Arriva finalmente il âcarrello anti-inflazioneâ: lo riempi a prezzi stracciati e fai contenta tutta la famiglia!
Lâinflazione morde ormai da mesi, in Italia e non solo. Alzi la mano chi non ha fatto i conti con prezzi raddoppiati se non triplicati per qualsiasi voce di spesa nel bilancio familiare, dalla spesa ai carburanti, dai medicinali alle attivitĂ di svago. Ecco allora che, per accelerare il processo di rientro, qualcuno ha pensato di ricorrere a una soluzione decisamente originale: un âcarrello anti-inflazioneâ. Vediamo insieme di cosa si tratta.
La novità è stata concepita e messa a punto dal MIMIT (il Ministero delle imprese e del made in Italy) in collaborazione con le associazioni della distribuzione moderna e del commercio tradizionale. Câè giĂ un accordo di massima: le parti si sono impegnate a trovare unâintesa entro il prossimo 10 settembre. Dopo di che, dal 1° ottobre al 31 dicembre, nellâambito del âtrimestre anti-inflazioneâ gli italiani avranno a disposizione un carrello della spesa a prezzi calmierati.
Il carrello anti-inflazione conterrĂ i prodotti di piĂš largo e generale consumo, compresi quelli per lâinfanzia. La dichiarazione congiunta con il dicastero guidato da Adolfo Urso è stata sottoscritta da Federdistribuzione, Ancc-Coop, Ancd Conad, Confcommercio, Federazione italiana esercenti settore Alimentare, Federfarma, AssoFarm, Federazione farmacisti e disabilitĂ .
E ancora, nellâelenco dei firmatari figurano il Movimento nazionale liberi farmacisti, le Parafarmacie italiane, la Federazione nazionale parafarmacie italiane e lâUnione nazionale farmacisti titolari di sola parafarmacia. Ma câè unâassenza pesante: quella dellâindustria e dei produttori.
Come si legge nella dichiarazione congiunta di promotori di questa iniziativa, il rallentamento dellâinflazione si raggiunge âanche grazie al lodevole sforzo delle associazioni e delle imprese della distribuzione che hanno sottolineato come i dati statistici indichino che nel corso degli ultimi diciotto mesi le stesse abbiano assorbito una parte dellâaumento dei costi di acquisto dei prodotti destinati al consumo, svolgendo un ruolo fondamentale â attraverso unâefficace campagna di iniziative commerciali a vantaggio dei consumatori e cittadini â nel contenimento dei prezzi dei beni di largo consumo e nella tutela del potere di acquisto delle famiglieâ.
Le associazioni della distribuzione moderna e del commercio tradizionale hanno inoltre contribuito alle attivitĂ messe in campo dal ministero delle Imprese per il monitoraggio e sorveglianza dei prezzi, promuovendo azioni di trasparenza nei settori di maggiore rilievo per gli acquisti delle famiglie, tra cui lâalimentare, lâortofrutta e i prodotti per lâinfanzia.
Lâobiettivo dei fautori del carrello anti-inflazione è quello di offrire prezzi calmierati su una selezione di articoli di prima necessitĂ , ânel rispetto della libertĂ di impresa e delle singole strategie di mercatoâ. Come? âAttraverso modalitĂ flessibili, purchĂŠ sussumibili sotto lâegida dellâiniziativa anti-inflazione del Mimitâ, per esempio âmediante lâapplicazione di prezzi fissi, attivitĂ promozionali sulle referenze individuate, ovvero mediante iniziative sulla gamma di prodotti a marchio, la cosiddetta private label, carrelli a prezzo scontato o unicoâ.
Federdistribuzione rivendica che âlâimpegno del settore nel contrasto allâaumento dei prezzi dura ormai da diciotto mesi, in cui le aziende distributive hanno messo in campo uno sforzo economico straordinario, sacrificando i propri margini, per contenere il piĂš possibile lâimpatto inflattivo al consumo derivante dai rincari dei prezzi di produzioneâ. Le fa eco Confcommercio: âAncora una volta facciamo la nostra parte, anche riducendo i margini operativi, per tutelare il potere dâacquisto delle famiglie. Auspichiamo che questo impegno sia condiviso anche dallâindustriaâ.
Ma dalle parti dei consumatori suona tuttâaltra musica: âUna sceneggiata! Unâoperazione di marketing e di facciata fatta dal ministro Urso solo per poter dire agli italiani, attraverso spot su tutti i canali media, di essere intervenuto contro lâinflazione ma che è priva di qualunque impegno concreto e di effetti reali per le tasche degli italianiâ, tuona Massimiliano Dona, presidente dellâUnione Nazionale Consumatori.
Assoutenti, dal canto suo, punta il dito contro produttori e industrie: âStiamo valutando un esposto allâAntitrust per la possibile fattispecie di cartello a danno dei consumatoriâ. Il presidente Furio Truzzi snocciola numeri: âLâindustria alimentare italiana è al primo posto per fatturato dei settori manifatturieri dâItalia, con 179 miliardi di euro allâanno, e un export che supera i 50 miliardi. Il settore food ha registrato una crescita del 12% nel 2022, che proseguirĂ nel biennio 2023-2024 con tassi superiori al Pil. Dati che attestano come ci siano margini per una riduzione dei prezzi nel comparto alimentare rinunciando a una parte dei profitti, e come lâostruzionismo di industria e produttori verso iniziative tese a far scendere i listini al dettaglio sia del tutto pretestuosoâ. Chi ha ragione e chi ha torto? Come sempre, parleranno i fatti.
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