evitare di partire nelle ore più calde della giornata. Avere sempre una scorta di acqua è fondamentale.
  8. Evitare l’esercizio fisico nelle ore più calde della giornata, e integrare la perdita di liquidi con l’assunzione di acqua.
  9. Offrire assistenza alle persone a rischio come anziani (specie se vivono da soli) e bambini e lattanti, e segnalare ai servizi socio-sanitari eventuali situazioni che necessitano di un intervento. Per lattanti e bambini piccoli, è necessario monitorare la temperatura corporea, cercando di abbassarla con docce tiepide e quando possibile aprire il pannolino. Monitorare le attività degli anziani (spostarsi in casa, vestirsi, mangiare, andare regolarmente in bagno, lavarsi) ed in caso ci siano degli evidenti cali, chiedere intervento medico.
  10. Garantire idratazione agli animali domestici, lasciare sempre dell’acqua a disposizione, ma sempre in zone non a contatto diretto col sole.

I bollettini quotidiani per monitorare la situazione legata all’emergenza caldo, si possono consultare sul sito ufficiale del Ministero della Salute.

Zarina Chiarenza

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