Il nuovo Codice della Strada prevede diverse novità per gli automobilisti italiani. Tra le altre, la safety car aiuterà a gestire il traffico.
Il Governo ha emanato nuove disposizioni per aggiornare il Codice della Strada. Queste norme sono incluse in un progetto di legge approvato dall’esecutivo il 27 giugno scorso e mirano a garantire maggiore sicurezza agli utenti della strada. Il testo, composto da 18 articoli, è attualmente in esame presso il Parlamento e si prevede che le nuove regole entreranno in vigore dopo l’estate.
Il codice è già stato approvato dal Consiglio dei Ministri. Se dovesse essere approvato anche dal Parlamento, ci saranno diverse novità per gli automobilisti italiani. Tra le principali, ce n’è una che sta generando particolare interesse nelle persone: la possibilità di utilizzare safety car per gestire il traffico.
Le safety car vengono generalmente usate nelle gare di Formula Uno e sono una parte essenziale dei protocolli di sicurezza di questo sport. Viene utilizzata quando si verifica un incidente in pista che richiede l’intervento dei commissari, come un’auto in panne o una collisione tra piloti. Lo scopo di questo mezzo è quello di rallentare le vetture in pista e mantenere una distanza di sicurezza tra di esse fino a quando la situazione non viene risolta.
Questi mezzi sono stati introdotti nel 2015, a seguito di un incidente che ha coinvolto Jules Bianchi durante il Gran Premio del Giappone. Questi ha riportato una grave ferita alla testa dopo essersi scontrato con un veicolo di recupero che stava cercando di rimuovere un’altra auto dalla pista.
Il ruolo del pilota della safety car è fondamentale. Deve guidare le vetture di F1 sul tracciato a una velocità controllata e comunicare con i commissari di gara utilizzando un sistema radio per fornire aggiornamenti sulla situazione in pista.
La safety car della F1 è solitamente un’auto ad alte prestazioni scelta per le sue capacità di velocità e maneggevolezza. Attualmente, la F1 utilizza sia l’Aston Martin Vantage che la Mercedes-AMG GT R come safety car ufficiali. Deve essere guidata da un pilota esperto che conosce bene il tracciato ed è in grado di guidare ad alta velocità in modo sicuro.
Questa macchina ha diversi dispositivi di sicurezza per proteggere sia il pilota che le altre auto in pista. La vettura è dotata di potenti fari che migliorano la visibilità in condizioni di scarsa illuminazione e dispone anche di un kit medico a bordo in caso di infortunio.
Da quanto è riportato nei nuovi comunicati, la safety car sarà introdotta in caso di incidenti in autostrada per rallentare il flusso di veicoli e prevenire il pericolo di ulteriori incidenti. Questo mezzo permetterà alla polizia stradale di incolonnare le auto in caso di incidente e stabilire una soglia di velocità da mantenere.
Le modalità con cui la safety car opererà devono ancora essere definite e sarà compito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti farlo. Alcuni commentatori, come Marco Critelli, hanno avanzato diversi interrogativi interessanti in merito. Non è chiaro, infatti, come questi mezzi potrebbero raggiungere il luogo dell’incidente quando si formano le infinte code sulle autostrade.
In effetti, molti utenti hanno commentato la notizia sui social network sottolineando come le forze dell’ordine utilizzano già una sorta di safety car nei luoghi in cui accadono incidenti. Gli ulteriori dettagli che arriveranno nei prossimi mesi chiariranno quali sono le effettive novità. Nel frattempo, la proposta di legge contiene anche molto altro.
Le nuove misure prevedono che chi guida usando il cellulare sarà disposta la sospensione della patente per un periodo che va da 7 a 15 giorni. Il termine di 15 giorni sarà applicato a coloro che hanno meno di 20 punti sulla patente o che hanno commesso altre infrazioni.
La norma si applica anche nel caso in cui il guidatore stia usando dispositivi simili, come computer portatili, notebook e tablet. La sospensione sarà anche prevista per coloro che guidano contromano e per chi non utilizza i seggiolini per bambini a bordo dell’auto.
I neopatentati non potranno guidare automobili di grande cilindrata per i primi tre anni dal conseguimento della patente. L’attuale articolo 117 del Codice della Strada impone questa restrizione solo per un anno.
Sono previste misure più serie anche per i minorenni che guidano senza patente. Se vengono sorpresi dalle forze dell’ordine mentre sono sotto l’effetto di alcol, non potranno ottenere la patente di guida fino a quando non raggiungono i 24 anni di età.
I conducenti sorpresi per la seconda volta a guidare in stato di ebbrezza saranno soggetti al “codice 68”, che significa il divieto di consumare alcolici prima di mettersi alla guida per un periodo di due o tre anni, a seconda del caso. Il tasso alcolemico dovrà quindi essere pari a 0,0 grammi per litro di sangue. Per questi conducenti, sarà anche prevista la revisione della patente attraverso una visita medica.
I titolari di patente che ricevono il “codice 68” potranno guidare solo se il loro veicolo è dotato di un dispositivo chiamato “alcolock“, che impedisce di avviare il motore se il tasso alcolemico è superiore a zero.
Per quanto riguarda la lotta alla guida sotto effetto di stupefacenti, le nuove norme prevedono il prelievo della saliva per verificare l’uso di sostanze vietate quando le forze dell’ordine hanno ragionevoli motivi di ritenere che il conducente sia stato di alterazione psicofisica.
Inoltre, gli agenti, in base alle indagini preliminari e in attesa dei risultati dei test di secondo livello, possono impedire al conducente di continuare a guidare ritirandogli la patente. In tal caso, il Prefetto può disporre una visita medica e mantenere la sospensione della patente fino all’esito: se positivo, la patente sarà revocata per tre anni.
Negli ultimi anni i monopattini elettrici hanno causato diversi disagi. Questi dispositivi sono sempre più diffusi, soprattutto nelle grandi città. In futuro, dovranno essere dotati di targa e assicurazione e i conducenti saranno obbligati ad indossare il casco.
La riforma prevede anche il divieto di circolare con i monopattini nelle aree extraurbane. Questa misura si applica ai monopattini privati, visto che quelli offerti dai servizi di condivisione si bloccano già automaticamente se si esce dai centri urbani. Sarà vitato anche parcheggiarli sui marciapiedi. Resta da capire quali saranno le zone adibite al parcheggio a quel punto.
I dispositivi Autovelox, invece, potranno rilevare più violazioni contemporaneamente (ad esempio, eccesso di velocità e mancata revisione del veicolo). Si prevedono invece misure per attenuare la pressione sulle ZTL: non saranno emessi verbali per chi esce dalle Zone a Traffico Limitato dopo essere entrato durante gli orari in cui è consentito.
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