Gli alimenti che mangiamo possono aiutarci a migliorare il nostro stato di salute. È importante sapere quali cibi sono nostri alleati.
Ci sono periodi della nostra vita con cui abbiamo a che fare con dolori e malesseri di cui non riusciamo nemmeno a capire la causa. Ecco quindi che ci precipitiamo a comprare medicine e integratori di ogni tipo, utilizzandoli spesso erroneamente. Sia chiaro: sia le medicine che gli integratori sono utili e importanti per il nostro corpo. Ma spesso, una soluzione ai nostri problemi si può trovare più semplicemente in quello che mangiamo.
Molti dei nostri malesseri, come indica la ricerca, sono infatti dovuti a uno stato di infiammazione del nostro corpo. Adottare una dieta antinfiammatoria, come la dieta mediterranea, può efficacemente contribuire a ridurre l’infiammazione diffusa nel corpo. Ecco alcuni suggerimenti su come farlo.
Cosa è l’infiammazione?
Antonella Viola, famosa immunologa italiana, afferma che l’infiammazione è normale risposta del nostro corpo, che si attiva per proteggerci da danni o irritazioni. Nel suo libro “Il cibo buono” l’esperta spiega che quando si verifica un danno nel nostro corpo, si liberano delle molecole che attivano un cambiamento a livello dei vasi sanguigni. Lo scopo di questo cambiamento è far arrivare le molecole e le cellule dell’immunità nei tessuti danneggiati. Nella pratica, però, lo stato di infiammazione ci causa spesso diversi problemi.
Le cause dell’infiammazione possono essere diverse. Si può scatenare una reazione a causa dell’infezione da batteri o virus. In quel caso, una volta che il nostro organismo avrà eliminato l’agente patogeno, lo stato di infiammazione passerà.
Purtroppo però, possono esserci anche casi in cui l’infiammazione è cronica. La causa può essere una malattia autoimmune in cui il sistema immunitario attacca erroneamente i tessuti sani del corpo. Altre cause possono includere l’esposizione a sostanze chimiche nocive, come quelle presenti nella fumo di sigaretta, nonché uno stile di vita poco salutare, come una dieta malsana e la mancanza di esercizio fisico.
I sintomi dell’infiammazione possono variare a seconda della sua causa e della sua localizzazione nel corpo. Tra i più comuni ci sono arrossamento, gonfiore, calore, dolore e perdita di funzionalità dell’area interessata. Quando l’infiammazione coinvolge tutto il corpo, possono manifestarsi sintomi sistemici come febbre, affaticamento e perdita di appetito.
L’infiammazione cronica è associata a diversi problemi, tra cui malattie cardiovascolari, diabete, malattie autoimmuni, disturbi gastrointestinali e persino alcune forme di cancro. È quindi fondamentale identificare e trattare l’infiammazione cronica per prevenire ulteriori complicazioni e promuovere la salute a lungo termine. Fortunatamente, uno degli strumenti più potenti per combattere l’infiammazione si trova proprio sulla nostra tavola.
Cosa fa una dieta antinfiammatoria
Secondo il dottor Frank Hu, professore di nutrizione ed epidemiologia presso il Dipartimento di Nutrizione della Harvard School of Public Health, “diversi studi sperimentali hanno dimostrato che gli alimenti e le bevande possono avere effetti antinfiammatori“.
Scegliere gli alimenti giusti, quelli con proprietà antinfiammatorie, può ridurre il rischio di malattie. Al contrario, se si continua a consumare alimenti inadatti, si può accelerare il processo infiammatorio e aumentare il rischio di malattie.
Se si desidera un piano alimentare che adotti i principi dell’alimentazione antinfiammatoria, la dieta mediterranea rappresenta una buona scelta. Questa dieta è ricca di frutta, verdura, cereali integrali, pesce e oli salutari.
Le noci, ad esempio, sono state associate a una riduzione dei marcatori dell’infiammazione e a un minor rischio di malattie cardiovascolari e diabete. Anche il caffè potrebbe proteggere dall’infiammazione, secondo alcuni studi, perché contiene polifenoli e altri composti antinfiammatori,. Frutta e verdura come mirtilli, mele e verdure a foglia verde sono invece ricche di antiossidanti naturali e polifenoli, grandi alleati nella battaglia contro l’infiammazione.
Antonella Viola ricorda inoltre l’importanza di variare, alternando diversi tipi di alimenti e privilegiando cibi ricchi di fibre e micronutrienti, come appunto uova, legumi, cereali, frutta e verdura.
Oltre a ridurre l’infiammazione, una dieta più naturale e meno processata può avere effetti evidenti anche sulla salute mentale. Il dottor Hu afferma che “una dieta sana non solo riduce il rischio di malattie croniche, ma migliora anche l’umore e la qualità della vita in generale“. Riducendo lo stato di infiammazione, una dieta sana ci permette di ritrovare l’energia di affrontare le sfide quotidiane e ci fornisce i nutrienti giusti per farlo.
Quali sono i cibi che peggiorano l’infiammazione
Per ridurre l’infiammazione, è importante evitare o limitare quanto più possibile gli alimenti che causano infiammazione, come carboidrati raffinati (pane bianco e dolci), cibi fritti, bevande zuccherate, carne rossa e carne lavorata, strutto e lardo. Da evitare, ovviamente, anche bevande zuccherate e bevande alcoliche.
Non sorprende che gli stessi alimenti considerati dannosi per la salute siano anche quelli che possono causare infiammazione. L’infiammazione, infatti, è un importante meccanismo sottostante lo sviluppo di queste malattie.
Inoltre, gli alimenti poco salutari contribuiscono all’aumento di peso, che a sua volta è un fattore di rischio per l’infiammazione. Tuttavia, diversi studi hanno dimostrato che anche dopo aver preso in considerazione l’obesità, c’è ancora un legame tra gli alimenti e l’infiammazione, suggerendo che l’aumento di peso non è l’unico fattore determinante. Il dottor Hu afferma che “alcuni componenti o ingredienti alimentari possono avere effetti indipendenti sull’infiammazione, oltre all’apporto calorico”.