Le vitamine svolgono una funzione fondamentale per il nostro benessere e, per questo motivo, i casi di carenza non sono da prendere sottogamba.
Queste sostanze giocano un ruolo centrale nella nostra vita. Sono essenziali per garantire il benessere dell’organismo, che ne ha bisogno per poter soddisfare le sue necessità biologiche. Per tale ragione, le carenze di vitamine non sono affatto da sottovalutare: si collegano a diversi pericoli per la salute. Il primo passo da compiere per risolvere la situazione è capire quali sono i sintomi che non andrebbero ignorati.
Le vitamine hanno cominciato a catturare l’interesse degli esperti all’inizio del 900. All’epoca, lo scienziato polacco Casimir Funk è stato il primo a scoprire la loro esistenza e a realizzare quanto siano importanti. Il termine coniato per identificarle deriva da “ammina della vita” ed indica proprio il fatto che siano fondamentali per la nostra salute.
Appartenenti alla categoria del micronutrienti, alcune di queste vengono direttamente prodotte dal corpo. Gran parte delle vitamine, però, arriva nell’organismo dagli alimenti che consumiamo quotidianamente. Oggigiorno i deficit vitaminici si sono fatti meno diffusi nella nostra società, grazie all’incremento delle condizioni di vita in questi ultimi decenni. Eppure, una dieta scorretta potrebbe sfociare in una grave carenza.
Carenza di vitamine, quali sono le cause
Sono diverse le cause che si potrebbero collegare ad un’insufficienza di vitamine. Come affermato poc’anzi, è tramite l’alimentazione che il nostro organismo viene rifornito delle sostanze di cui ha necessità. Non seguire una dieta sana, variegata e bilanciata è sicuramente uno dei motivi principali. Anche condizioni patologiche come disturbi alimentari o alcolismo spiccano tra i fattori responsabili.
Il deficit può corrispondere a diverse situazioni di malnutrizione, che è possibile distinguere in base al numero e alla tipologia di vitamine che caratterizzano la carenza. Di conseguenza si potrebbe parlare di insufficienza monovitaminica o multivitaminica, per fare un esempio. In questi casi, riconoscere quali sono i sintomi è il primo passo per poter agire e risolvere la situazione.
Sono 13 le vitamine che, nel corso degli anni, gli studiosi hanno scoperto e analizzato fino ad ora. Ognuna si differenzia a seconda delle sue proprietà e funzioni e, tra tutte, le più importanti sono sicuramente la vitamina A, la vitamina E, la vitamina D, la vitamina C e tutte quelle che fanno parte del gruppo B.
I sintomi che indicano un deficit vitaminico
Partendo dalle prime due tipologie, i segnali che indicano una loro carenza sono l’azione meno efficace del sistema immunitario e della tiroide. Nelle situazioni peggiori figurano anche problemi visivi e un aumento del pericolo di sviluppare patologie cardiovascolari, che si fa più probabile nei soggetti già esposti al rischio.
Le vitamine A ed E sono entrambe liposolubili e si trovano in grandi quantità negli alimenti vegetali: le condizioni di deficit sono piuttosto rare e, solitamente, si collegano a malattie intestinali che vanno ad intaccare il processo di assorbimento. La vitamina D, invece, è meno semplice da scovare nel cibo. Si trova nel tuorlo d’uovo e nella parte grassa di alcune specie di pesci, ma la sua sintesi deriva principalmente dall’esposizione al sole.
In tal caso, le carenze hanno una maggiore frequenza, soprattutto nei soggetti che presentano patologie intestinali o renali, ma anche negli individui sovrappeso e nelle persone anziane. Tra i sintomi, segnaliamo la fragilità ossea (che può condurre all’osteoporosi), un sistema immunitario debole (col rischio di incappare molto spesso in infezioni) e fiacchezza a livello muscolare.
Le carenze di vitamina C – un’ottima alleata per il sistema immunitario – non sono molto popolari in epoca contemporanea. Eppure, in passato si sono legate alla diffusione dello scorbuto. Affaticamento, dolore agli arti, infiammazione e sanguinamento alle gengive sono alcuni sintomi. A questi si aggiungono unghie, denti e capelli particolarmente fragili, problemi per quanto concerne la rimarginazione delle ferite e raffreddori frequenti.
Infine, vitamine del gruppo B (Niacina, Riboflavina, Biotina e Tiamina sono solo alcune) sono presenti in diversi alimenti, soprattutto in quelli di origine animale. Le situazioni di deficit si presentano con più probabilità negli individui che seguono diete vegane e si manifestano con segnali come stanchezza e fragilità delle unghie o dei capelli e infiammazioni alle gengive.
Cosa fare in questi casi
A questo punto sarà chiaro che le carenze vitaminiche non sono assolutamente da prendere sottogamba. Per chiunque noti la comparsa dei sintomi appena descritti, il consiglio è di rivolgersi subito al proprio medico di base. Far fronte al problema è possibile e non è per niente complicato.
Sarà necessario seguire una serie di accorgimenti sulla propria dieta e assumere farmaci e integratori appositi (monovitaminici o multivitamici, a seconda delle esigenze) evitando tuttavia gli eccessi e consultano prima un esperto. È bene tenere a mente che anche un “abuso” può avere esiti dannosi per l’organismo: in questi casi si parla di ipervitaminosi, che si lega al pericolo di tossicità.