Devi prendere l’aspirina? Attenzione a questi 3 errori, possono avere gravi conseguenze sulla salute

L’aspirina è uno dei farmaci che usiamo più spesso e con più leggerezza, è anche considerata tra i più sicuri, ma ci sono errori da evitare per non incorrere in effetti collaterali.

L’aspirina è un medicinale a base di acetilsalicina, una molecola in grado, come sappiamo, di alleviare i sintomi infiammatori come febbre e dolori influenzali. Viene anche utilizzata, in piccolissime dosi, per prevenire malattie cardiovascolari anche gravi, come l’ictus.

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Nonostante sia considerata una vera e propria panacea e si possa acquistare in farmacia anche senza ricetta, l’aspirina è comunque un medicinale e, come tutti i medicinali, presenta delle controindicazioni. Sapere quali siano diventa fondamentale per evitare di commettere errori di somministrazione che potrebbero danneggiare pesantemente la salute di un paziente.

Gli errori più gravi che si possono commettere con l’aspirina

1 – PRENDERE L’ASPIRINA A STOMACO VUOTO

A causa del fatto che è un medicinale molto familiare e di uso comune, spesso sottovalutiamo l’impatto chimico dell’acetilsalicina sul nostro organismo. Soprattutto chi utilizza l’aspirina molto spesso o in maniera continuativa dovrebbe evitare assolutamente di prendere l’aspirina a stomaco vuoto.

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Il motivo è che questo farmaco può danneggiare il rivestimento interno dello stomaco, arrivando addirittura a causare ulcere (nei casi peggiori) o forti bruciori di stomaco (nei casi meno gravi). Devono prestare particolare attenzione a questo problema sia le persone che soffrono già di problemi gastrointestinali ma anche coloro che assumono alcolici spesso e in grandi quantità.

2 – NON SOMMINISTRARE L’ASPIRINA A RAGAZZI SOTTO I 16 ANNI

L’aspirina non è un medicinale per bambini e per ragazzi, ed è un’informazione da tenere assolutamente presente quando ci si trova a dover curare sintomi febbrili nei giovani. Nei soggetti giovani e giovanissimi l’aspirina favorisce la comparsa di problemi al fegato e addirittura della sindrome di Reye, che provoca danni ingenti al fegato e al cervello.

Nei soggetti colpiti dalla sindrome di Reye il fegato smette di funzionare normalmente e possono presentarsi infiammazioni ed edemi cerebrali che possono peggiorare moltissimo le facoltà mentali del paziente.

3 – NON ASSUMERE ASPIRINA E CARDIOASPIRINA INSIEME

La cardioaspirina e l’aspirina svolgono praticamente la stessa funzione e sono formulate a partire dalla stessa molecola. La differenza fondamentale sta nel fatto che la cardioaspirina possiede un rivestimento gastro resistente che impedisce alla capsula di sciogliersi nello stomaco, evitando infiammazioni e limitando il rischio di ulcere. Rispetto all’aspirina classica la cardioaspirina ha un dosaggio molto inferiore (100 mg invece di 500 mg) e ha la funzione di rendere il sangue più fluido.

Chi assume regolarmente la cardioaspirina non deve prendere l’aspirina per curare episodi di febbre e dolori perché gli effetti dei due farmaci si sommerebbero e il rischio di emorragie sarebbe molto elevato.

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