Se adorate le piante ma il vostro salotto è ormai pieno, prima di posizionarne alcune in camera da letto dovete assolutamente sapere queste cose
Per quanto in camera da letto non si faccia molto fuorché dormire, arredarla in modo corretto e coerente con i propri gusti è importante, soprattutto se si vive in appartamento. Innanzitutto, è fondamentale che sia comoda e che gli spazi siano ben organizzati, in modo che risulti sempre ordinata: una camera non funzionale potrebbe ostacolare il giusto riposo. Inoltre, arredarla nel modo che più piace la rende un ambiente accogliente, perfetto non solo per dormire serenamente ma anche per chi ci trascorre delle ore lavorative.
Se siete amanti delle piante e del giardinaggio, sicuramente il vostro salotto sarà già colmo di fioriture e profumi di tutti i tipi, così come il balcone: questa è la stagione perfetta per rendere i propri spazi domestici dei veri e propri giardini urbani. Nel caso in cui però tu non abbia più spazio tra il divano e la cucina, prima di posizionare qualche pianta in camera da letto è bene che tu sappia alcuni dettagli: ecco le informazioni principali.
Dormire con le piante in camera: leggende e verità
Sicuramente, se sei un amante delle piante, hai già sentito dire più e più volte che metterle in camera da letto può ostacolare il tuo sonno e soprattutto la tua ossigenazione. Ciò a cui fa appello questa versione dei fatti è l’avvelenamento da anidride carbonica: poiché di notte le piante rilasciano l’anidride carbonica e consumano ossigeno, non effettuando la sintesi clorofilliana a causa dell’assenza di luce, a lungo si è pensato che dormire in una stanza dove le piante stanno rilasciando anidride carbonica potesse in qualche modo far male al corpo.
In realtà, pur essendo vero che durante la notte le piante consumano ossigeno e rilasciano CO2, di fatto la quantità è davvero irrisoria, soprattutto se si parla di una pianta d’appartamento e quindi solitamente piccola. Dall’altro lato, un’altra teoria su cui si basa la leggenda metropolitana delle piante pericolose se poste in camera da letto è quella che, proprio nelle ore notturne, queste “rubino” ossigeno e quindi provochino una difficoltà respiratoria a chi sta dormendo. Anche in questo caso, però, si tratta solamente di una leggenda metropolitana, basti pensare che la CO2 emessa da una pianta durante la notte è infinitamente minore di quella prodotta, nello stesso lasso di tempo, da un animale o da un altro essere umano.
La verità
Giungiamo quindi alla verità: non c’è alcun pericolo nel mettere in camera da letto qualche pianta, se fa piacere averla attorno a sé durante le ore dedicate al riposo. Anzi! Molte di loro sono addirittura in grado di migliorare la qualità del sonno, poiché riescono a purificare l’aria da sostanze indesiderate. Sono moltissime le piante che si possono mettere a fianco del letto, quindi: ora vi parleremo delle più adatte, soprattutto in virtù delle loro qualità di purificatrici.
Aloe Vera, la pianta dal gel miracoloso
Ebbene sì, una delle piante perfette per la camera da letto è l’Aloe Vera. Dalle sue spesse foglie carnose si può ricavare un gel miracoloso per i dolori e, di notte, proprio le stesse foglie sono efficaci nel rimuovere dalla camera da letto parte degli agenti tossici che possono ostacolare il riposo e la respirazione, tra cui la formaldeide, lo xilene e il toluene. Inoltre, le foglie dell’Aloe Vera sono dei bioindicatori: se notate la comparsa di macchie marroni, significa che l’ambiente in cui si trova è fortemente inquinato.
Se volete mettere l’Aloe Vera in camera da letto, il luogo migliore è quello vicino a una finestra, così che riceva luce solare tutto il giorno. In generale, bagnatela quando ne ha bisogno senza eccedere e soprattutto lasciatele molto spazio, poiché se curata bene tende a crescere e ad allargarsi.
Sanseveria, perfetta in camera: cosa fa
Un’altra pianta perfetta per la camera da letto, nonché davvero elegante e in grado di arredare ottimamente l’ambiente, è la Sanseveria. Secondo alcuni studi condotti addirittura dalla NASA, questa pianta riesce a ridurre in modo drastico la quantità di CO2 presente nella stanza e, addirittura, durante le ore notturne produce ossigeno. Non sono poche le persone che, mettendola a fianco del proprio letto, hanno notato un miglioramento del sonno, nonché la diminuzione di emicrania.
Innanzitutto, è importante che durante il giorno la camera da letto venga ben ossigenata, così che anche la pianta possa rinnovarsi. Per curare la Sanseveria basta pochissimo: bagnatela di rado, solo quando il terriccio è molto secco e in generale ogni sette giorni in estate e ogni 15 giorni in inverno. Non spruzzate le sue foglie poiché non ama l’umidità, piuttosto spolveratela frequentemente.