Ha dovuto lottare contro mille avversità ma non si è di certo fatta scoraggiare, il racconto della cantante è da brividi
La malattia non è riuscita mai a piegarla, per ben tre volte si è rialzata con la forza che l’ha sempre contraddistinta. Poi l’ennesima battuta d’arresto con la morte del papà avvenuta lo scorso settembre. Emma Marrone è abituata a fare a pugni con la vita, la sua corazza fortunatamente l’ha salvata dai colpi più duri. Il segreto è stato portare con sé una buona dose di ottimismo in ogni situazione.
Le persone che le sono state vicine nei momenti più difficili, la famiglia e gli amici, non sono bastate. Ha dovuto metterci sempre del suo, è stata lei a dover fare i conti. Ci ha fatto il callo, arrivata a un certo punto, e ha pensato bene di cambiare la chiave di lettura: vedere sempre il bicchiere mezzo pieno, mai mezzo vuoto.
Come spiega in un’intervista rilasciata a Vanity Fair crede che “esista un karma” e che se le disgrazie sono capitate a lei, come a tanta altra gente, allora “è perché doveva andare così”. Il suo segreto per rinascere ogni volta? “Ho sempre pensato al risvolto positivo che sarebbe arrivato”. Ha combattuto non solo contro un destino avverso, ma anche contro i detrattori che continuano a prenderla di mira, come successo negli ultimi giorni.
Emma Marrone denuncia: “Stop al bodyshaming, non siamo nel Medioevo”
È l’ennesimo episodio di bodyshaming che riguarda Emma Marrone, alcuni utenti si sono precipitati a commentare sul suo profilo Instagram recapitandole messaggi che definire inappropriati è poco. La cantante non si è mai fatta intimorire comunque e ha sempre esposto alla gogna pubblica gli hater, come in questo caso una certa signora che scrive: “Emma tra poco spacca il palco se continua così”.
La Marrone fa lo screenshot e posta tra le sue stories l’invettiva: “Buongiorno dal medioevo. Per la sig.ra Claudia io spacco il palco per il mio peso. Togliete i social a ‘sta gente. Fai schifo Claudia, immensamente schifo”. Stessa cosa era successa l’anno scorso, quando aveva cantato al Festival di Sanremo Ogni volta è così, anche in quel caso non era riuscita a schivare giudizi poco carini nei suoi confronti. All’Ariston si era presentata davanti al microfono con un look coraggioso e affascinante, indossando anche delle calze a rete.
Era stato il blogger Davide Di Maggio a esprimere la propria opinione senza tanti filtri o giri di parole: “Se hai una gamba importante, eviti di mettere le calze a rete”. A stretto giro di posta il videomessaggio della trentanovenne, stanca di dover rispondere ogni volta a critiche del genere: “Non so se sia più imbarazzante o noioso questo commento di puro body shaming con linguaggio politically correct”.
Poi si era rivolta alle sue seguaci, e a tutte le ragazze in generale: “Il vostro corpo è perfetto così com’è, vestitevi come volete, calze a rete o minigonne. Amatevi e rispettatevi. Le persone purtroppo dimenticano che le parole hanno un peso”.
Anni fa aveva dovuto controbattere alle osservazioni di alcuni utenti sullo stato della sua pelle, dovendo ritirar fuori un momento doloroso della sua vita in cui ha dovuto sottoporsi a delle cure ormonali. “In faccia ho queste macchie dovute ai bombardamenti ormonali per i problemi di salute che ho avuto”. La malattia infatti la continua a tormentare da quasi vent’anni ormai.
Il coraggio di Emma nei momenti più duri
Prima di tutto il successo, prima di vincere Amici nel 2009 e il Festival di Sanremo nel 2012, prima di diventare giudice di X-Factor, Emma ha dovuto ricevere la peggiore delle notizie. Quando la fama era ancora lontana, a 24 anni, le viene diagnosticato un tumore all’utero, le dissero che in caso di complicazioni durante l’operazione le sarebbero rimasti due mesi di vita.
Lei firmò le carte per la donazione degli organi, i genitori non sapevano nulla. Eppure non si è mai fatta sfiancare dalle difficoltà: “Nel 2011 sono stata operata, il giorno dopo ero già un’altra e sentivo di aver vinto. Ricordo di essermi alzata, togliendomi il catetere, e sapevo di essere guarita. Sono crollata solo uscendo all’aria aperta con la mia stampella. Però non sono uscita sconfitta”, aveva ricordato al settimanale Chi.
La malattia l’accompagna da diverso tempo, è stata parte integrante della sua vita. Per ben tre volte ha dovuto affrontarla, come racconta nel documentario Sbagliata – Ascendete Leone per Amazon Prime: “Alla fine mi sono rassegnata, ho accettato tutto. Nell’intervento ho perso anche l’altro ovaio. Ecco, mi sono liberata, la dico io la verità. Ma non sono arrabbiata, sono grata alla vita perché ci sono ancora mentre tante altre donne non ce l’hanno fatta”.
E se un giorno avesse intenzione di diventare mamma potrà farlo grazie a una particolare procedura che le ha consigliato la dottoressa che l’ha seguita: “Le donne devono saperlo: si possono congelare gli ovuli. Se domani avrò voglia di fare un figlio potrò farlo, fortunatamente il medico che mi ha avuto in cura mi ha parlato del congelamento del tessuto ovarico” e non risparmia critiche alla mentalità chiusa del nostro Paese: “Ci sono troppi bigotti in giro, vorrei che le ragazze in questa condizione possano scegliere la strada da seguire”.
