Vuoi cambiare il tuo fornitore di energia elettrica in un giorno solo senza pagare la vecchia bolletta? Finalmente puoi farlo: la novità per i consumatori.
Grazie al mercato libero dell’energia elettrica, i consumatori hanno facoltà di scelta sui loro fornitori di energia. Si tratta di una bella occasione per le famiglie e imprese i quali hanno la possibilità di scegliere e confrontare i prezzi dei vari fornitori, per poi optare quella che meglio risponde alle proprie esigenze in base al prezzo, alla qualità e ai servizi.
Ti sei trovato ad aprire la bollette di luce e gas e ti sei accorto che la spesa è aumentata in maniera esponenziale? È possibile che l’offerta che avevi attiva sulle utenti sia scaduta e che le condizioni economiche siano state modificate dall’azienda o che la tariffa che avevi scelto in precedenza non sia adeguata alle tue possibilità di consumo. Per questo probabilmente starai pensando di optare a un cambiamento di fornitore di energia elettrica o gas.
Tale cambiamento potrebbe sembrare un processo lungo e complesso, ma a dir la verità non è così. È possibile cambiare il proprio fornitore in un giorno solo, in maniera rapida e semplice, attraverso dei passaggi elementari. A fornire tutte le indicazioni del caso è stata l’Autorità per l’Energia Reti e Ambiente (ARERA).
Il primo passo che devi fare se intendi cambiare fornitore di energia è quello di verificare immediatamente la propria situazione contrattuale. Per fare ciò, basta prendere l’ultima bolletta oppure contattare il proprio fornitore attuale per sapere se il contratto attuale è in scadenza oppure è ancora in corsa. Nel primo caso, è possibile cambiare fornitore senza alcun costo aggiuntivo o penale. Mentre nel secondo caso, è necessario aspettare la scadenza per modificare il proprio fornitore.
ARERA ha spigato che sarà il nuovo fornitore che dovrà avviare il processo di cambiamento con la conseguente risoluzione contrattuale. Una transizione che richiederà un processo abbastanza lungo, che va da 1 a 2 mesi. Questo perché il fornitore attiva i cambiamenti il primo giorno di ogni mese e se il nuovo fornitore esegue la procedura entro il decimo giorno del mese, il cambiamento avrà effetto solo dal primo giorno del mese seguente, altrimenti sarà rimandato in un altro mese.
Inoltre, c’è da aggiungere, che il nuovo contratto non viene siglato presso uno sportello o le sedi del nuovo fornitore. Questi deve avviare il processo di cambiamento solamente dopo che sono passati i 14 giorni previsti per il diritto di recesso, a meno che il consumatore non richieda di eseguire il cambiamento prima che arrivi la data di scadenza del termine prevista all’interno del contratto di fornitura.
Tuttavia, questi passaggi dovrebbero essere tagliati a partire dal 2016, quando tutti gli utenti potranno cambiare operatore in 24 ore e quindi senza aspettare i 14 giorni. Un diritto che spetterà a ogni consumatore, come ci ha tenuto a specificare l’ARERA. L’Autorità, inoltre, ha organizzato una consultazione pubblica su tale questione, che verrà attuata entra gennaio 2026.
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