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Economia

Condizionatore quanto mi costi? 6 consigli utili per tenere la casa fresca e spendere poco

Usare il condizionatore può essere una bella spesa. Ma ci sono 6 modi per risparmiare e avere comunque una casa fresca!

A volte basta usare il buon senso per mettere in atto alcuni semplici accorgimenti che possono farci evitare spese francamente inutili. Senza parlare delle vecchie tecniche per rinfrescare la casa in maniera del tutto naturale anche d’estate.

Basta seguire 6 semplici consigli per risparmiare sulle spese per rinfrescare la casa d’estate – grantennistoscana.it

Quanti sono gli italiani con un condizionatore in casa? Ben 26 milioni. È il dato che emerge dalla ricerca commissionata da Facile.it a EMG Different, resa pubblica lo scorso 21 giugno. Malgrado la colonnina di mercurio cominci a salire, l’afa sempre crescente ancora non sembra aver convinto tutti a mettere in funzione il condizionatore.

A incidere è sicuramente il ricordo scioccante delle bollette astronomiche dell’anno passato. Ma c’è una buona notizia: quest’anno la spesa per rinfrescare le case delle famiglie italiane sarà decisamente più bassa, soltanto 124 euro, il 43% in meno rispetto al 2022.

6 consigli per tenere la casa al fresco e spendere pochi soldi

Comunque sia, non si risparmia mai abbastanza. A cominciare dal condizionatore, che ad ogni modo rimane un costo che pesa sul budget familiare.

Scopriamo insieme dunque 6 consigli per riuscire a risparmiare soldi sull’uso di questo dispositivo rivelatosi sempre più indispensabile, alla luce delle temperature roventi degli ultimi anni.

  1. Attenzione alla classe energetica

Per ridurre i consumi e migliorare l’efficienza del condizionatore la scelta della classe energetica è di fondamentale importanza. Mai come in questo caso vale il detto “la classe non è acqua”. Per essere più chiari diciamo allora che la classe del condizionatore coincide con soldi risparmiati e portafogli più gonfi.

Risparmiare soldi e avere la casa fresca? È possibile adottando alcuni utili accorgimenti – grantennistoscana.it

Basti pensare che soltanto passando da un condizionatore di classe B a uno di classe A++ potremmo già ridurre i costi di circa il 40% all’anno (più o meno 50 euro in meno da sborsare).

Dunque per contenere i consumi è meglio puntare – per chi è in fase di acquisto del condizionatore – almeno su un modello di classe A o superiore. Occhio però alle etichette energetiche. Infatti dal 2022 è stata introdotta la nuova classificazione. Sul mercato circolano però ancora condizionatori con la vecchia classificazione.

Dunque la prima cosa da fare è controllare quale sia l’etichetta riportata sull’elettrodomestico che abbiamo intenzione di comprare. Oltre al risparmio energetico – e al conseguente taglio dei costi in bolletta – cambiando il nostro vecchio condizionatore potremo accedere a corpose detrazioni fiscali (fino al 65%).

  1. Condizionatore inverter

Il secondo consiglio che può farci risparmiare bei soldoni è quello di prendere in considerazione l’installazione di un condizionatore inverter al posto di un impianto classico. Si tratta di una tipologia che, invece di spegnersi dopo aver raggiunto la temperatura impostata rallenta la velocità del motore funzionando al minimo.

Usando un condizionatore inverter possiamo realizzare un bel risparmio sulle spese per rinfrescare casa – grantennistoscana.it

In questo modo si può evitare il consumo di energia necessario per fermare il dispositivo e farlo ripartire. Optando per un condizionatore inverter potremo realizzare un risparmio energetico del 30% rispetto a un apparecchio tradizionale.

  1. Niente temperature da Polo Nord e ricordarsi di attivare anche il buon senso

Dopo che avremo scelto il condizionatore che fa al caso nostro sarà indispensabile usarlo con giudizio. Impostarlo su temperature siberiane, per esempio, rappresenta un danno per la nostra salute. Oltre che, va da sé, per le nostre tasche e pure per l’ambiente.

Temperature polari fanno male alla salute e al portafoglio – grantennistoscana.it

La cosa migliore da fare è ricordarsi che non va attivato solo il condizionatore ma anche il comunissimo buon senso. Meglio allora regolare la temperatura in modo che non sia più di 6-8 gradi in meno rispetto alla temperatura esterna. Potremo anche attivare – se presente – la funzione di deumidificazione invece di quella di raffreddamento. In questa maniera renderemo l’aria più salubre. E potremo rendere più leggera (fino al 13%) anche la bolletta energetica, con grande sollievo per il nostro portafogli.

Come alternativa alla deumidificazione possiamo ricorrere alla funzione sleep. È meglio attivare questa funzione apposita per le ore notturne. Oppure possiamo programmare correttamente in maniera sensata la temperatura. Così potremo ridurre i consumi anche del 10%.

Quelle cattive (e dispendiose) abitudini da correggere per farci risparmiare

Un altro consiglio dettato dal semplice buon senso riguarda una cattiva abitudine che, come spesso capita, è una di quelle che potenzialmente costano di più (oltre a non essere facilmente eliminabile). Dunque, quando accendiamo il nostro condizionatore sarà buona norma controllare che il fresco non venga disperso. In questo senso il primo consiglio – spesso bypassato – è quello di non aprire le finestre e tenerle chiuse fino a quando il condizionatore è in funzione.

Per tenere fuori il calore nelle ore più afose del giorno può tornare utile, ad esempio, abbassare le tapparelle. Ma attenzione anche alle porte delle altre stanze di casa: lasciarle aperte quando non serve fa disperdere il fresco. Non ricordarsi di chiuderle può pesare fino al 65% sui consumi energetici. Ha senso usare il condizionatore soltanto nelle stanze della casa più frequentate. Perfettamente inutile – e dispendioso – raffrescare un appartamento di due piani se restiamo praticamente tutto il tempo della giornata in cucina.

  1. Ricordarsi di pulire il condizionatore

Anche la manutenzione del condizionatore, in particolare se ha già qualche annetto sul groppone, è vitale nell’ottica del risparmio. Ad esempio trascurare la pulizia dei filtri potrebbe avere un costo alto. Non solo in bolletta ma anche per la nostra salute.

Un condizionatore correttamente pulito può funzionare al pieno delle sue potenzialità. In caso contrario i consumi possono arrivare anche fino all’8% in più.

  1. La corrente è un prezioso alleato per una casa più fresca

Prima di ricorrere alla tecnologia – leggi: accendere il condizionatore – potremmo anche valutare di lasciar fare alla natura. Che in questo caso significa semplicemente avvalersi della vecchia tecnica delle correnti d’aria. Ovvero servirci della possibilità di generare corrente tra una stanza e l’altra aprendo una finestra o una porta.

In questa maniera potremo avere una casa fresca con mezzi del tutto naturali senza usare alcun impianto per il raffreddamento. Anche in questo caso con grande sollievo per le tasche e l’ambiente.

  1. Bonus condizionatori

Se in casa abbiamo un condizionatore ormai in là con gli anni possiamo cogliere l’occasione al volo e usare il bonus condizionatori per acquistarne uno nuovo e più efficiente. Anche quest’anno il bonus condizionatori è associato a uno sconto fiscale al 50 o 65% per chi acquista il condizionatore.

Va detto comunque che non si tratta di un vero e proprio bonus condizionatori, ma della possibilità di usufruire delle detrazioni fiscali legate ai bonus edilizi. Più nel dettaglio, acquistando e installando un climatizzatore è possibile ottenere:

I bonus fiscali possono farci spendere meno per l’acquisto di un nuovo condizionatore – grantennistoscana.it
  • Detrazione del 50%: nel caso di acquisto di un climatizzatore almeno di classe A+ abbinato alla ristrutturazione della casa (bonus ristrutturazioni) entro un limite di spesa di 96 mila euro;
  • Detrazione del 65%: riservata a chi acquisterà un nuovo condizionatore a pompa di calore ad alta efficienza energetica in sostituzione di un condizionatore di classe inferiore. In questo caso la somma massima detraibile sarà pari a 46.154 euro, da frazionare in 10 quote annuali di uguale importo.

Tanto la prima quanto la seconda detrazione fiscale si scaricano nella denuncia dei redditi. Questo vuol dire che prima occorrerà pagare l’apparecchio e poi si potrà ottenere la detrazione fiscale (del 50 o 65%) spalmata in 10 quote annuali.

La condizione necessaria per poter beneficiare della detrazione fiscale è saldare le spese con bonifico parlante, bancario o postale, dal quale risultino la causale e il codice fiscale (o la partita Iva) della ditta che ha fatto i lavori. Con l’ultima manovra di Bilancio le detrazioni per la casa sono state prorogate fino al 2024. Per altri due anni dunque sarà possibile fruire della detrazione per l’acquisto di un nuovo condizionatore.

Emiliano Fumaneri

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