Novak Djokovic è finito al centro di una bufera dopo la finale di Wimbledon persa contro Alcaraz: cos’ha fatto il campione di tennis?
Il 2023 di Djokovic era cominciato all’insegna dei successi. Il fortissimo tennista ha preparato la stagione per ottenere i massimi risultati nei tornei dello Slam, consapevole che ormai il suo corpo non gli consente di essere al massimo livello per tutta la durata dell’anno. Il tempo avanza anche per i campionissimi e prima o poi anche loro devono arrendersi a quella che è una legge di natura.
Pensava, Novak, che questa gestione del tempo e degli sforzi sarebbe bastata per recuperare il primo posto in classifica nel ranking ATP, ma soprattutto che gli avrebbe consentito di raggiungere il Grande Slam e di eguagliare le 8 vittorie di Federer a Wimbledon. Djokovic è infatti arrivato a Londra tirato a lucido, più in forma dello scorso anno, quando aveva ottenuto la settima attestazione sui prati inglesi.
Quando in semifinale ha schiantato il nostro Jannik Sinner (il quale lo scorso anno lo aveva fatto sudare costringendolo ad una rimonta dallo 0-2), tutti avevano pensato che l’appuntamento tra Novak e quest’alta pagina di storia del tennis era solo questione di qualche ora. Ma la finale è andata in modo diverso e non perché Djokovic abbia giocato sotto il proprio livello o sia incappato in una giornata no.
La finale di Wimbledon è cominciata con un Djokovic intenzionato a chiudere quanto prima la contesa. Nel primo set non c’è stata storia, il serbo ha vinto con un netto 6-1 e tutti hanno pensato che nemmeno il fenomeno spagnolo sarebbe stato in grado di fermarlo in questa occasione. Alcaraz, come tutti i fuoriclasse, si esalta nella difficoltà e nel secondo set è riuscito ad alzare improvvisamente il livello del suo tennis.
Grazie all’aumento di giri del tennista spagnolo, il secondo set ha regalato ai presenti uno spettacolo eccezionale. Ogni punto è stato tiratissimo, con scambi caratterizzati da potenza, velocità, agilità e colpi da biliardo o di grande sensibilità tecnica. Al termine di un tiratissimo tie break, Alcaraz si è aggiudicato il set per 7 a 6.
Djokovic ha accusato il colpo e nel terzo set la sensazione di tutti è stata che Alcaraz avesse girato la partita in proprio favore, visto che è riuscito a vincere per 6-1 ed a portarsi sul 2 a 1. Ma proprio in quel momento è uscito l’orgoglio del grande campione, Novak ha alzato nuovamente i giri del motore ed ha vinto con forza e determinazione il quarto set per 6-3.
A quel punto tutto era possibile, un altro tennista avrebbe probabilmente ceduto alla pressione e si sarebbe accontentato di aver fatto sudare il campionissimo, ma Alcaraz è un cannibale, uno di quei talenti che nascono una volta per generazione e nel quinto set non ha ceduto praticamente nulla, vincendo per 6-4 e dimostrando ancora una volta che al momento nessuno può arrivare al suo livello.
In un match di questo livello, così tirato, l’adrenalina è al massimo e così anche nervi e sforzo fisico. Quando Djokovic si è reso conto che non sarebbe riuscito a battere Alcaraz perché la sua fase difensiva era impenetrabile, si è lasciato andare ad un gesto di stizza non proprio esemplare: dopo aver perso un punto decisivo ha lanciato la racchetta con foga per terra e l’ha spaccata.
L’episodio ha colpito negativamente tutti: i fan di Djokovic perché hanno capito la sua frustrazione e dunque che non c’era più nulla da fare, gli appassionati di tennis perché vedere simili reazioni è tutt’altro che edificante. Proprio di questo si è lamentato un appassionato di tennis nella rubrica dei lettori del settimanale ‘Nuovo Tv‘, dicendosi molto deluso dal comportamento del campione:
“Un campione come lui, che ha vinto praticamente tutti i tornei di tennis più importanti, non può comportarsi in questo modo. Un esempio bruttissimo per tutti gli spettatori, in particolare per i giovanissimi. Tifavo per lui, ma dopo quel gesto sono contento che abbia vinto il suo rivale“.
La delusione e l’amarezza del lettore viene compresa appieno dal curatore della rubrica – Alessandro Cecchi Paone – il quale sottolinea come da tempo i protagonisti del tennis e anche gli spettatori sulle tribune siano cambiati. Se un tempo infatti eleganza e sportività erano sinonimo di tennis, adesso dagli spalti si osserva un tifo da stadio e i tennisti sono sempre più frequentemente protagonisti di scenate e gesti poco edificanti.
In tal senso, Djokovic non è nuovo a comportamenti che infrangono l’etichetta. Nel 2021, sempre nella finale di Wimbledon, aveva prima zittito e successivamente provocato il pubblico che tifava palesemente per Matteo Berrettini. Insomma non sorprende più di tanto che possa lasciarsi andare ad un plateale gesto di stizza come quello visto qualche giorno fa.
Nei prossimi mesi e probabilmente nei prossimi anni il duelle tra Djokovic e Alcaraz si ripeterà più volte, ma alla lunga il serbo dovrà per forza di cose appendere la racchetta al chiodo e ci si chiede chi possa contrastare lo strapotere dello spagnolo. La nuova generazione ha tanti interpreti interessanti come Rune, Ruud e Felix Auger-Aliassime sono giovani di grande talento, poi ci sono Tsitsipas e Rublev, di una generazione antecedente ma ancora molto giovani. Non vanno dimenticati inoltre i nostri Jannik Sinner e Lorenzo Musetti, due capaci di battere Alcaraz in questi anni.
Ma al di là del singolo incontro, chi può contrastare il dominio di Alcaraz in classifica? Nessuno di quelli nominati sembra avere il talento per mettergli il bastone tra le ruote, ma è stato lo stesso tennista spagnolo ad indicare il tennista più ostico che ha incontrato tra quelli appartenenti alla nuova generazione: “In questo momento credo di avere un rivale che segua queste caratteristiche e sto parlando di Jannik Sinner. Non ho paura a dirlo, io e lui abbiamo già avuto grandi battaglie su tutte le superfici e in vari tornei e credo che anche in futuro lotteremo insieme per i titoli più importanti”.
Da italiani non possiamo che augurarci che le parole di Alcaraz si avverino e che il nostro Sinner possa davvero diventare il principale rivale dello spagnolo negli anni a venire, magari anche a superarlo e a guadagnare il primo posto in classifica. Attualmente la classifica e i risultati indicano una netta differenza tra i due, ma Sinner è un diesel, incontro dopo incontro migliora e gli manca poco prima di potersela giocare alla pari stabilmente contro tutti i migliori al mondo.
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