Un gesto relativamente semplice come dare in prestito dei soldi ai figli è in realtà molto complicato a livello giuridico.
Un tempo, ma nemmeno troppi anni fa, per stipulare un contratto bastava una stretta di mano. Oggi, anche regalare qualcosa ai figli, come beni o denari, è diventato molto complicato. Il problema è che se non si conoscono bene le Leggi si rischiano anche multe salate.
Una recente sentenza, tra l’altro, ha reso possibile comprendere meglio la differenza tra regalo, donazione e prestito. In quest’ultimo caso, come sappiamo, entrano in gioco anche gli interessi.
Il caso che ha interessato due coniugi separati in questo senso ha permesso di capire che le scritture private o gli atti notarili sono quasi sempre necessari. E tra l’altro non sono nemmeno convenienti, viste le tariffe dei professionisti, sempre molto alte. Potremmo davvero chiederci come mai, visto che tra genitori e figli, sorelle e parenti ci sono legami diversi da quelli tra soci ad esempio, o tra aziende e fornitori. Eppure la Legge parla chiaro.
Attenzione a fare prestiti ai parenti o dare soldi ai figli, si rischiano guai grossi
Una recente sentenza ha permesso di capire meglio cosa succede in caso di donazione o prestito ai figli o ai parenti.
Il caso presentato davanti al Giudice era quello di una coppia in via di separazione: il marito aveva dato alla moglie i soldi per acquistare l’auto e lei non voleva restituirli. Lui sosteneva infatti che fosse un prestito, lei che invece fosse stata una donazione. Il problema è che il passaggio di denaro era avvenuto con accordi verbali e non tramite scrittura privata.
Può sembrare davvero strano che in famiglia si debba ricorrere all’avvocato o al Notaio per questioni come l’acquisto di un veicolo, eppure è sempre meglio farlo. Anche se la Legge stessa contempla una certa soglia di flusso di denaro come “solidarietà familiare“, per cui non ci sono obblighi da nessuna delle parti. Proprio perché non può esistere una definizione o quantità precisa, in caso di contenzioso deve essere il Giudice a decidere.
Però esistono regole ben precise che è opportuno conoscere, poiché si rischia di dover restituire tutti i soldi ricevuti, e anche con gli interessi.
Come si stabilisce la differenza tra donazione e prestito?
Per capire come muoversi quando si desidera dare soldi ai figli o parenti è necessario distinguere tra una donazione e un prestito.
Se ad esempio un genitore dà soldi al figlio per aiutarlo a comprare un’auto o ristrutturare la casa, in assenza di atto di donazione verrà considerato come prestito, e dunque soggetto agli interessi in vigore al momento.
In pratica, chi riceve soldi deve dimostrare che si tratta di una donazione, altrimenti dovrà restituirli. Ecco perché è sempre bene stipulare un atto, dal notaio o come scrittura privata. Nel caso del soggetto che dà i soldi, poi, questo significa avere la certezza che gli verranno resi nei tempi e nei modi concordati.
Non è obbligatorio fare un contratto vero e proprio, ma come la sentenza recente ha dimostrato, il Giudice in assenza di documentazione considererà il passaggio di denaro come un vero e proprio prestito. Nel caso dei due coniugi, infatti, l’ex moglie non è riuscita a dimostrare che si trattasse di una donazione e l’ex marito ha vinto, ottenendo tutti i soldi usati per l’acquisto dell’auto.
L’atto notarile, invece, ricordiamo che è obbligatorio quando siamo di fronte a somme importanti o alla cessione di immobili. Se ne evince che dunque è sempre meglio effettuare scritture private, in modo che tutte le parti siano tutelate. Anche se questo costa in fatto di tempo e di denaro.
Quali tasse si devono pagare in caso di donazione
In caso di un prestito elargito ad un familiare, dobbiamo pensare anche al fattore tassazione.
A questo proposito tra l’altro ricordiamo che ogni movimento di denaro deve essere fatto tramite metodo tracciabile, come il bonifico. Per giustificare le uscite, il donatore dovrà sempre specificare che si tratta di un prestito alla famiglia, e potrà anche indicare se sia infruttifero o meno, ovvero se verranno applicati gli interessi o meno.
Se il prestito è di modico valore, non è soggetto a tassazione. Discorso diverso è invece per quanto riguarda le donazioni. Riguardo a queste, infatti, sono previste due aliquote diverse, a seconda dello status del beneficiario. Parliamo però comunque di donazioni di alto valore come ad esempio di un immobile.
Se un soggetto desidera ad esempio donare una casa al figlio o coniuge è prevista un’aliquota del 4%. Se invece la donazione viene fatta a fratello o sorella l’aliquota sale al 6%. Invece per quanto riguarda le donazioni a parenti fino al quarto grado, ad amici o a estranei la tassazione è in tutti i casi dell’8%. Inoltre, sempre nel caso di un immobile, saranno dovute anche le imposte catastali, pari al 1% del valore e le imposte ipotecarie, pari al 2% del valore.