Le previsioni economiche per il prossimo autunno sono da far tremare le vene ai polsi. Ecco tutti i numeri della stangata in arrivo.
L’estate è stata rovente, ma l’autunno si prospetta raggelante, almeno dal punto di vista economico. A mettere in fila i numeri è Assoutenti, Associazione no profit per la tutela dei consumatori: chi credeva che dopo il lungo incubo del Covid e la fase acuta della guerra in Ucraina, il peggio – almeno per le nostre tasche – fosse passato, si sbaglia di grosso.
Dal carrello della spesa ai carburanti, dai medicinali ai mutui, passando per le spese per la scuola dei figli e senza naturalmente dimenticare le bollette: i rincari colpiranno tutto e tutti. Ma peseranno in particolar modo sul bilancio della famiglia media. Vediamo nel dettaglio le ultime proiezioni.
Il salasso d’autunno per le famiglie del Belpaese
Ormai da un anno o giù di lì l’Italia (e non solo) fa i conti con l’impennata dell’inflazione e la corsa dei prezzi delle matrie prime. Ma a quanto pare le misure adottate a livello nazionale ed europeo per contrastare il fenomeno non hanno sortito l’effetto sperato. Tra bollette energetiche, beni alimentari, materiale scolastico, mutui, carburante e ristorazione, per gli italiani si prospetta una stangata d’autunno da – tenetevi forte – 1.600 euro a famiglia.
Il calcolo è stato elaborato, come detto, da Assoutenti, che prevede nel dettaglio rincari di 190 euro per il corredo scolastico, circa 95 euro per il nécessaire scolastico, oltre 100 euro per i carburanti. Ma la parte del Leone la fanno i mutui: chi ne ha uno da pagare si troverà sul groppone oltre 1.000 euro in più. Di qui la richiesta al governo “di rafforzare subito il taglio al cuneo, allargare il paniere anti-inflazione e intervenire sulle accise, perché anche un taglio di appena 10 centesimi determinerebbe, considerata anche l’Iva, un risparmio diretto di oltre 6 euro a pieno“, dichiara il presidente dell’associazione Furio Truzzi.
La corsa dei prezzi è a quanto pare inarrestabile, e il confronto rispetto a soli 12 mesi fa è da far tremare le vene ai polsi. I prodotti alimentari costano il 10,1% in più rispetto all’anno scorso, quelli di cartoleria fanno segnare un incremento attorno al 9% su base annua, il prezzo della benzina è passato in media da 1,679 euro a 1,947 euro al litro. E la bolletta della luce rischia di rincarare tra il 7 e il 10% nel prossimo trimestre (pari a 16 euro in più a famiglia), mentre il gas nel solo mese di agosto ha segnato un +2%. Last but not least, costerà ancora di più mangiare nei ristoranti e consumare nei bar da un capo all’altro della Penisola in questo comparto, secondo Assoutenti, l’aggravio di spesa sarà di circa 28 euro a famiglia in 4 mesi.
La bomba a orologeria dei mutui
Come accennato, gli effetti peggiori si faranno sentire sul fronte dei mutui: nelle prossime riunioni della Bce, ricorda ancora Assoutenti, potrebbero essere decisi ulteriori aumenti dei tassi di interesse. Già oggi un mutuo a tasso variabile dell’importo medio di 125mila euro a 25 anni (il taglio di finanziamento per l’acquisto della prima casa più diffuso in Italia) costa in media il 60% in più rispetto a inizio 2022, con la rata mensile aumentata in media di circa 270 euro.
Nell’ipotesi di un ritocco dei tassi dello 0,25% in tutte e tre le riunioni Bce, la spesa per le rate mensili del periodo settembre-dicembre andrebbe a crescere complessivamente di circa 1.170 euro rispetto al 2022.
Insomma, sarà un amaro rientro dopo le vacanze di agosto. Del resto, anche le ferie estive sono state tutte all’insegna dei rincari di prezzi e tariffe varie. A denunciarlo è sempre Assoutenti, che ha rielaborato gli ultimi dati Istat sull’inflazione per analizzare gli aumenti dei listini in quello che è per antonomasia il mese dedicato alle ferie e alle villeggiature. Ad agosto i prezzi dei voli nazionali hanno registrato un’impennata del 21,9% su base annuale, mentre i voli internazionali sono cresciuti su base mensile del +9%.
E ancora: i pacchetti vacanza sono rincarati del +17% e le tariffe di alberghi, motel, pensioni del +12,2% (+5,6% per villaggi vacanze, campeggi, ostelli). Anche i biglietti dei treni hanno registrato un incremento su base annuale del 4,2%, mentre i traghetti in un solo mese hanno visto un rincaro choc del 27,1%, e autobus e pullman hanno segnato un +4,4% anno su anno.
Ma c’è anche un piccolo spiraglio di speranza: il paniere anti-inflazione varato dal governo potrebbe determinare a regime risparmi per circa 4 miliardi di euro a beneficio delle famiglie italiane. Il dato previsionale arriva sempre da Assoutenti, che ha commentato positivamente le recenti aperture di alcuni settori dell’industria alimentare a possibili adesioni all’iniziativa trimestrale per calmierare i listini dei beni al dettaglio…