Un nuovo, inquietante, studio, ci mette in guardia circa i rischi che corrono i nostri bambini con una vita sedentaria davanti agli schermi
A giudicare dal numero, ormai molto importante di studi scientifici sul punto, chi ha dei figli piccoli dovrebbe ormai correre una corsa contro il tempo per salvar loro la vita da smartphone, tablet e dispositivi elettronici in generale. Non si contano più, ormai, le ricerche scientifiche che ci mettono in guardia dal tempo trascorso dai nostri ragazzi davanti agli schermi. L’ultimo, quello di cui vi parliamo oggi, è particolarmente inquietante.
Gli effetti dell’uso prolungato dello schermo durante l’infanzia sono stati ampiamente studiati negli ultimi anni. Le prove indicano che un tempo eccessivo davanti allo schermo è dannoso sia per lo sviluppo neurologico che per la socializzazione. Questo perché, tra le altre cose, ci portano a disconnetterci da ciò che ci circonda, portando a vere e proprie dipendenze che spesso richiedono l’intervento di un professionista della salute mentale.
Inoltre, l’uso dello schermo può causare disturbi neurocognitivi dell’apprendimento nelle prime fasi della formazione della personalità durante l’infanzia. Ma soprattutto, il tempo eccessivo trascorso davanti a televisione, videogiochi, cellulari e tablet durante l’infanzia e l’adolescenza porta ad uno stile di vita sedentario.
In effetti, esiste già un legame comprovato tra l’uso eccessivo degli schermi e l’aumento dello stile di vita sedentario tra i bambini. Se un tempo, infatti, i genitori dovevano pregare i bambini di rientrare a casa dal parco giochi o da cortile dove giocavano a calcio con porte improvvisate, oggi, invece, devono pregarli di staccarsi dagli schermi.
Danni per i bambini che trascorrono molto tempo davanti a uno schermo
La vita sedentaria, lo abbiamo scritto più volte, è nemica della nostra salute psicofisica, a tutte le età. Anche quando si è piccoli. Secondo un recente studio, condotto da Andrew Agbaje presso l’Università della Finlandia orientale a Kuopio e presentato al Congresso della Società Europea di Cardiologia 2023, i bambini che hanno stili di vita sedentari corrono un rischio maggiore di danni cardiaci nella prima età adulta. Sostanzialmente, l’inattività durante l’infanzia potrebbe preparare il terreno per attacchi cardiaci e ictus più avanti nella vita, anche se peso e pressione sanguigna rientrano nei range normali.
La ricerca ha analizzato gli effetti cumulativi della vita sedentaria sul cuore, attingendo dati da Children of the 90s , uno studio multigenerazionale di riferimento unico per ampiezza e profondità di portata. Ha monitorato la salute e gli stili di vita di 14.500 bambini nati nel 1990 e nel 1991 fino alla loro vita adulta. I risultati hanno indicato che all’età di 11 anni i soggetti erano sedentari per una media di 362 minuti al giorno. Nell’adolescenza (15 anni) questo valore aumentava a 474 minuti al giorno, per poi salire a 531 minuti al giorno in età adulta (24 anni). Il tempo sedentario è aumentato in media di 2,8 ore al giorno durante i 13 anni dello studio. Gran parte del tempo sedentario viene trascorso davanti agli schermi.
E gli effetti sul cuore sono davvero inquietanti: l’ecocardiografia ha registrato un aumento del peso cardiaco tra i giovani che era direttamente correlato al tempo trascorso in sedentarietà. Dati che, addentrandosi nell’età adulta, fanno salire esponenzialmente il rischio di infarti e ictus. Come detto, è notorio il legame tra vita sedentaria e problemi cardiaci, ma il nuovo studio è importante perché mostra che il comportamento sedentario in tenera età può portare a un’insorgenza precoce di malattie cardiovascolari in età adulta.