Combattere i tumori con l’intelligenza artificiale? ecco cosa ci aspetta

Da oggi l’intelligenza artificiale potrà essere utile anche per combattere i tumori? Cerchiamo di scoprire in che modo.

Parliamoci chiaro sempre di più sta prendendo piede l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, anche per le cose più banali della nostra vita quotidiana, ad attirare la nostra attenzione, però nelle ultime ore è una scoperta davvero sensazionale che potrebbe davvero cambiare la nostra vita.

L’intelligenza artificiale potrebbe mettersi davvero al servizio della medicina e della ricerca oncologica, ovvero quella che riguarda i tumori? Pare proprio che a portare avanti questa sfida sia stato un gruppo di ricerca internazionale guidato dagli scienziati italiani dell’Università di Miami: loro grazie a tanti studi sono riusciti a sviluppare un algoritmo che gli ha permesso di combinare alcuni dati ottenuti da varie piattaforme di analisi e che come risultato riescono a riconoscere i segni distintivi dei tumori.

Insomma una scoperta davvero importantissima che per capirci ancora meglio, permette grazie all’intelligenza artificiale di potere studiare da vicino ogni singolo tumore come se fosse una specie di avatar: un cambiamento importante per tutti i pazienti. Ma approfondiamo il discorso.

L’intelligenza artificiale aiuta con i tumori? Lo dice la ricerca

Proprio cosi, da oggi in poi, moltissimi ricercatori e studiosi si affideranno all’intelligenza artificiale per potere riconoscere e debellare moltissimi tumori anche delle volte difficile da trattare su vari pazienti.

Questa ricerca davvero molto importante è stata pubblicata sulla rivista Nature Cancer: in particolare il team di studiosi ha studiato e poi testato un preciso algoritmo che ha preso il nome di Substrate Phosphosite based Inference for Network of KinaseS (SPHINKS), in un primo momento usando dati di glioblastoma, ovvero il tumore del cervello più letale, per poi essere utilizzato come studio, anche per altri tipi di tumore come ad esempio quello che colpisce la mammella o il polmone.

“L’algoritmo di intelligenza artificiale è in grado di combinare dati ottenuti da piattaforme di analisi di proteine tumorali e delle loro modificazioni per individuare enzimi, chiamati chinasi, che producono segni distintivi nelle cellule maligne. Per molti di questi enzimi esistono inibitori specifici e pertanto essi rappresentano potenziali bersagli terapeutici” sono queste le parole riportate dai ricercatori che giorno dopo giorno continuano a dedicarsi a questo importante studio che ha il compito di potere aiutare moltissime persone anche a riconoscere un problema, prima del tempo e poterlo debellare con maggiore facilità.

Non resta dunque che scoprire come andrà avanti questo tipo di ricerca con la speranza che giorno dopo giorno, tutti possano beneficiare di questo importante passo in avanti.