Codice stradale, l’abbiamo sempre fatto ma rischiamo multa salatissima: fai attenzione

Massima attenzione a questo comportamento che tutti teniamo in auto. Per quanto sia diffuso, in realtà è vietato: ecco la multa che si rischia

Sono giorni d’attesa, per quanto riguarda le novità del Codice della Strada. Il governo sembra infatti intenzionato ad inasprire alcune delle sanzioni relative, ad esempio, alla guida in stato di ebrezza e all’uso del cellulare mentre si è al volante: la decisione di cambiare queste norme è maturata in seguito all’incidente in cui i ragazzi de The Borderline di Youtube, con una Lamborghini presa in affitto, hanno causato a Roma un incidente in cui ha perso la vita un bambino.

Multa: attenzione a questo comportamento
Multa: attenzione a questo comportamento, costa caro (grantennistoscana.it)

Di fatto, però, il Codice Stradale già adesso contiene molte specifiche che non conosciamo e che, a nostra insaputa, commettiamo. Sebbene in alcuni casi sappiamo perfettamente che stiamo trasgredendo alcune norme, come quando superiamo il limite di velocità o sorpassiamo su una strada con la striscia continua, dall’altro lato invece ci sono situazioni in cui potremmo prendere una multa per infrazioni che neanche sapevamo di stare commettendo: ecco una delle più pericolose e più sconosciute.

Scambiarsi l’auto: un’abitudine diffusa e costosa

Può succedere a tutti, soprattutto in famiglia: sebbene ognuno abbia un’auto intestata a sé stesso, spesso si usa quella del proprio partner o di proprio figlio, a seconda di quale è disponibile o dell’organizzazione famigliare. Se la propria, ad esempio, è dal meccanico, inevitabilmente si dovrà usare per un certo periodo una macchina intestata a qualcun altro. Questo può accadere anche tra amici e colleghi, quando ad esempio si hanno a disposizione auto aziendali o si hanno problemi con la propria.

Guidare un'auto non intestata a sé stessi
Guidare un’auto non intestata a sé stessi: quando arriva la multa (grantennistoscana.it)

Di fatto, guidare un’auto non intestata a sé stessi non causa l’immediata ricezione di una multa: se si rispettano alcune regole ben precise, non sussiste neanche la fattispecie di sanzione. Nella maggior parte dei casi, però, una di queste regole non viene rispettata e, senza che il guidatore e il proprietario del mezzo se ne rendano conto, ci si espone al rischio di prendere una multa molto salata. Ecco di cosa si tratta.

Massima attenzione alle tempistiche: hai 30 giorni

Se hai scambiato la tua auto con quella di un tuo amico o di un famigliare oppure, per motivi ben precisi, sai che dovrai usare un’automobile non intestata a te per un periodo che supera i 30 giorni, allora non puoi metterti al volante sereno. Secondo la legge, infatti, in questa precisa situazione la Carta di Circolazione dev’essere aggiornata con le indicazioni di chi la sta guidando in quel determinato periodo. Per farlo, è sufficiente comunicare alla Motorizzazione Civile la propria situazione, quindi chi sta guidando la propria auto: i dati del pilota saranno riportati sulla Carta di Circolazione e anche nell’Archivio Nazionale dei Veicoli.

Guidare l'auto di un'altra persona per più di 30 giorni
Guidare l’auto di un’altra persona per più di 30 giorni: come evitare la multa (grantennistoscana.it)

Nel caso in cui non si procedesse in questo modo e quindi si guidasse un’automobile non intestata a sé stessi per più di 30 giorni, si rischia una multa che può arrivare sino a 705 euro e il ritiro della Carta di Circolazione. Di fatto, le Forze dell’Ordine devono riuscire a dimostrare che quel determinato veicolo viene regolarmente guidato da una persona a cui non è intestato.

Cosa succede se guida un famigliare

La stessa legge, però, esclude da questa norma il caso in cui l’auto sia intestata ad una persona e sia regolarmente ed abitualmente guidata da un famigliare: è il caso di genitore e figlio o di moglie e marito, ad esempio. In questa situazione, quindi, non c’è il limite dei 30 giorni e lo scambio può avvenire in qualsiasi momento si vuole, facendolo durare per tutto il tempo di cui si ha bisogno. Fondamentale è però che sussista il legame di familiarità o di convivenza, che deve risultare all’anagrafe del Comune.

Nel caso di incidente con un’auto prestata, il Codice Civile stabilisce che chi ha responsabilità oggettiva non è chi guida ma il proprietario del mezzo, anche se non si trovava effettivamente alla guida. Di fatto, quindi, massima attenzione quando si presta la propria auto poiché se il guidatore non è responsabile ci si potrebbe trovare a dover pagare i danni di un’altra macchina, nonché a veder crescere la propria classe di merito con conseguente aumento del prezzo dell’assicurazione.

Gestione cookie