Come capire se una donna subisce violenza domestica e come aiutarla concretamente

Ritieni che una donna tua amica sia vittima di violenza domestica? Ecco quali sono i segnali per esserne certi e cosa dovresti fare per aiutarla.

Nonostante le campagne si sensibilizzazione sulla violenza di genere e la violenza domestica siano costanti, ancora oggi simili fenomeni sono presentissimi su tutto il territorio. La violenza contro le donne è un problema sociale difficile da sradicare, che ancora oggi sfocia troppo spesso non solo in abusi domestici ma anche in femminicidi.

Come aiutare una donna vittima di violenza
La violenza sulle donne è una triste realtà della nostra epoca: cosa possiamo fare per contrastarla? – Ansa Foto – Grantennistoscana.it

Basandoci sui dati dell’Istat, scopriamo che nel 2021 sono state uccise 119 donne e ben 104 casi sono stati di femminicidio. Nel 2022 sono state uccide bene 125 donne, di cui 104 sono state uccise in ambiente domestico e 67 da ex partner. Le statistiche non vanno meglio in questa prima parte del 2023, mesi in cui sono stati registrati 47 omicidi di donne, di cui ben 39 sono stati femminicidi.

I dati di quest’anno si riferiscono ai primi cinque mesi del 2023 e questo significa che la media dei femminicidi in Italia è stata di 8 al mese. Un numero sorprendentemente alto, che dà la misura di quanto sia grave il problema sociale di cui stiamo parlando. Ogni volta che sentiamo parlare di episodi di cronaca di questo genere ci viene da chiederci cosa potremmo fare noi per evitare che si verifichino.

Sicuramente farci portatori della campagna di sensibilizzazione sulla violenza di genere è chiaramente un passo che tutti dovremmo compiere per far sì che non solo le generazioni attuali ma anche quelle future possano cambiare questo aspetto negativo della società. Tuttavia cosa possiamo fare quando ci rendiamo conto che una persona a noi vicina potrebbe essere vittima di abusi o di violenze? Come possiamo essere certi che la nostra non sia solo una sensazione? E una volta avuta la certezza, come possiamo dare loro una mano?

Il primo passo è vincere i pregiudizi e capire la situazione

Spesso quando ci rendiamo conto o abbiamo il sospetto che una donna che conosciamo possa essere vittima di violenza o stalking da parte di un partner o di un ex fidanzato nascono in noi sentimenti contrastanti. Da una parte c’è lo shock derivante dal fatto che una cosa del genere possa verificarsi nel nostro cerchio di amicizie o nella nostra famiglia, dall’altro – specie se la persona che si rende colpevole della violenza o dello stalking la conosciamo – non riusciamo a capacitarci che possa compiere atti simili ai danni di una persona che dice di amare.

Ascoltare e abbandonare i pregiudizi
Spesso il pregiudizio è ciò che consente alla violenza di genere di prosperare – Grantennistoscana.it

Di fronte ad una rivelazione di violenza subita potremmo dunque sviluppare da una parte rabbia per l’ingiustizia subita dalla persona, dall’altra una forma di negazione. Potremmo infatti non credere al racconto o pensare che se l’uomo in questione sta reagendo in questa maniera potrebbe essere in parte colpa della donna. Ecco la prima cosa da fare è abbandonare il pregiudizio e schierarsi dalla parte della donna che sta subendo la violenza.

A questo punto bisogna capire quanto è grave la situazione e come sia possibile aiutare la persona che sta subendo le violenze.

Come capire se una donna è vittima di violenze

Difficilmente una donna vittima di violenze si aprirà con gli amici. Questo perché quando si vivono situazioni del genere si sviluppa una forma di reticenza, in primo luogo per timore di non essere credute, ma può capitare anche che provino vergogna per quanto sta capitando loro e in alcuni casi che si sentano in qualche modo responsabili dell’accaduto.

Segnali che indicano violenza subita
Le persone vittime di violenza non hanno solamente lividi e ferite, è possibile comprendere il loro dramma da segnali psicologici e comportamentali: ecco quali – Grantennistoscana.it

Per questo è molto importante ascoltarle e non giudicare mai ciò che stanno raccontando. Potrebbero infatti procedere a tentativi, per capire quanto l’interlocutore sia disponibile a dare loro supporto, prima di rivelare tutto. Il nostro compito è quello di offrire un porto sicuro, fare sentire che non hanno nulla di cui preoccuparsi.

Ma nel caso in cui non si sbottonino, come possiamo capirlo? Ci sono segnali di tipo psicologico, comportamentale e fisico. I più facili da notare sono quelli fisici, visto che si tratta solitamente di lividi e ferite. Ma con un pizzico di attenzione potremmo notare che da qualche tempo a questa parte la persona ha cominciato ad isolarsi, mostra ansia quando si trova lontano da casa o dal compagno, elude le domande sui lividi e le ferite e tende ad arrivare tardi ad appuntamenti e a lavoro.

Ci vuole più tatto per capire i segnali psicologici veri e propri. Questi infatti possono essere comuni a tante patologie trattandosi di ansia, paura, attacchi di panico, depressione, perdita di autostima e tendenza all’auto colpevolizzazione. Dunque come avere certezza qualora non si notino segnali fisici o comportamentali? Semplice, l’unico modo è chiederlo. Ma affinché la persona in questione non neghi, è necessario che la domanda vada fatta da una persona con cui ha confidenza ed in un luogo in cui si senta al sicuro.

Come aiutare una donna vittima di violenze

L’unica cosa che possiamo fare quando riceviamo una confidenza di questo tipo è informarci il più possibile sul tipo di violenza subita e subito dopo chiedere aiuto ad un centro antiviolenza.

Cosa fare quando ci viene confidata una violenza domestica
Nel caso in cui un’amica ci confidasse il proprio dramma non bisogna mai intraprendere iniziative personali: contattate le autorità -Grantennistoscana.it

Non bisogna invece cercare una soluzione privata e immediata, poiché questa potrebbe peggiorare la situazione e mettere in pericolo anche voi. Qualora riteniate che il pericolo sia alto per la persona che si sta confidando, cercate di farle capire che deve rivolgersi alle autorità.

L’atteggiamento da tenere

  • Dedicale tutto il tempo necessario e falle capire che ascolterai tutto il suo racconto senza alcuna fretta.
  • Rassicurala, falle capire che credi a ciò che ti sta raccontando.
  • Dimostrale vicinanza e falle capire che ci sarai in caso di bisogno.
  • Non esprimere giudizi e non dare consigli, limitati ad ascoltare e mostrare supporto.
  • Cerca di capire che tipo di violenza sta subendo, da quanto va avanti, se la situazione è andata ad aggravarsi nel tempo e se ci sono armi in casa.
  • Molto spesso le donne vittime di violenza provano sentimenti contrastanti, non stupirti se dice di amare la persona che le fa questo.
  • Falle capire che è una buona madre se sceglie di proteggere i suoi figli da quanto sta vivendo poiché sottoporre i bambini alla violenza domestica è traumatico e può recare loro danni.
  • Falle capire che non c’è alcuna giustificazione alla violenza.
  • Sostieni tutte le decisioni che prenderà e rassicurala sul fatto che non prenderai iniziative, che non andrai a rivelare al compagno ciò che hai saputo.
  • Dalle il numero di un centro antiviolenza a voi vicino, rassicurala sul fatto che lì sarà compresa e aiutata, potrà ricevere informazioni utili, non verrà forza a prendere una decisione netta e soprattutto le verrà garantita la privacy.
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