Si può tenere fuori un fratello o una sorella dal testamento? La legge parla chiaro: ecco come funziona l’assegnazione dell’eredità.
Dopo la morte di Silvio Berlusconi, scomparso lo scorso 12 giugno all’età 86 anni in seguito ad una lunga malattia, in Italia si è tornati a parlare molto dell’eredità del Cavaliere. Una tematica certamente scottante sotto diversi punti di vista. Perché al di là delle sue aziende, nelle quali i suoi figli sono dentro già da anni, in molti si stanno chiedendo che ne sarà della sua eredità politica.
Forza Italia è rimasta senza leader e si sta cercando di capire se sarà qualcuno dei suoi famigliari a prendere in mano le redini del partito o se piuttosto verrà consegnato a qualcuno che il politico ha deciso di farlo di mestiere. Intanto è già stata segnata in rosso sul calendario la data del prossimo 26 giugno.
Giorno in cui i legali della famiglia Berlusconi apriranno il testamento per capire nel miglior modo possibile come verranno assegnati i suoi vari possedimenti. In attesa di capire quale sarà il lascito dell’ex Premier, quattro volte a capo del governo, è bene fare una panoramica su come funziona l’assegnazione dell’eredità. Ad esempio, è possibile tenere fuori un fratello da queste pratiche? La soluzione esiste ed è presto detta.
Un discorso, come detto, tornato in auge proprio in questi giorni. Soprattutto perché si è parlato molto dei figli e della compagna di Berlusconi ma non si è parlato praticamente mai dei suoi altri famigliari. L’ex leader di Forza Italia ha anche un fratello di nome Paolo che non si sa se è stato citato nel testamento pronto ad essere aperto nei prossimi giorni.
Possibile che Berlusconi abbia potuto lasciare fuori il proprio fratello dal testamento? Sì, il modo migliore per fare in modo che un determinato fratello o una sorella rimanga fuori dal lascito ereditario è quello di far redigere da un notaio un testamento che sia valido e legittimo. Lì bisogna indicare in maniera specifica chi sono gli eredi, con tanto di possibilità di omettere eventuali famigliari.
Insomma, a chi andranno i soldi o le proprietà del defunto è egli stesso a stabilirlo. A patto che tutto venga messo agli atti dal personale specializzato in questo tipo di procedure. Per la famiglia Berlusconi non sarà sicuramente stato troppo difficile arrivare ad una soluzione del genere.
Per la gente comune, invece, il consiglio è sempre quello di rivolgersi ad un legale esperto in matiera. Solo lui potrà dirvi, nel caso in cui ne abbiate necessità, quale sia il modo migliore per muoversi in base a quella che è la vostra personalissima situazione generale.
Ogni nazionale ha delle regole diverse, ciò che è certo è che, in Italia, ogni persona ha la possibilità di scegliere attraverso un testamento a chi donare i propri beni. I destinatari non devono per forza essere persone fisiche ma possono anche essere enti, aziende oppure organizzazioni.
Nel caso in cui il defunto prima di morire non abbia messo agli atti nulla di tutto ciò, il suo lascito andrà automaticamente agli eredi legittimi: figli, moglie e altri eventuali parenti stretti. Ad ognuno di loro lo Stato garantisce una quota minima dell’eredità.
La soluzione migliore per qualsiasi famiglia, in caso non si siano specifiche particolari, è sempre quella di avvalersi di un avvocato esperto in materia. Solo loro potranno chiarire tutti i dubbi circa il testamento e l’eredità. Una situazione che rimane certamente delicata anche per quanto concerne i rapporti tra famigliari dopo la dipartita del loro caro.
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