Essere in sovrappeso o, addirittura, obesi è un problema non solo estetico ma, soprattutto, di salute. Vediamo cosa si può fare.
I chili di troppo non devono mai essere sottovalutati. Certo, dimagrire non deve diventare un’ossessione ma non bisogna nemmeno lasciarsi andare perché a risentirne non è solo la nostra estetica ma anche la nostra salute.
Le ultime stime dell’Organizzazione mondiale della Sanità -Oms- sono allarmanti: almeno il 50% degli adulti in tutto il mondo è in sovrappeso. Ma il problema non riguarda solo gli adulti perché anche il 30% dei bambini risulta essere al di sopra del proprio peso forma. E i numeri sono in aumento. Per sensibilizzare la società sulla questione è stata istituita la Giornata mondiale dell’obesità, la cui ricorrenza è stata lo scorso 4 marzo. Sulla questione è intervenuto il dottor Giuliano Ubezio, dietista Allurion, il quale ha spiegato che purtroppo, su questo argomento importantissima vige ancora molta disinformazione.
Molte persone, ad esempio, non conoscono la reale differenza tra sovrappeso e obesità. La maggior parte poi tende a relegare il problema ad una mera questione di gusto estetico senza conoscere i rischi connessi alla salute. Ubezio ha ricordato che chi è obeso ha un rischio maggiore di avere ictus, attacchi cardiaci e problemi inerenti l’apparato cardiocircolatorio. Senza contare la maggiore incidenza di malattie metaboliche come colesterolo, diabete e pressione alta. Tutti disturbi che, se non presi in tempo, gravano sul muscolo cardiaco.
Come capire se si è in sovrappeso e cosa fare?
Ma come si può capire se si è in sovrappeso oppure obesi? Sicuramente il primo strumento a nostra disposizione è lo specchio ma ovviamente non basta.
Per capire se si è in sovrappeso oppure obesi è necessario calcolare, in primis, il proprio indice di massa corporea (peso diviso altezza al quadrato). Un indice di massa corporea compreso tra 18.5 e 24 indica che una persona è normopeso; sotto 18.5 sottopeso; sopra 24 sovrappeso e poi, a salire, vi sono vari livelli di obesità, da 1 fino a 4. Oltre all’indice di massa corporea è necessario calcolare la percentuale di grasso corporeo. In questo caso non possiamo procedere da soli ma è necessaria una visita con un medico dello sport, un dietologo o un nutrizionista. Oppure anche in molte palestre eseguono questo tipo di esame per valutare la percentuale di grasso di un individuo.
Cosa fare laddove ci sia una condizione di sovrappeso o, addirittura, di obesità? Rivolgersi ad un buon nutrizionista o dietologo o dietista che saprà valutare il singolo caso e agire di conseguenza. Ognuno di noi è diverso, ha abitudini alimentari e stili di vita diversi e,dunque, la stessa dieta non può essere applicata a tutti. Oltre ad aggiustare il tiro sull’alimentazione è indispensabile iniziare a fare attività fisica in maniera costante almeno 3 volte a settimana. Non è obbligatorio andare in palestra ma bisogna muoversi, camminare, fare le scale, andare in bicicletta.
Nei casi più gravi – ha precisato il dottor Ubezio- dove alimentazione ipocalorica e attività fisica non bastassero, si può intervenire anche con l’inserimento del palloncino nello stomaco che, riducendo il volume dell’apparato gastrico, riduce anche l’appetito e, pertanto, si mangerà necessariamente di meno. Una cosa fondamentale: alimentazione sana e con il giusto numero di calorie e attività fisica costante non devono essere l’eccezione seguita solo per un periodo per perdere i chili di troppo. Nutrirsi nel modo corretto e fare sport devono diventare uno stile di vita da portare avanti sempre per non riprendere i chili persi ma, soprattutto, per mantenersi in salute.
