L’Italia è uno dei paesi che sta lottando contro il fumo, alla ricerca di modi per cercare di limitare il consumo delle sigarette. Negli ultimi giorni si è parlato ripetutamente della possibilità di non poterlo fare più nemmeno all’aperto.
Il problema del fumo va discusso con attenzione perché purtroppo è uno dei danni maggiori che si arreca alla nostra salute. Si sta ragionando su diverse possibili soluzioni verso la tutela della salute dei fumatori ma soprattutto di quelli che non fumano e vengono colpiti dal fumo passivo.
Negli ultimi anni sono stati fatti diversi passi contro il fumo, come quello che ha portato alla presenza di foto molto forti sui pacchetti di sigarette. Questi avrebbero di fatto dovuto indurre a smettere di fumare le persone, anche se di fatto sono rimasti vani tentativi che nei sondaggi non ci hanno parlato di una diminuzione in tal senso.
Sta di fatto che la stampa ha anticipato alcune situazioni legate a un DDL che avrebbe dovuto limitare il tutto. Pare infatti che sia in arrivo una nuova stretta con divieti estesi alle fermate dei mezzi pubblici, nei parchi dove sono presenti bambini e donne incinta e in altri luoghi. La news ha acceso la polemica sui social network con Matteo Salvini che su Twitter ha scritto: “Le sigarette elettroniche stanno aiutando in molti ad abbandonare quelle normali. Da ex fumatore che ha smesso quattro anni fa il divieto di fumare all’aperto appare esagerato. Voi che ne dite?“.
Intanto la Legge Sirchia ha compiuto dieci anni. Nel 2012 infatti il decreto legge n.158 introduce il divieto di vendita di sigarette ai minori 18 anni rispetto a prima che si parlava di 16 anni con una legge lanciata dal Decreto Regio del 1934 e rimasta in piedi per circa ottant’anni. Sono varie le leggi applicate in Italia in merito dal 2000 a oggi. Nel 2003 con la Legge 3 si è esteso il divieto al fumo anche a tutti i locali chiusi, compresi luoghi di lavoro privati, esercizi commerciali, palestre e centri sportivi.
Nel 2003 invece si parla di regolamentazione della composizione dell’etichettatura dei prodotti legati al tabacco con il decreto legislativo n.184. Nel 2004 invece il 300 regolamenta pubblicità e sponsorizzazioni.
Secondo quanto raccolto da Notizie.com pare però che non esista di fatto nessuna bozza di DDL contenenti misure stringenti in tale senso per i fumatori. Specificando che le indiscrezioni su citate di fatto siano un po’ premature nel guardare al futuro. Questo perché il ministro della salute Orazio Schillaci ha sì sottolineato del suo potenziale intervento futuro in maniera, ma non sembra intenzionato ad agire ora senza una concertazione politica.
Se si arriverà a tale DDL sarà importante un continuo colloquio tra Schillaci e la Presidenza per arrivare alla soluzione più giusta. Sembra dunque che tutte le cose raccontate in queste settimane siano prive di fondamento e di fatto non sussista in tal senza realtà. Anche se, ripetiamo, non è da escludere che si possa intervenire in maniera netta in futuro.
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