Come controllare i contributi versati per accedere alla pensione e inviare segnalazione all’INPS per correggere gli errori

Da sapere: come controllare i contributi versati per accedere alla pensione e inviare segnalazione all’INPS per correggere gli errori. Tutte le informazioni utili.

Tenere sotto controllo il proprio conto contributivo presso l’Inps è fondamentale. Serve per verificare i contributi versati e il loro ammontare complessivo e conoscere, in base ai contributi versati, quando si potrà andare in pensione. Non solo, si potranno anche verificare eventuali errori e inviare una segnalazione all’istituto di previdenza per correggerli.

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Come controllare i contributi versati per la pensione e inviare segnalazione all’INPS per correggere gli errori – GranTennisToscana,it

Conoscere le informazioni sul proprio conto contributivo è importante per tutti, a maggior ragione per chi vuole verificare la possibilità di anticipare la pensione. Se sussistono i requisiti richiesti dalla legge, infatti, è possibile andare in pensione con qualche anno di anticipo. Nei casi in questa possibilità è consentita, bisogna anche sapere, però, che si prenderà un assegno mensile di importo inferiore. Mentre lavorando più a lungo, l’ammontare della pensione sarà più alto. La scelta, ovviamente, dipenderà da quello che converrà di più al lavoratore.

Di seguito, vi illustriamo i passaggi su come controllare i contributi presenti nell’estratto conto contributivo e, se necessario, inviare le segnalazioni per le eventuali rettifiche degli errori. Ecco tutto quello che bisogna sapere.

Come controllare i contributi versati per accedere alla pensione

L’operazione da compiere per controllare il proprio estratto conto contributivo sul portale web dell’Inps è semplice e alla portata di tutti. In questo modo, è possibile verificare se sono stati maturati gli anni di contributi necessari per poter andare in pensione, anche anticipata, e per controllare eventuali errori e inviare segnalazioni per le rettifiche all’Inps. Per evitare spiacevoli sorprese, è importante che il lavoratore controlli periodicamente il proprio conto contributivo, in modo da accertarsi che sia completo, aggiornato e corretto. Sul conto, infatti, devono essere indicati tutti i periodi in cui si è lavorato e i relativi contributi versati.

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Accedere al sito Inps per controllare l’estratto conto contributivo – GranTennisToscana.it

Per controllare il proprio estratto conto contributivo sul portale dell’Inps, l’utente non deve fare altro che accedere alla propria area riservata usando le credenziali dello SPID o con Carta Nazionale dei Servizi (CNS) o Carta di identità elettronica (CIE). Si può accedere alla propria area riservata da computer o da dispositivo mobile, come smartphone o tablet, in quest’ultimo caso dopo aver scaricato l’app INPS Mobile..

Se al momento del controllo dell’estratto conto contributivo vengono riscontrati degli errori o delle anomalie, l’utente può chiedere la rettifica. Per prima cosa è necessario procurarsi in formato elettronico la documentazione riguardante il periodo di lavoro per il quale non risultano contributi versati e poi inviarla con diverse modalità a seconda del tipo di rapporto di lavoro. Nel caso di lavoro presso un privato è necessario accedere, all’interno dell’area riservata, al Fascicolo previdenziale del cittadino, selezionando nel menu interno del servizio le voci Posizione assicurativa > Segnalazioni contributive, inviando poi una richiesta di rettifica del proprio estratto conto contributivo. Mentre nel caso di lavoro presso una pubblica amministrazione, dall’Estratto Conto Gestione Dipendenti Pubblici si può inviare una Richiesta di Variazione della Posizione Assicurativa (RVPA) dipendenti pubblici, accedendo al servizio dedicato.

I requisiti per la pensione anticipata

In presenza di determinati requisiti, è possibile andare in pensione anticipata. Ne hanno diritto i lavoratori che hanno accumulato un certo numero di anni di contributi, in alcuni casi senza tenere conto dell’età anagrafica. Coloro che hanno iniziato a lavorare e a versare contributi prima del 31 dicembre 1995 possono andare in pensione, senza tenere conto dell’età anagrafica, se hanno accumulato 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne e 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini. Si può andare in pensione una volta decorsi tre mesi dalla data di maturazione dei requisiti contributivi, il periodo di cosidetta “finestra”.

Per la maturazione del requisito contributivo si considera tutta la contribuzione accreditata (effettiva, figurativa, volontaria, da riscatto, maggiorazione, totalizzazione con i paesi esteri, ecc.) con il contestuale perfezionamento del requisito di 35 anni di contribuzione, utile per il diritto alla pensione di anzianità, disciplinata dalla normativa precedente e, quindi, con esclusione dei periodi di malattia, disoccupazione e/o ad essi equiparati (Aspi, mini-Apsi, Naspi ecc.). Questa modalità di pensione anticipata è prevista, in generale, per i lavoratori dipendenti, sia pubblici sia privati, e per i lavoratori autonomi. Questa pensione anticipata si calcola con il sistema contributivo, dal 1° gennaio 1996, e in parte con quello retributivo fino al 31 dicembre 1995.

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Come andare in pensione anticipata – GranTennisToscana.it

Invece, per coloro che hanno cominciato a versare i contributi dal 1° gennaio 1996, la pensione si calcola con il solo sistema contributivo. I requisiti richiesti, comunque, restano quelli di 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne e 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini. Anche queste regole valgono per tutti i lavoratori.

Un’altra pensione anticipata, poi, è quella che si può chiedere a 64 anni di età e dopo aver accumulato almeno 20 anni di contributi effettivi, sono dunque esclusi i contributi figurativi. L’altro requisito richiesto è che l’assegno pensionistico superi almeno 2,8 volte l’assegno sociale, che viene rivalutato ogni anno.

Inoltre, è ancora in vigore la cosiddetta Quota 103, che potrebbe essere prorogata anche per il prossimo anno, ovvero la possibilità di andare in pensione a 62 anni di età e con 41 anni di contributi.

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