Esiste un’ora ideale per andare a dormire? Calcolala così e noterai subito i benefici

Se fino a una certa età dormiamo tutti molto serenamente, diventando adulti le cose si complicano. Ecco però come capire l’ora esatta per andare a dormire

Dormire non è solo un piacere, ma anche un dovere. Il sonno è infatti fondamentale per la salute e il benessere di corpo e mente, tant’è che la privazione del sonno nell’antichità era usata come forma di tortura psicologica. Dormire una buona quantità di ore ed avere un sonno riposante sono due toccasana a cui nessuno deve rinunciare, neanche nelle peggiori condizioni di stress e di tensione. Ecco come capire qual è l’ora giusta per andare a letto, per te: scoprilo subito, è facilissimo.

Qual è l'ora ideale per andare a dormire
Qual è l’ora ideale per andare a dormire: come stabilirlo (grantennistoscana.it)

Se fino a quando siamo piccoli andiamo a letto e dormiamo fino al mattino seguente senza mai svegliarci, da una certa età in poi le cose si complicano e non di poco. L’arrivo dei figli, l’aumento di responsabilità e di pensieri e tensioni ed eventuali problemi di salute possono rendere il sonno altalenante e poco riposante, con conseguenze nette sulla lucidità mentale. Se sai di dormire male, è fondamentale che tu vada almeno a letto presto: ecco qual è l’ora giusta, in base a chi sei e come vivi.

Quante ore di sonno? Variano in base all’età

Ogni fase della vita ha le sue esigenze e le sue priorità. La quantità di sonno di cui una persona ha bisogno varia non solo in base a quanto è stanca, ma anche in riferimento alla sua età: man mano che si invecchia, questa necessità diminuisce. Dalla nascita fino ai tre mesi di vita, infatti, il neonato deve dormire tra le 14 e le 17 ore, tempo che dai 4 agli 11 mesi si riduce dalle 12 alle 16 ore.

Quanto si deve dormire: dipende dall'età
Le ore di sonno di cui abbiamo bisogno dipendono dall’età (grantennistoscana.it)

Per i bambini tra il primo e il secondo anno di vita, le ore di sonno devono essere tra le 11 e le 14, mentre nell’età della scuola materna i bambini devono dormire dalle 10 alle 13 ore. In età scolare, quindi dai 6 ai 12 anni, le ore diventano tra le 9 e le 12 mentre, in piena adolescenza, i ragazzi hanno bisogno di 8-10 ore di sonno. Dai 18 ai 65 anni, poi, il numero di ore varia da un minimo di 7 a un massimo di 9 mentre, dai 65 in poi, si riduce ulteriormente tra le 7 e le 8.

Il fabbisogno personale: come calcolarlo

Ovviamente, quelli che vi abbiamo elencato sopra sono criteri generali, da coniugare poi in ogni situazione privata e personale. Oltre allo stabilire quante sono le ore minime di sonno in base alla propria età, ci si deve chiedere come ci si sente al risveglio, se si soffre di sonnolenza diurna e se si fa affidamento al caffè per rimanere attivi durante la giornata. Se, dopo la notte, ci si sente stanchi e non riposati, probabilmente si ha bisogno di qualche ora in più rispetto agli standard suggeriti.

Di quante ore di sonno si ha bisogno
Di quante ore di sonno si ha bisogno: come ci si sente al risveglio? (grantennistoscana.it)

I sintomi principali della carenza di sonno sono irritabilità, occhiaie nere e pesanti, pelle opaca e poco luminosa, ansia e scarsa lucidità mentale, poca concentrazione, maggiore appetito e lentezza nel processo decisionale. Se, nonostante si dormano le ore suggerite in base alla propria età, questi sintomi sono frequenti e quasi quotidiani, allora è necessario aumentare le ore di riposo notturno.

L’orario della sveglia

Le ore di sonno, poi, si stabiliscono anche in base all’orario della sveglia: se si devono dormire 8 ore ma alle 6 suona la sveglia, non si può andare a letto a mezzanotte. Sebbene questo ragionamento sembri scontato, oggi come oggi è sempre più difficile andare a letto presto poiché gli impegni di lavoro, di famiglia e la tendenza della società a ironizzare su chi ha questa abitudine tendono a renderla poco appetibile, quasi “imbarazzante”. Lasciate perdere chi vi giudica per le vostre abitudini e investite sul vostro sonno: la vostra salute vi ringrazierà.

Le conseguenze di un buon sonno sul corpo

Dormire adeguatamente non è utile solo a breve termine, per essere più lucidi durante la giornata e per non avere sonno. Secondo degli autorevoli studi, infatti, è anche protettivo nei confronti di patologie come la depressione, l’ictus e le malattie cardiache, inoltre regola il rilascio di ormoni che controllano l’appetito, il metabolismo e la crescita.

Conseguenze sulla salute del dormire bene
Dormire bene è protettivo nei confronti di molte patologie (grantennistoscana.it)

Di conseguenza, avere buone abitudini in merito alle ore di sonno aiuta a controllare il peso e favorisce un buon funzionamento del sistema immunitario, rendendoci più forti di fronte a virus e batteri stagionali. Importante l’influenza anche sul rischio di sviluppare malattie croniche come il diabete e l’ipertensione. Insomma, dormire bene dà solo ed esclusivamente benefici sulla salute a breve e a lungo termine e, sebbene comporti la rinuncia a qualche occasione di divertimento o di lavoro serale e notturno, vale la pena investirci le proprie energie e cercare di migliorare il proprio sonno.

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