Fabrizio Frizzi, uno dei conduttori di maggiore successo. Un’anima bella che se n’è andata troppo presto.
Cinque anni senza Fabrizio Frizzi. Il popolare conduttore televisivo si spegneva proprio in questi giorni, nel 2018, presso l’ospedale Sant’Andrea di Roma. Oggi il ricordo dell’ultimo periodo vissuto dal presentatore.
La scomparsa di Fabrizio Frizzi ha segnato il mondo della televisione, ma non solo. Con il suo sorriso, il suo garbo, le sue capacità di intrattenere il pubblico, Frizzi era diventato uno di famiglia. Per questo, cinque anni fa, in tanti vollero rendergli omaggio dopo la morte. Nel corso della sua carriera, Frizzi, nato a Roma il 5 febbraio del 1958, ha condotto programmi di grande successo, soprattutto in RAI, come “Scommettiamo che…?”, “Luna park”, “Domenica in”, “Soliti ignoti” e “L’eredità”.
Lega molta della sua fama anche al concorso di bellezza Miss Italia, che ha condotto per ben diciassette edizioni, di cui quindici consecutive. Pensate che, insieme a Pippo Baudo, è stato per tantissimo tempo il conduttore con maggiori conduzioni televisive in RAI.
Dal 1992 al 1998 (e con divorzio nel 2002) è stato sposato con la collega Rita Dalla Chiesa, con cui era rimasto in ottimi rapporti anche dopo la fine del matrimonio. Dal 2002 è stato legato alla giornalista di Sky TG24 Carlotta Mantovan, dalla quale, il 3 maggio 2013, ha la figlia Stella, e con la quale si è sposato il 4 ottobre 2014.
Gli ultimi mesi di Fabrizio Frizzi
Il 23 ottobre 2017, durante la registrazione di una puntata de L’eredità, Frizzi viene colto da una lieve ischemia cerebrale e viene ricoverato al policlinico Umberto I. Dopo gli accertamenti del caso e un periodo di riposo, Frizzi torna regolarmente a lavorare.
Ma cinque mesi dopo l’ictus, il 26 marzo 2018, il malore improvviso, un’emorragia cerebrale che non gli dà scampo e lo stronca la mattina successiva rispetto al ricovero. Dopo il primo malore, comunque, Fabrizio dedicò molto più tempo alla famiglia, lui che era sempre stato dedito al lavoro, ma anche al sociale, essendo socio dell’Associazione dei Donatori di Midollo Osseo (ADMO).
Forse sapeva di non essere uscito totalmente da quel problema del 2017, inaspettato e senza avvisaglie. In quel periodo, infatti, Frizzi non aveva nemmeno 60 anni. E, infatti, pochi mesi prima di morire, rilasciò un’intervista dal Corriere della Sera in cui, rileggendola oggi, dopo anni, forse trasparivano l’ansia e la preoccupazione per il periodo: “Se ne uscirò sarò io stesso a raccontare tutti i dettagli” dirà. Purtroppo un’anima bella che se n’è andata troppo presto.