Come cambia il reddito di cittadinanza: a quanto ammontano l’importo base ed il tetto massimo

Il Reddito di cittadinanza, con il nuovo Governo, cambia faccia. Le novità saranno molte e importanti. Scopriamole insieme.

Addio Reddito di cittadinanza e benvenuta Mia: Misura di inclusione attiva. Così si chiamerà il nuovo sussidio a cui sta lavorando il Governo Meloni. Vediamo insieme che cosa cambierà e chi potrà beneficiare di questo nuovo strumento.

Come cambia il Reddito di cittadinanza
Il Reddito di cittadinanza verrà sostituito dalla Mia/ Grantennistoscana

Il Governo di Giorgia Meloni sta mettendo in campo diversi strumenti per contrastare la povertà. Tra questi primeggia la Mia – Misura di inclusione attiva– che andrà a sostituire il Reddito di cittadinanza nato nel 2018 su spinta del Movimento Cinque Stelle. La Mia non terrà conto solo della situazione del singolo beneficiario ma valuterà l’intero nucleo familiare. Le famiglie saranno divise in due gruppi:

  • nuclei familiari in cui nessuno è occupabile, cioè in cui nessuno- per età o per ragioni di salute- può lavorare;
  • nuclei familiari in cui almeno una persona è occupabile, cioè può lavorare e ha un’età compresa tra i 18 e i 60 anni.

La richiesta funzionerà negli stessi modi del Reddito di cittadinanza. Le famiglie in cui nessuno può lavorare verranno poi indirizzate verso il proprio Comune di residenza per essere inserite in percorsi di inclusione sociale. I percettori della Mia che, invece, possono lavorare verranno indirizzati verso i centri per l’impiego e dovranno iscriversi su una apposita piattaforma dove riceveranno le offerte di lavoro.

Differenze tra Reddito di cittadinanza e Mia

Fino a qui la Mia potrebbe non sembrare poi molto diversa dal Reddito di cittadinanza se non per la divisione delle famiglie in due categorie. In realtà le differenze ci sono e sono tante. Vediamole tutte.

Cambiano gli importi del sussidio. Chi non è occupabile percepirà 500 euro al mese mentre chi è occupabile ne percepirà solo 375 e per un anno al massimo. In caso di rinnovo la Mia verrà erogata solo per sei mesi. Dopo il secondo rinnovo, per averne un terzo, bisognerà attendere almeno un anno e mezzo. Gli occupabili, probabilmente, non riceveranno più i 280 euro previsti dal Reddito di cittadinanza per l’affitto. Il Governo sta ancora valutando se abolire o ridurre questo ulteriore sussidio nel caso di percettori in grado di lavorare.

Importi del nuovo Reddito di cittadinanza
Con Mia cambiano gli importi del sussidio/ Grantennistoscana

Altra differenza importante rispetto al Reddito di cittadinanza: non si potrà rifiutare nessuna offerta di lavoro se questa in linea con le competenze del soggetto e se proviene dalla provincia di residenza o da province vicine a quella in cui vive il percettore del sussidio. Nel caso di rifiuto, il beneficiario perderà la Mia. È inoltre intenzione del Governo Meloni abbassare il tetto massimo Isee per poter fare richiesta della Mia. Il tetto per aver diritto alla nuova Misura di inclusione attiva dovrebbe scendere dagli attuali 9.360 euro a un massimo di 7.200 euro. Un taglio di oltre 2mila euro dell’indicatore della ricchezza familiare che rischia di far fuori una fetta significativa della platea di potenziali beneficiari, probabilmente un terzo.

Tuttavia sarà corretta anche la cosiddetta scala di equivalenza, quella che fa aumentare l’importo del sussidio in base al numero dei componenti la famiglia, per migliorare l’assistenza ai nuclei numerosi. Si abbasserà il requisito di residenza per gli stranieri che dagli attuali 10 anni scenderà a 5. Infine chi percepisce la Mia potrà anche continuare a lavorare purché il Reddito annuo complessivo derivante dalle attività lavorative non superi i 3000 euro.

La cancellazione del Reddito di cittadinanza sembra non essere particolarmente gradita al presidente dell’Inps, Pasquale Tridico il quale ha puntualizzato che il reddito minimo è una misura prevista dall’Unione Europea. Tutti coloro che stanno al di sotto di una certa soglia – a detta di Tridico – devono avere un reddito e l’Italia dovrà fare i conti con le direttive della Commissione Europea su questo delicatissimo argomento.

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