Dopo Shein accusata un’altra azienda: “Sfrutta i lavoratori”

Da anni il fenomeno dello sfruttamento sta prendendo piede: dopo le accuse a Shein, adesso, anche un’altra azienda è sotto l’occhio del ciclone.

Patagonia è un marchio di moda noto per il suo attivismo ambientale e la sua sensibilità ai temi della sostenibilità. È anche molto attento alle esigenze dei suoi dipendenti e dei lavoratori dell’abbigliamento in generale.

accuse azienda simile a shein
Non solo Shein: un’altra importante azienda sembrerebbe sfruttare i propri dipendenti – grantennistoscana.it

A settembre dello scorso anno, l’azienda ha annunciato che donerà praticamente tutti i suoi guadagni per contribuire a proteggere il pianeta. L’intero patrimonio azionario dell’azienda sarà trasferito a fondazioni e organizzazioni no-profit dedicate a “combattere la crisi ambientale e difendere la natura“.

Molti commentatori internazionali avevano accolto con favore questa notizia. Altri avevano accusato l’azienda di fare greenwashing, la pratica commerciale per cui un’azienda professa determinati meriti ambientali per poi nascondere demeriti (sia ambientali che non) ben peggiori.

Per quanto riguarda il rapporto con i lavoratori, Patagonia ha sempre sostenuto l’importanza di condizioni di lavoro sostenibili e salari minimi che permettano ai lavoratori di vivere tranquillamente. Lo scorso dicembre, in occasione del Natale, aveva addirittura concesso una settimana di vacanza a tutti i dipendenti.

Tuttavia, un nuovo rapporto di Follow The Money (FTM), una piattaforma di giornalismo investigativo, ha dichiarato che l‘azienda è stata trovata a produrre nelle stesse fabbriche in cui i marchi di fast-fashion acquistano i loro vestiti. Questo potrebbe significare che i dipendenti lavorano nelle stesse condizioni precarie di quelli di aziende tanto criticate come Shein.

Il lavoro a basso costo sembra essere una costante nel mondo della moda

Secondo il rapporto, Patagonia produce alcuni dei suoi abiti nella fabbrica di Regal Image nello Sri Lanka, dove vengono prodotti anche gli abiti di Primark e altri marchi della moda usa e getta.

FTM ha visitato la fabbrica e ha parlato con vari dipendenti, tra cui il manager della fabbrica, Kevin Fernando, che ha dichiarato di non aver notato alcuna differenza tra lavorare con Patagonia e lavorare con i marchi della moda veloce.

Patagonia ha recentemente approvato la fabbrica dello Sri Lanka come fornitore. In precedenza l’azienda aveva dichiarato di “lavorare solo con fabbriche che sono affini e condividono i valori dell’azienda“. In totale, il marchio di moda collabora con 61 fabbriche, due delle quali si trovano negli Stati Uniti, una in Portogallo e il resto in 12 paesi a basso costo del lavoro. La maggior parte dei prodotti viene realizzata in Vietnam e nello Sri Lanka.

patagonia si affida ad aziende con cattive condizioni dei lavoratori
I canali social di Patagonia dipingono il brand in maniera molto vicina alle tematiche ambientali – grantennistoscana.it

Per essere idoneo a produrre articoli per il marchio Patagonia, un fornitore deve soddisfare vari criteri di sostenibilità indicati in un codice di condotta, tra cui:

  • l’assenza di lavoro minorile o lavoro forzato;
  • l’intolleranza verso le molestie fisiche, sessuali e verbali;
  • devono essere rispettate tutte le leggi nazionali;
  • i manager non possono richiedere ai dipendenti di fare straordinari e devono garantire condizioni di lavoro salubri;
  • le settimane lavorative non possono superare le 60 ore o più di sei giorni consecutivi.

Patagonia fa ispezionare la fabbrica almeno una volta all’anno da un ispettore indipendente, secondo quanto affermato da FTM. Inoltre, anche due ONG effettuano controlli. Questi istituti forniscono al processo produttivo e ai vestiti di Patagonia anche un’etichetta di sostenibilità.

Tuttavia, alcuni di questi documenti sono stati resi pubblici. Al loro interno è possibile trovare decine di violazioni.

La fabbrica che produce per Patagonia ha un grave problema di sfruttamento del lavoro

Un problema, secondo FTM, appare in tutti i rapporti: i lavoratori tessili nelle fabbriche che producono abiti per Patagonia lavorano fino a 17 ore al giorno e più di 80 ore a settimana. È un numero molto più alto di quanto Patagonia dichiari di consentire nel suo codice di condotta e oltre a quanto è legalmente consentito.

i lavoratori di patagonia vengono sfruttati
Paesi come lo Sri Lanka ospitano molti stabilimenti in cui si producono vestiti per l’industria della moda – grantennistoscana.it

Il responsabile dei lavori, con cui FTM ha parlato, ha assicurato che i suoi dipendenti lavorano al massimo cinque giorni a settimana e 10 ore al giorno. Tuttavia, un dipende ha detto a FTM durante una visita che lavora un turno di 14 ore. La violazione è stata riportata al responsabile, che ha scrollato le spalle e ha risposto: “C’è molto lavoro da fare“.

Dalle conversazioni con un sindacato, Stand Up Movement Lanka, sembrava addirittura che i dipendenti facessero uso di droghe per raggiungere gli obiettivi di produzione e reggere il ritmo di lavoro.

Patagonia definisce un vantaggio la produzione nelle fabbriche della moda veloce

Patagonia ha definito un vantaggio il fatto che l’azienda produca nelle stesse fabbriche degli altri marchi. “Siamo un attore piuttosto piccolo nell’industria dell’abbigliamento. Cerchiamo sempre modi per aumentare il nostro impatto e alzare gli standard del settore in generale. Per questo motivo, è cruciale continuare a partecipare a strutture produttive condivise“, ha dichiarato Patagonia a FTM.

L’azienda ha promesso all’inizio della sua attività che tutti i dipendenti della sua catena di lavoro guadagneranno un salario dignitoso entro 10 anni. Poco tempo dopo, Patagonia ha affermato che il 40 percento delle sue fabbriche sta già pagando un salario accettabile. In quali fabbriche ciò accade, però, Patagonia non lo ha specificato, secondo FTM.

patagonia, azienda contro la FTM
Patagonia ha come obiettivo il miglioramento delle condizioni di lavoro di tutti i lavoratori del settore – grantennistoscana.it

In risposta all’articolo, Patagonia ha inviato un ulteriore comunicato a FTM: “Stiamo lavorando con i nostri fornitori ed esperti del lavoro per ideare e testare strategie che consentano alla fabbrica di pagare di più i suoi lavoratori, migliorando l’efficienza delle linee di produzione e dei sistemi di risorse umane con costi reali. Si tratta di un lavoro complesso che stiamo cercando di risolvere insieme ai nostri fornitori“.

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