Dentifrici, perché si stanno diffondendo quelli senza fluoro: il motivo è serio

Fondamentali per l’igiene orale, oggi i dentifrici più acquistati sono quelli senza fluoro. Ecco il motivo di questa insolita nuova abitudine

Non si può sottovalutare l’importanza del dentifricio, per l’igiene orale. Per una bocca sana, infatti, bisognerebbe lavarsi i denti almeno tre volte al giorno, passandosi poi il filo interdentale ed effettuando una seduta di pulizia dal dentista almeno una volta ogni sei mesi. Ultimamente, però, sempre più persone acquistano dentifrici senza fluoro: il motivo è questo.

Dentifrici: perché quelli senza fluoro son sempre più diffusi
Dentifrici senza fluoro: ecco perché van di moda (grantennistoscana.it)

In commercio esistono tantissimi tipi diversi di dentifricio. Da quelli per bambini, con gusti più dolci, a quelli tradizionali alla menta passando per quelli 100% naturali, oggi molto in voga. Recentemente, però, i dentifrici senza fluoro sono diventati i preferiti di moltissimi consumatori: la rivista 60 millions de consommateurs ha voluto capirne il perché e, soprattutto, i potenziali rischi e benefici.

Dentifrici senza fluoro: ecco cosa si rischia

Come sostiene il magazine francese, i denti andrebbero spazzolati almeno due volte al giorno per una durata di tre o quattro minuti consecutivi. In Francia, invece, la stima di tempo dedicato ai denti è molto più bassa: si parla di 43 secondi di spazzolatura. Se tutti i cittadini che scelgono dentifrici senza fluoro rispettassero le indicazioni e si lavassero i denti secondo questa disciplina rigorosa, allora la loro routine di igiene orale potrebbe essere sufficiente ma, come sostiene il chirurgo dentale Christophe Lequart, “senza fluoro è una perdita di opportunità nella prevenzione delle carie“.

Dentifrici: perché quelli senza fluoro son sempre più diffusi
Dentifrici senza fluoro: ecco perché van di moda (grantennistoscana.it)

Questo elemento chimico è presente nelle liste di ingredienti dei dentifrici come floruro e la sua funzione è adeguatamente documentata dagli studi scientifici, che confermano la sua capacità di prevenzione della proliferazione di batteri della placca dentale. “Inoltre rafforza lo smalto dei denti, rendendolo meno suscettibile agli attacchi di acido che si verificano dopo l’assunzione di cibo” continua il chirurgo dentale.

Nel 2003, una meta-analisi di settanta casi clinici ha dimostrato come chi usa regolarmente il dentifricio al fluoro ha una riduzione del 24% della carie: queste sono, secondo l’OMS, prove evidenti del suo ruolo centrale all’interno dell’igiene della bocca. Dall’altro lato, però, molte persone ne stanno riducendo il consumo poiché pare che a fianco degli effetti benefici abbia effetti nocivi sulla salute umana, se assunto in modo eccessivo e prolungato. In particolar modo, si deve stare attenti a non ingerirlo e per questo è stata sottolineata l’esigenza di cautela per gli under 12: se viene ingerito frequentemente, può causare sui denti anche macchie permanenti.

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