Sapete quanti anni ha la donna più anziana del mondo? Quando lo saprete resterete a bocca aperta, non lo immaginereste mai!
Entriamo nel campo dei numeri da record senza ombra di dubbio, quando parliamo dell’età di questa signora la cui storia sta facendo il giro del mondo. Per lei sembra che non esistano confini né ostacoli, la sua storia ha davvero dell’incredibile.
L’argomento è la longevità, e più nello specifico il caso dei cosiddetti ultracentenari. Passare la soglia dei cento anni è chiaramente un riferimento generico per indicare coloro che hanno delle vite molto lunghe, ma nel caso di questa donna il tetto è stato superato di gran lunga.
Longevità da record, il caso della famiglia sarda
Gli anziani più longevi del mondo entrano da anni di diritto nel famoso Guinness World Records, che si occupa di registrare tutti i casi unici in diversi ambiti della nostra società. Anche l’Italia è entrata, nel 2012, nel libro dei record, con la storia della famiglia più longeva del mondo.
Si tratta della famiglia Melis di Perdasdefogu, nel Nuorese, paese della Sardegna dove abita il maggior numero di centenari in vita rispetto al numero di residenti: 1 ogni 222 abitanti. I Melis hanno contribuito ad un ulteriore record, quello della famiglia più longeva del mondo, con 9 fratelli che tutti insieme hanno superato gli 830 anni di vita.
Gli ultimi 2 casi record mondiali
A gennaio, all’età di 118 anni, è morta quella che fino all’inizio di quest’anno era considerata ufficialmente la donna più longeva del mondo, Suor André, una monaca che viveva in una casa di riposo a Tolone.
Suor Andrè aveva ereditato il titolo da record nel 2022, dopo la morte della donna giapponese morta a 119 anni, Kane Tanaka. Suor André purtroppo non è riuscita per pochi giorni ad eguagliare la nonnina del Sol Levante, raggiungendo il numero record di 119 anni. Alla scomparsa della suora francese, il primato è arrivato in Spagna, ed è passato a Maria Branyas Morera, di 116 anni; la donna vive ad Olot in Spagna, ma in realtà è nata in California. Ma c’è una donna che, secondo le cronache degli ultimi giorni, ha superato tutti in fatto di numeri.
Dona Júlia, la donna più anziana del mondo
Dona Júlia, è questo il nome col quale tutti la conoscono, ha raggiunto un record mondiale a tutti gli effetti questo mese di giugno, quando ha soffiato ben 123 candeline.
Amantina dos Santos Duvirgem, è questo il vero nome di Dona Júlia, vive a Tibagi, nello stato del Paraná, e proprio in questi giorni è stata protagonista di una festa che tutta la comunità le ha voluto dedicare per questo vero e proprio record.
La Prefeitura de Tibagi su Facebook ha testimoniato passo passo con molte fotografie, la bellissima festa di compleanno che si è svolta nella sala della Cappella di São Sebastião e che ha visto accorrere i compaesani di nonna Amantina per farle gli auguri.
La nonnina brasiliana che ha festeggiato ben 123 anni circondata dall’affetto dei propri cari, mangiando la torta realizzata in suo onore, ed addirittura ha voluto alzarsi per un piccolo ballo in compagnia.
Il problema della certificazione
Nella felicità condivisa per un traguardo così importante, si è andato però ad insinuare un piccolo neo, quello legato alla certificazione ufficiale del Guinnes World Record. A quanto raccontano le cronache locali, il riconoscimento ufficiale del record non è al momento stato assegnato perché manca un elemento fondamentale: il certificato di nascita.
Amantina infatti, dichiara di essere nata il 22 giugno del 1900, ma purtroppo non esiste nessun documento che lo possa provare. Questo significa che, al momento, per l’ultracentenaria brasiliana non è possibile entrare ufficialmente nel libro dei record mondiali. Ma qual è il segreto della longevità di Dona Júlia?
Il segreto di longevità dei centenari
La storia di Amantina è incredibile, perché fa tornare in auge la questione degli ultracentenari e del loro elisir di lunga vita.
Stando ai racconti che ha fatto lei stessa, c’è una costante che ha accompagnato ogni giorno della vita di Amantina: le uova. Ebbene, la donna ha ammesso di mangiare uova sode tutti i giorni. La sua assistente, che le sta accanto da 20 anni e la conosce a memoria, ha ammesso che nonnina brasiliana “non prende medicine, non ha il diabete, il mal di testa o l’ipertensione“.L’alimentazione è un altro elemento in comune con gli altri centenari presenti nel mondo.
Suor André aveva raccontato a proposito di ciò che secondo lei le aveva fatto bene lavorare. “Dicono che il lavoro uccide, per me invece è stato il contrario. A me piaceva lavorare e assistere gli altri, prendermi cura dei bambini, è stato proprio il lavoro a farmi vivere, ho lavorato fino a 108 anni“. Ma anche qui, un piccolo segreto sembra essere legato a ciò che mangiava: un bicchiere di vino al giorno e un pò di cioccolata.
Il Minestrone dei Centenari
La ricetta della longevità per eccellenza sembra però quella che arriva proprio da casa nostra. E a fornircela sono i Melis, la famosa famiglia sarda entrata nel Guinnes dei Primati.
I Melis hanno infatti spiegato che mangiano sempre quello che hanno ribattezzato come Minestrone dei Centenari. La zuppa si prepara con verdure e legumi a chilometro zero, quindi cresciuti nell’orto, biologici e di stagione, e con pasta tipo la “fregola” (di semola di grano duro tipica del posto). Vino, uova, verdure. Sono questi i principali ingredienti che consumano i centenari; tutti regali della natura, una connessione diretta con la Madre Terra che gli anziani conoscono bene.