Il nostro corpo ha bisogno dei giusti nutrienti per funzionare. Le persone che saltano i pasti rischiano di sviluppare diverse condizioni.
Negli ultimi tempi la nostra consapevolezza sull’importanza di un’alimentazione corretta è cresciuta. Tuttavia, non esiste un regime alimentare adatto a tutti e ogni persona ha abitudini diverse. Alcune persone, ad esempio, saltano la prima colazione. Altre saltano addirittura il pranzo, magari a causa del lavoro o di una routine troppo frenetica. C’è anche chi sceglie di seguire regimi alimentari che prevedono digiuni in diversi momenti del giorno, come il digiuno intermittente.
In ogni caso, diversi dietologi concordano sul fatto che, se non si è abituati, far passare troppo tempo tra un pasto e l’altro può avere gravi conseguenze. Il cibo aiuta ad alimentare ogni sistema del nostro corpo, quindi praticamente ogni parte dell’organismo subisce un impatto quando si salta un pasto o un digiuno.
Saltare un pasto, o in generale stare troppo tempo senza mangiare, potrebbe avere un grave impatto sulla salute mentale. Uno studio del 2018 pubblicato sull’International Journal of Environmental Research and Public Health, rivista americana molto rinomata nel settore, ha rilevato che gli adolescenti che saltavano la colazione avevano maggiori probabilità di soffrire di stress e depressione rispetto a quelli che facevano regolarmente colazione.
Quando si sta troppo tempo senza mangiare, la glicemia subisce un calo, segnalando al corpo di iniziare a produrre cortisolo, secondo la Endocrine Society. Il cortisolo, comunemente chiamato “ormone dello stress”, viene rilasciato per cercare di regolare il calo di zuccheri nel sangue, ma crea anche una risposta allo stress nell’organismo. Questo può provocare non solo ansia o depressione, ma anche malumore, irritabilità e stress.
LE forti oscillazioni della glicemia non hanno un buon effetto sui nostri livelli di energia. Inoltre, secondo il libro Recent Developments in Applied Microbiology and Biochemistry del 2021, il nostro cervello funziona letteralmente con il glucosio, che vengono ottenuti principalmente dal consumo di carboidrati.
Saltare un pasto non solo significa ridurre il carburante per il cervello, ma anche le calorie per il corpo. È questa combinazione di fattori il motivo per cui quando si ha fame ci si sente stremati.
Il nostro corpo dispone di segnali di fame e sazietà incorporati sotto forma di ormoni. In parole povere, la leptina è l’ormone responsabile della diminuzione dell’appetito quando il corpo ha mangiato a sufficienza, mentre la grelina fa venire fame quando il corpo ha bisogno di più carburante. Questi ormoni possono essere facilmente scombussolati quando non li si ascolta, anche per il gusto di mangiare entro una certa finestra.
“I segnali di fame e sazietà del vostro corpo sono un ottimo indicatore di quando avete bisogno di nutrirvi”, spiega Ball. “Trascurarli per seguire un programma alimentare focalizzato sull’esterno può portare, nel tempo, a perdere il contatto con questi segnali in modo significativo. Perdere di vista il senso di fame e di sazietà può portare a conseguenze negative per la salute e può essere difficile recuperarle”.
Una delle conseguenze dell’abbassamento della glicemia e dell’inosservanza dei segnali di fame e sazietà può essere una forte voglia di cibo. Il problema è che il cibo che andiamo a cercare in questi casi, spesso, è composto da carboidrati semplici e zucchero. Entrambi questi nutrienti danno una rapida e breve scarica di energia, che è ciò di cui il corpo è disposto ad accontentarsi in situazioni di emergenza
Ciò significa che i tentativi di perdere peso saltando i pasti o ignorando i segnali di fame potrebbero in realtà ritorcersi contro e portare ad abbuffate.
Infatti, secondo una revisione del 2022 pubblicata su Nutrients, esistono numerosi studi che associano il salto dei pasti, in particolare della colazione, e il mangiare in modo irregolare a diverse conseguenze negative per la salute, tra cui un aumento del rischio di obesità e di sindrome metabolica.
Secondo il National Heart, Lung, and Blood Institute, la sindrome metabolica è un termine che indica un insieme di misure negative per la salute, tra cui la pressione alta, i trigliceridi alti, la glicemia a digiuno alta, la circonferenza vita più alta e il colesterolo HDL (“buono”) basso. Questo, a sua volta, può portare ad altre malattie croniche, come quelle cardiache e il diabete.
Secondo diversi esperti, saltare i pasti porta con sé diversi problemi di digestione, tra cui nausea, diarrea e soprattutto costipazione. Secondo l’American Psychological Association, analogamente a quando ci si sente ansiosi, la risposta allo stress rilasciata dall’organismo quando si passa troppo tempo tra un pasto e l’altro può irritare l’apparato digerente e rendere imprevedibili le uscite in bagno. Se poi si instaura il circolo vizioso di saltare un pasto e poi abbuffarsi, la digestione viene ulteriormente ostacolata.
Il corpo sa esattamente quanto è in grado di sopportare e ascoltare i segnali di fame e sazietà, insieme al consumo di alimenti vegetali ricchi di fibre, vi aiuterà a recuperare le corrette abitudini digestive.
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