Fare il bagno al mare o prendere il sole in spiaggia non sarà più lo stesso dopo questi incredibili divieti appena entrati in vigore.
Per moltissime persone l’estate è il periodo più bello dell’anno. Sicuramente stressante per quanto riguarda le temperature afose, ma senza dubbio rilassante visto che in questa stagione una buona parte delle regole sembrano andare in vacanza. Insomma, non c’è dubbio sul fatto che l’estate porti con sé un’atmosfera tutta particolare.
Intere giornate in spiaggia e serata in compagnia degli amici è un po’ la routine che in molti affronteranno durante questo particolare periodo dell’anno. Peccato, però, che con il passare degli anni sono entrati in vigore sempre più divieti. Specialmente per quanto riguarda il proprio personale relax in spiaggia. Sono molte le cose che non si possono fare per non disturbare la quiete pubblica e per evitare di danneggiare l’ambiente.
Tuttavia, c’è una particolare località italiana che quest’anno ha davvero superato ogni aspettativa. La spiaggia in questione non ha solo vietato ai bagnanti di mangiare e giocare, ma ha anche diramato tutta una serie di attività assolutamente vietate sul posto. In caso contrario si rischia di andare incontro a multe particolarmente salate.
Regole ferree per chi andrà in spiaggia: tutti i divieti imposti quest’estate
Tutto questo sta succedendo a Sant’Antioco, ridente località della Sardegna che così facendo rischia di veder crollare a picco il proprio turismo. Il sindaco Ignazio Locci, tra l’altro appartenente proprio alla Lista Nautica Edilizia e Turismo, sa quanto siano esclusive le sue spiagge e ci tiene a salvaguardarle. Ciononostante, le misure da lui adottate sono apparse particolarmente severe.
Attraverso una nota pubblicata sul sito ufficiale del comune, sono state ufficializzati ben 23 divieti di ogni genere. Tutte attività assolutamente negate lungo l’intero litorale, i trasgressori rischiano sanzioni pecuniarie che vanno dai 25 ai 500 euro. Di seguito l’elenco di tutte le restrizioni confermate proprio in queste ore, ecco le 23 cose assolutamente vietate a Sant’Antico:
- Fumare
- Portare via elementi che appartengono all’ambiente
- Introdurre in spiaggia mezzi motorizzati
- Campeggiare con roulotte e simili
- Fare assembramenti
- Sostare a meno di 5 metri dalla battigia
- Lasciare ombrelloni e altro materiale in spiaggia oltre il tramonto
- Prelevare o depositare pietre e mattoni
- Consumare pasti
- Abbandonare rifiuti
- Sbagliare tipo di contenitore per i rifiuti
- Utilizzare sacchetti non compostabili
- Gettare gomme da masticare
- Introdurre animali dalle 8:00 alle 20:00
- Giocare e/o fare attività sportiva
- Ascoltare musica ad alto volume
- Lasciare barche e simili in sosta
- Accendere fuochi
- Usare sapone e shampoo
- Introdurre bombole di gas e altri materiale infiammabili
- Effettuare manutenzione su motori
- Fare pubblicità
- Pescare da terra
Insomma, alcune regole sembrano a dir poco sacrosante per un corretto utilizzo della spiaggia, come il divieto di inquinare, che non bisognerebbe nemmeno indicare in un Paese che vuole considerarsi civile. Tuttavia, allo stesso tempo, in questo elenco sono facilmente riconoscibili anche una serie di divieti che secondo qualcuno sarebbero a dir poco esagerati: come il divieto di mangiare. Questo obbligherà la maggior parte dei turisti a doversi rifugiare in un luogo adibito al ristoro.
Gli abitanti di Sant’Antioco si dividono: la risposta del sindaco
Le polemiche in quel della Sardegna non sono affatto mancate. Così facendo, sostengono gli abitanti del posto, si rischia di uccidere il turismo. Allo stesso tempo lo stesso sindaco ha ammesso questa politica, oltre ad aver ricalcato a grandi linee una vecchia ordinanza regionale, ha anche lo scopo di salvaguardare il proprio territorio. Anche a costo di perdere qualche visitatore in più.
In questo momento che l’estate sta entrando nel vivo, le restrizioni adottate da Sant’Antico sembrano uniche nel loro genere. Per quanto quasi tutte le spiagge sono andate incontro a delle severe normative, la località sarda sembra non avere rivali né in Italia né nel resto del mondo. Se la scelta fatta sarà stata davvero quella vincente, si potrà dirlo solo in autunno quando il periodo del turismo balneare farà ormai parte del passato.