È questo il borgo sull’acqua più bello e piccolo d’Italia: ve ne innamorerete subito

Esiste un borgo in Italia quasi incantato: sorge sull’acqua, è piccolo ma questo è parte del suo fascino immenso. Ecco qual è e dove si trova.

C’è un borgo che sorge (quasi) sull’acqua, sembra quello delle favole, è tanto piccolo quanto magico e affascinante. Un luogo incantato che porta alla memoria i racconti fantastici e quei borghi medievali immersi nella natura che solitamente ne caratterizzano le ambientazioni.

Borgo incantato
Il borgo sull’acqua più bello d’Italia si trova in Umbria -GranTennisToscana

Sia chiaro, è un posto per pochissimi, letteralmente. Ci vivono solo 40 persone, in pratica quante, in una grande città, occupano un solo palazzo oppure un solo complesso abitativo. Ma niente paura: il fatto che ci viva così poca gente lo rende un posto incontaminato e forse proprio per questo è ancora più magico. Ecco dove si trova e come si chiama.

Borgo incantato sull’acqua

Si chiama Stifone, è una frazione del comune di Narni, in provincia di Terni. Questo meraviglioso borgo è situato lungo la riva sinistra del fiume Nera, in Umbria, ed è considerato il borgo più magico di Italia (oppure quantomeno uno dei più magici in assoluto). Esistente sin dal tempo degli antichi romani – i qiali costruivano qui le loro navi – oggi fa parte dell’itinerario delle Gole del Nera.

Borgo incantato sull'acqua
Il paesino di Stifoli è abitato solamente da 40 abitanti – Grantennistoscana.it

Come abbiamo anticipato, qui vivono solo 40 persone: il fiume crea un’ansa e una sorgente misteriosa subacquea – nessuno sa dov’è situata precisamente – riversa nel suo alveo migliaia di litri d’acqua, celebri per la loro particolare concentrazione di minerali che conferisce loro un colore turchese molto intenso.

Stifone si trova a 93 metri sul livello del mare. La roccia qui, su cui poggia il castello di Taizzano, la fa da padrone. Come abbiamo anticipato, qui un tempo i romani costruivano le loro navi e oggi è ancora possibile visionare i resti dell’antico cantiere navale romano lungo un canale artificiale.
C’è da aggiungere che gli scavi non si sono ancora conclusi, ma comunque vi è sul territorio un’associazione che si occupa di valorizzare la zona e di far aprire il sito archeologico il prima possibile (ma è tutto in mano delle istituzioni attualmente).
Ci sono comunque vari luoghi da vedere: in primis le rovine dell’Eremo di Santa Betta con tanto di cisterne e costruzioni diroccate, poi gli antichi lavatoi alimentati da acqua sorgiva. Ma non solo, perché meritano attenzione anche l’edificio del Monte Frumentario, la Chiesa di Santa Marina, il ponte sul Nera. Insomma qui chiunque può trovare qualcosa di grande interesse: ce n’è per tutti i gusti letteralmente.
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