Se hai pensato di cominciare la dieta del digiuno intermittente stai attento a questi fattori di rischio: ecco cosa devi sapere prima di cominciare.
Si tratta di un regime alimentare diffuso ormai da anni, e esaltato da tanti ma non presenta solo vantaggi. Prima di metterlo in pratica è bene conoscere pro e contro. La dieta del digiuno intermittente impone di consumare tutti i propri pasti nel giro di 8 ore digiunando il resto della giornata, è efficace ma può anche portare qualche effetto collaterale, non di poco conto.
Molte persone stanno cercando un modo per dimagrire velocemente che si basa su digiuno intermittente controllato. Questa dieta si può portare avanti in diversi modi, ovvero sia seguendo il cosiddetto digiuno orario, detto 16:8, che prevede di mangiare nell’arco di 8 ore consumando tutti i pasti in quel lasso di tempo e restando a digiuno nella restante parte della giornata, o anche digiunando per due giorni su 7, detto 5:2.
Dieta del digiuno intermittente, i rischi per la salute
In entrambi i casi il corpo nelle ore di digiuno sviluppa degli ormoni atti alla rigenerazione delle cellule e a quanto pare attinge alle riserve di grasso come fonte di energia. Dunque questa dieta del digiuno intermittente sembrerebbe un piano alimentare grandioso e senza ‘contro’.
Va da sé che per dimagrire occorre però comunque impostare un deficit calorico. Non basta solo evitare di consumare i pasti per un certo numero di ore: se assumiamo più calorie di quelle che ingeriamo non perderemo mai chili. Un gruppo di ricercatori però di recente ha deciso di rivedere le sperimentazioni sul digiuno intermittente. Il motivo è che questo tipo di dieta presenta anche degli svantaggi. Scopriamo quali sono.
- Scarsa socialità. Il momento della cena è quello in cui la famiglia si riunisce o ci si incontra con gli amici. Chi, ad esempio comincerà i propri pasti alle ore 11 e smetterà di mangiare dalle 19 in poi salterà la cena e non potrà condividere i propri pasti facilmente con gli affetti più cari.
- Si rischia di perdere peso a scapito della massa magra e dei muscoli e non della massa grassa.
- Può favorire i disturbi del comportamento alimentare, i cosiddetti DCA, anoressia, bulimia, e Binge eating.
- Non da ultimo, può portare sbalzi ormonali e conseguenze sul ciclo mestruale.
- Può peggiorare lo stato di salute dei pazienti oncologici, a differenza di quanto avviene con un digiuno limitato solo alle ore notturne, dunque dalle 12 ore alle 14 ore di fila massimo.