Come mangiare gratis nei ristoranti (veramente): non ci ha mai pensato nessuno| Svolta incredibile

Sarebbe un sogno che si avvera, quello dell’andare al ristorante senza spendere un solo euro. Farlo gratis si può: ecco come

Andare a cena fuori è uno sfizio che molte persone amano togliersi, durante i fine settimana. Questo consente infatti di non dover pensare al pranzo o alla cena e di dedicarsi un momento tutto per sé, o per la propria famiglia, gustando specialità che spesso a casa non si preparano. Aspetto un po’ doloroso, però, è quello del conto: e se vi dicessimo che c’è un modo per mangiare al ristorante gratis? Leggi tutto.

Come mangiare gratis al ristorante
Ecco i modi per mangiare al ristorante completamente gratis (grantennistoscana.it)

Ebbene sì, ciò che tutti sognano da tempo è realtà ma spesso nessuno conosce come applicarla. Attenzione, è tutto legale e non dovrete fare niente di spiacevole per ottenere una cena con i fiocchi completamente gratis: ecco i nostri segreti.

Come cenare gratis al ristorante

Se state pensando a quei clienti che, fingendo di fumare una sigaretta, escono dal locale e se ne vanno senza pagare siete sulla strada sbagliata. Noi, infatti, vi suggeriamo tutti i modi legali che ci sono per non pagare: a parlarne è Carlos Arija Garcia ne La Legge Per Tutti.

Come mangiare gratis al ristorante
Ecco i modi per mangiare al ristorante completamente gratis (grantennistoscana.it)

A suo dire, infatti, è importante che il cliente sappia che andare al ristorante è come stringere un patto: se una delle due parti (cliente o ristoratore) non rispetta le regole, anche l’altro è sgravato dai vincoli. Di fatto, se il proprietario o i camerieri non svolgono adeguatamente il proprio lavoro, il cliente può rifiutarsi di pagare per quel servizio non svolto. Un esempio è quello dell’obbligo di esposizione, all’esterno del locale, di un menù con i prezzi e il costo del coperto: chi non lo fa, oltre a essere passibile di multa fino a 380 euro, può ricevere dal cliente il rifiuto a pagare il conto.

Anche se il ristoratore elenca nel menù un piatto che, quando viene venduto, non è composto allo stesso modo il cliente può non pagare: si tratta di una “frode in commercio” e riguarda soprattutto quei casi in cui il cuoco, per risparmiare, sceglie ingredienti simili a quelli elencati ma di minore qualità. Ultima situazione in cui il cliente può non pagare è quello in cui, quando alla cassa estrae la carta di credito o il bancomat, il ristoratore si rifiuta di accettarli: essendo previsto per legge che abbia un POS, se rifiuta questo metodo di pagamento non può in alcun modo trattenere il cliente, che quindi è libero di andarsene e denunciare l’irregolarità.

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