Se osservata bene, la nostra lingua può dirci molto su diverse malattie. Come controllarla per vedere se soffriamo di qualche patologia.
Non tutti lo sanno, ma la lingua può offrire diversi indizi sul nostro stato di salute. La lingua è una delle poche parti dell’apparato digerente che possiamo effettivamente vedere. Ma pochi sembrano rendersi conto di come questo muscolo versatile, potente e efficiente possa aiutarci a fare luce sulle reali condizioni del nostro benessere.
Quando parliamo di salute della bocca, l’attenzione si rivolge subito ai denti. Ma le condizioni di un organo preziosissimo come la nostra lingua non sono affatto da trascurare, anzi. Una lingua sana dovrebbe apparire liscia, elastica, leggermente umida e di colore rosso pallido.
La nostra lingua è ricoperta di papille gustative. Sono sparse su tutta la parte superiore e sui lati. È grazie a loro che possiamo assaggiare tutto ciò che consumiamo. La medicina tradizionale cinese ha identificato da tempo cinque papille gustative: amaro, dolce, salato, acido e piccante. A questa suddivisione la scienza moderna ha aggiunto un sesto gusto: l’umami, una specie di sensazione saporita e carnosa. Lo ha identificato nel 1908 il chimico giapponese Kikunae Ikeda, ma solo nel 2003 sono stati scoperti i recettori in grado di decodificare questo sapore.
Non esiste però, contrariamente a quanto comunemente si crede, una mappatura della lingua o zone distinte deputate al discernimento dei diversi gusti. Questa idea di una mappa dei gusti, riferisce il quotidiano britannico Mirror, è stata smentita dalla scienza già nel 1974.
Ciononostante ancora oggi non manca una pubblicità ingannevole a questo riguardo. Per esempio i bicchieri da vino a volte vengono venduti con la promessa che saranno in grado di direzionare il vino verso una specifica parte della lingua.
Non tutti abbiamo lo stesso numero di papille gustativa sulla lingua. Il loro numero è variabile e dipende da persona a persona. C’è chi ha una dotazione enorme di papille gustative. Sono i super tasters, i «super assaggiatori». Non necessariamente il super assaggiatore è un intenditore, ma possiede comunque una spiccata sensibilità per determinati gusti.
Il Mirror ha poi interpellato la pluripremiata igienista orale Alison Lowe, che ha indicato nove problemi di salute che possiamo rilevare osservando la lingua.
La glossite benigna migratoria o di eritema migrante, detta anche lingua a carta geografica, è una malattia piuttosto comune. Gli esperti sono in grado di riconoscerla al volo per il suo caratteristico aspetto.
Nella lingua a carta geografica la parte superiore e i lati della lingua sviluppano delle macchie rosse lisce dall’aspetto irregolare. Le macchie possono somigliare ai contorni di una mappa geografica – da qui il nome di questa patologia – e di solito presentano dei bordi a forma di linee bianche e ondulate.
Capita spesso, di solito dopo qualche settimana (ma anche mesi) che alcune di queste macchie e linee cambino di posizione. La lingua a carta geografica può fare paura, ma si tratta di una condizione innocua e benigna non associata ad alcun tipo di infezione o di cancro. Nel 10% dei casi è possibile però avvertire un leggero fastidio o una sensazione di bruciore o di dolore.
Ricoprono la nostra lingua: sono le piccolissime protuberanze note come papille. Talvolta crescono al punto da dare l’impressione che la lingua indossi una… pelliccia.
La vera causa di questo annerimento, spiega l’igienista orale inglese, ancora non è nota. Si ipotizza che possa essere dovuto al fumo, all’uso di antibiotici, a terapie a base di steroidi o al trattamento col ferro. Anche se molto sgradevole da vedere, si tratta comunque di una condizione non pericolosa.
Non è infrequente che chi soffre di anemia presenti linee rosse e chiazze sulla lingua. Ne è un sintomo la glossite (infiammazione della lingua). In questo caso la lingua appare molto liscia e lucida e si accompagna spesso a una sensazione di bruciore. In caso di anemia perniciosa la lingua può anche gonfiarsi.
Talvolta la mancanza di ferro è causata dalla carenza di minerali e vitamine come B12, acido folico e rame. Se la lingua non appare col suo tipico colorito roseo, potrebbe essere il caso di far controllare i livelli di ferro. Spesso una lingua dolorante indica anche una carenza nutrizionale, di solito di vitamina B6.
A volte la lingua può presentarsi rivestita da una sottile patina bianca nella parte superiore. Una lingua sana possiede un suo naturale rivestimento che deriva dalla desquamazione dello strato superficiale.
Se per qualche ragione questo non scompare, andrà a formarsi una patina pelosa, che darà alla lingua un aspetto bianco o scolorito. Il fenomeno della “lingua bianca”, spiega l’igienista, è abbastanza comune in persone che stanno seguendo una dieta molto soft o che soffrono di qualche stato febbrile.
Colore e spessore della patina possono cambiare di giorno in giorno, variando dal bianco all’arancione o al marrone a seconda di quanto tè o caffè abbiamo bevuto o se fumiamo o meno. Anche una bocca secca può rendere più inclini ad avere la lingua patinata.
Anche in questo caso l’aspetto è ben poco gradevole, ma gli esperti generalmente sono concordi sul fatto che raramente c’è da preoccuparsi che ci sia qualcosa di sinistro dietro la “lingua bianca”.
Per umidità, temperature e nicchie nascoste tra le papille, la lingua è la candidata ideale per la colonizzazione da parte della Candida albicans, nota anche come Mughetto o Candida orale. Si può facilmente trattare con pastiglie di nistatina disponibili in farmacia.
È abbastanza comune e si presenta sotto forma di lesioni bianche sulla lingua. A volte però può essere il primo segnale dell’HIV.
A volte la fluttuazione dei livelli ormonali durante la menopausa può portare a una sensazione di bruciore alla lingua detta comunemente “lingua in fiamme”. Anche questa condizione è molto comune ma, per quanto angosciante, è raro che indichi gravi problemi di salute.
Sopra o sotto la lingua possono trovarsi molte infezioni. Tra queste pure la gonorrea. Anche se raramente, ma è possibile. Si riconosce dalla presenza di piccole protuberanze bianche sotto la lingua.
Una buona pulizia della bocca, spiega Lowe, dovrebbe prevedere anche lo spazzolamento di routine della lingua. Nella parte superiore della nostra lingua alloggiano infatti parecchi batteri. Spazzolare la lingua non solo contribuisce a rimuoverli, ma anche a migliorare il gusto in bocca e la pulizia generale.
La maniera più semplice per fare la pulizia della lingua è usare un raschietto linguale. Ci basterà tirare fuori la lingua, posizionando il raschietto sul retro e tirandolo poi in avanti per rimuovere le patine accumulatesi. Se inizialmente questo procedimento appare un po’ insolito possiamo provare a esercitarci con un cucchiaio.
L’esperto consiglia di osservare la lingua servendosi di un piccolo pezzo di stoffa. Tiriamo fuori la lingua, pieghiamo la stoffa sulla punta per tirarla delicatamente verso di noi. Se sulla lingua notiamo qualcosa di strano o insolito mai visto prima, meglio farla controllare.
Protuberanze, ferite aperte, gonfiori, scolorimenti, dolori e tenerezza persistenti alla lingua non vanno mai ignorati. Magari è solo perché la lingua è venuta in contatto con qualcosa di eccessivamente caldo. Meglio però accertarsi che non ci possa essere dietro qualcos’altro.
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