Vuoi non pagare più le bevande sull’aereo? Esiste un metodo subdolo e abbastanza discutibile. Avresti mai il coraggio di farlo?
È risaputo come non si possano avere bevande una volta superati i controlli all’aeroporto. E la ragione è da ricercare tutta nella sicurezza. Che sia acqua o altri particolari liquidi, infatti, questi non si possono portare con sé in aereo perché si potrebbero usare proprio per creare esplosivi o sostanze infiammabili.
E non si tratta di una mera eventualità, ma di fatti purtroppo accaduti in passato e che hanno reso necessaria una misura simile. Giusto per fare un esempio, nel 2006 un gruppo di tre terroristi pianificò proprio diversi attentati su voli intercontinentali con una miscela da shakerare all’interno di una comunissima bottiglietta con dell’acqua.
Così gli addetti alla sicurezza sono costretti a chiedere a tutti i passeggeri di buttare bottigliette e borracce prima dei controlli se contengono acqua. In realtà però non è vietato del tutto avere liquidi con sé, basta sigillari per bene in contenitori di piccoli formati, massimo 100 ml, e per un totale di 1 litro di liquido.
E questa misura non è casuale: con 100 ml di prodotto, infatti, è difficile danneggiare irrimediabilmente l’aereo. Ecco perché si trovano in commercio diversi kit da viaggio per soste brevi, in modo tale da non comprare una volta in loco shampoo, balsamo, bagnoschiuma e anche fondotinta. Tuttavia, per i motivi spiegati prima, l’acqua resta off limits a priori. Fino ad un certo punto però.
Dopo il check-in, infatti, si può acquistare l’acqua da portare sull’aereo. Trattandosi di prodotti preventivamente controllati non ci sono problemi di sicurezza. Un discorso a parte è invece il costo. Proprio perché non ci sono alternative, che sia ancora in aeroporto oppure sull’aereo, una bottiglietta d’acqua può arrivare a costare anche 3 euro, a dimostrazione del fatto che non è il bene in sé ma il suo valore in una determinata situazione a far fluttuare il prezzo.
Tutto pur di non pagare le bevande sull’aereo: ecco il metodo assurdo della tiktoker
E molti non gradiscono proprio questa “imposizione inflazionistica” necessaria. Così una tiktoker ha deciso di mostrare ai suoi utenti come bere senza pagare le bevande sull’aereo. Ti avvertiamo però, la sua scelta sta facendo discutere non poco il web.
Durante un volo con Ryanair, l’utente TikTok Rachael si è rifiutata di pagare e di spendere una cifra esorbitante per una bottiglia d’acqua. “Avevo sete ma non volevo pagare 3 euro per l’acqua“, ha spiegato lei stessa sui social. Così ha “inventato” un metodo alternativo per eludere il problema. Si è filmata, infatti, mentre teneva in mano un bicchiere di plastica con dentro due enormi cubetti di ghiaccio che ha lasciato sciogliere poco alla volta.
Una volta scioltisi, la tiktoker ha poi bevuto la piccola quantità di acqua che si era formata all’interno del bicchiere. E ha anche motivato la sua scelta abbastanza insolita. “Non c’è motivo per cui l’acqua debba essere così costosa“. Come riportato dal quotidiano inglese ‘The Sun‘, intervistata dal ‘Daily Dot‘, Rachael ha affermato come l’acqua dovrebbe gratuita proprio perché alcuni passeggeri potrebbero sentirsi male in volo.
“Il minimo che possono fare è renderla gratuita o ridurre il costo a un prezzo che pagheresti normalmente“, ha sottolineato. Tuttavia, questa scusa non regge. Anzi, alcuni hanno criticato il suo trucchetto per ottenere acqua gratis. Come si legge sempre sull’articolo del ‘Sun‘, un utente ha commentato: “La prossima volta di che ti senti male e ti daranno una bottiglia d’acqua. (Ogni volta che io sto male in aereo la chiedo e me la danno senza problemi)“.
Ma non tutti comunque erano convinti e c’è stato anche chi è stato particolarmente duro con Rachel. “Non hai toccato il fondo finché non hai bevuto del ghiaccio in un bicchiere e l’hai lasciato sciogliere“, ha scritto qualcuno. “Magari non prendere un aereo se non puoi permetterti 3 euro per l’acqua“, ha aggiunto un altro. Insomma, la sua strategia ha fatto discutere non poco.
Effettivamente però è vero come ci sia una sorta di “caro acqua” che non è un problema di disponibilità economica, ma proprio di bene. Al supermercato, infatti, una bottiglietta da mezzo litro può costare anche 50 centesimi. Insomma, la differenza c’è e si sente. È anche vero è però che queste bottigliette vengono appositamente controllate quindi in parte si paga anche “l’avvenuta sicurezza” del bene. Ma tu da che parte stai?