Sono trascorsi più di 30 anni dagli esordi di Myrta Merlino sul piccolo schermo: ecco com’era la famosa giornalista.
Per la serie “Come eravamo”, in rete impazza un video che immortala Myrta Merlino come probabilmente non l’avete mai vista. Erano i primi anni ’90 quando la nota giornalista, autrice televisiva, scrittrice e conduttrice faceva il suo debutto sul piccolo schermo. A offrirle un importante trampolino di lancio fu la Rai, che propose al pubblico junior la trasmissione Caramella. A molti di voi quel nome forse non dice niente, ma si trattava di un format educativo che vedeva coinvolte figure di spicco nel campo della pedagogia e della psicologia. Ebbene, proprio Caramella, andata in onda dal 1989 al 1992, vedeva al timone una giovanissima Myrta Merlino affiancata da Pieralvise Zorzi…
A poco più di venti anni, la Myrta Nazionale si appassionò a tal punto al mondo del piccolo schermo nazionale da trasformarlo nella sua più grande ambizione. Dì lì a pochi anni, per l’esattezza nel 1994, ottenne infatti la sua prima collaborazione giornalistica con la pagina economica del quotidiano Il Mattino, divenendo nel 1995 giornalista professionista a tutti gli effetti. Nel frattempo continuò ad occuparsi di televisione, realizzando tra l’altro interessanti servizi e inchieste per il rotocalco Mixer, su Rai 2, ideato e condotto da Giovanni Minoli. Ma torniamo a Caramella.
Myrta Merlino ai tempi di Caramella
La carriera televisiva di Myrta Merlino è dunque iniziata con quel programma per ragazzi trasmesso al mattino su Rai Tre. E sulla pagina Instagram “prima_volta_di” nei giorni scorsi è spuntata una clip imperdibile risalente proprio a quel periodo. Come accennato, Caramella è stato un programma televisivo andato in onda su Rai 2 dal 1989 al 1991, e su Rai 1 nel 1992 con il nome di Caramella 3. ll programma è stato proposto ai telespettatori per tre edizioni, più una in diretta, ed è stato girato volta per volta a Cinecittà, poi nelle sedi Rai di Torino, di nuovo Roma, e Napoli. Tra puntate e repliche, è andato in onda quasi 200 volte!
Caramella era un programma educativo, nato non a caso sotto l’egida di Rai Educational, e si occupava dei problemi nei rapporti tra bambini e adulti, con un format che ambiva a superare il linguaggio “pesante” dei programmi sui bambini in onda in quel periodo, nella convinzione di potere dire cose serie anche sorridendo, con un linguaggio moderno e gioioso. Pieralvise Zorzi, creativo pubblicitario, era responsabile dei testi e della conduzione, affiancato sin dalla seconda serie da una giovanissima Myrta Merlino.
Ma a gran parte del pubblico di Instagram questa pillola di Amarcord non è molto piaciuta ed i follower si sono scatenati con commenti alle vote anche molto pesanti ed offensivi, facendo riferimento alle sue idee politiche con le quali non tutti si vedono in accordo.
La nuova sfida di Myrta Merlino
Nel corso della sua lunga e brillante carriera Myrta Merlino è stata anche responsabile economica di Rai 3, autrice del talk show economico del servizio pubblico Italia Maastricht, ma anche dei programmi Energia, Mister Euro (di cui è stata co-conduttrice) e La Storia siamo noi, per cui ha curato anche una serie di 10 puntate, dal titolo Il segno del comando, sulla storia del Novecento vista attraverso l’economia.
Oggi Myrta Merlino si appresta a prendere il posto di Barbara d’Urso alla guida di Pomeriggio Cinque. A tal proposito ha subito messo le mani avanti: “Niente gossip, farò cronaca popolare” sono state le sue prime parole dopo l’annuncio ufficiale da parte di Mediaset. Secondo il nuovo volto di Canale 5, infatti, i telespettatori italiani non sono più interessati come un tempo agli scoop scandalistici e alle fake news diffuse in rete. “Credo che la casalinga di Voghera non esista più” ha sottolineato Myrta Merlino, spiegando che le donne contemporanee sono delle lavoratrici, interessate alla cultura e agli argomenti di attualità, e devono essere assolutamente assecondate.
Insomma, Myrta Merlino è convinta che il pubblico generalista si sia evoluto e abbia dunque bisogno di maggiori stimoli intellettuali, carenti nel format portato avanti fino a quest’anno da Barbara D’Urso. Niente trash tv dunque nel contenitore pomeridiano della rete di punta del Biscione, bensì soft news e giornalismo popolare ma di qualità. Ora non resta che verificare se la teoria della dolce metà di Marco Tardelli sia in linea con la realtà dei fatti. La prova del nove sarà data come sempre dalla registrazione degli ascolti settimanali…