L’estate è entrata nel vivo con la prima ondata di calore persistente, dobbiamo temere un clima rovente come l’anno passato?
Dopo aver vissuto una primavera anomala in cui le temperature sono sempre o quasi state al di sotto delle medie stagionali ed in cui il bel tempo è stato solo una parentesi tra giornate uggiose e piovose, c’era grande curiosità di scoprire come e quando sarebbe arrivato il vero caldo estivo. Sì perché ad eccezione di qualche giorno in prossimità del solstizio d’estate, infatti, le temperature fino a qualche giorno fa erano calde sì ma sopportabili.
La curiosità è stata presto soddisfatta lo scorso fine settimana, quando l’anticiclone africano ha preso possesso di tutta la Penisola facendo innalzare le temperature su tutto lo stivale. Già in questi giorni le colonnine di mercurio si sono innalzate decisamente sopra i trenta gradi in gran parte della Penisola e nei prossimi giorni sono previsti ulteriori aumenti di temperatura.
In base alle previsioni, il periodo più rovente di luglio dovrebbe verificarsi tra il 15 ed il 20, giorni in cui le medie saranno sui 38-40 gradi al Sud e sulle Isole maggiori e tra i 35 ed i 28 gradi al Centro-Nord. In queste giornate di pesante afa e caldo si potranno registrare picchi fino a 43° al centro della Sicilia e al centro della Sardegna.
Insomma sembra essere tornato nuovamente quel clima rovente che ha caratterizzato la scorsa estate (la seconda più calda dell’ultimo trentennio dopo il 2003) e che potrebbe portare grandi problemi nel caso dovesse perdurare. Le ondate di calore sono infatti pericolose per la salute – soprattutto dei soggetti più deboli – ma sono dannose anche per l’ambiente e le coltivazioni poiché causano siccità e favoriscono incendi.
Ondate di calore a causa di El Nino?
Da diverse settimane sentiamo che le temperature potrebbero diventare roventi a causa dell’influenza di El Nino, ovvero una periodica anomalia meteo marina che causa forti temporali nel Sud e Centro America e che cambia il clima anche nella zona mediterranea portando maggiore umidità e di conseguenza maggiore afa anche dalle nostre parti. Ma il caldo di questi giorni è causato o sarà causato davvero da questo fenomeno?
In realtà non è così, visto che per influenzare il clima nelle nostre estati El Nino dovrebbe presentarsi già a partire dalla primavera, cosa che in questo 2023 non si è verificata. Il caldo di questi giorni dunque è semplicemente legato alla risalita di correnti calde provenienti dall’Africa, un anticiclone che in questo momento sta agendo incontrastato ma che potrebbe anche essere mitigato dall’arrivo di correnti fredde in arrivo dal Nord Europa.
Anche quest’estate ci dobbiamo rassegnare al caldo rovente?
Ma cosa dicono le previsioni sul lungo periodo? Luglio e Agosto saranno insopportabili come lo scorso anno? Ci dobbiamo rassegnare a soffrire il caldo fino a settembre? Oppure in questo 2023 ci potremo godere un’estate più mite? Sappiamo che le previsioni a lungo termine sono meno precise di quelle giornaliere e settimanali, ma i nuovi modelli previsionali sono più affidabili che in passato e sebbene non si possa avere la certezza al 100%, possiamo comunque farci un’idea sull’andamento delle prossime settimane.
In tal senso sono sicuramente interessanti le previsioni rilasciate dal progetto Copernicus in collaborazione con il Centro Meteorologico Europeo. Queste ci informano che il mese di luglio dovrebbe essere meno rovente rispetto allo scorso anno. Questo non significa che non ci saranno ondate di caldo (d’altronde una la stiamo affrontando proprio in questi giorni), ma che i picchi di calore saranno più contenuti rispetto a quelli fatti registrare lo scorso anno.
Il mese più caldo della stagione estiva, come da tradizione, sarà dunque quello di agosto, in cui saranno registrate giornate davvero roventi e il caldo sarà più continuativo. Le previsioni indicano che ad agosto ci saranno delle temperature superiori alle medie stagionali (da 1 a 3 gradi di media in più) e che il mese sarà più caldo dell’agosto dello scorso anno. Nel 2022, infatti, dopo maggio, giugno e luglio con temperature costantemente roventi e superiori alle medie, agosto ha fatto registrare temperature meno estreme.
Un agosto più piovoso
Insomma arrivati ad agosto potremmo soffrire maggiormente il caldo, ma questa situazione sarà duratura? Il timore è quello che un lungo periodo di caldo intenso possa portare alla siccità e generare danni non solo alla vegetazione ma anche alle coltivazioni, con conseguente danno economico al settore agroalimentare. Un danno che si aggiungerebbe ad un periodo non propriamente felice a livello economico per l’Italia.
Le previsioni dei supercomputer utilizzati per il progetto Copernicus ci fanno però tirare un sospiro di sollievo, visto che anche sul fronte delle precipitazioni agosto 2023 dovrebbe essere completamente differente rispetto a quello dello scorso anno. Secondo i modelli previsionali, infatti, le fasi di sole si alterneranno con maggiore frequenza a fasi di rovesci temporaleschi. Ci sarà quest’anno maggiore spazio all’infiltrazione di correnti fredde dal nord che potranno generare piovaschi e temporali soprattutto al Nord Italia.
Sempre secondo quanto emerso dalle previsioni condivise dal Centro Meteorologico Europeo, pare che anche durante le giornate di sole possano esserci delle brevi parentesi piovose utili a fare respirare sia la vegetazione che le persone. Insomma quest’estate 2023 sarà calda, ma non sarà estrema come quella dello scorso anno. Una buona notizia sia per chi ha la possibilità di andare in vacanza, sia per chi dovrà continuare a lavorare anche ad agosto.